una satira della vita militare e dei militari.
Ugo Tognazzi è il colonnello che non riesce a diventare generale, è un veterinario che diventa il medico/chirurgo nell'esercito, innamorato della moglie (Mariangela Melato) e poi vedova di un generale.
la sua opera d'arte è un libro autobiografico con il quale "ricatta" i suoi superiori, e riesce a diventare generale.
non sarà un capolavoro, ma si vede bene.
buona (antimilitarista) visione - Ismaele
QUI si può vedere il film completo
Commedia militare in cui alcuni ottimi spunti satirici sono a
tratti annacquati da un registro farsesco e da alcune dispersioni (i flashback,
la sottotrama sentimentale). Tognazzi è comunque formidabile nei panni
dell’ufficiale arrivista dal subconscio incontrollato, per di più assistito da
un cast estremamente valido in cui emergono in particolare Scaccia (grandioso
nella sua monoespressività) e Fabrizi (per una volta nei panni di un
personaggio dignitoso). Tutt’altro che disprezzabile la Melato, per quanto
relegata nelle scene meno interessanti. Tre stelle(tte).
Commedia militare un po' grottesca che incrocia spesso la farsa
e "promuove" il grande Tognazzi ai massimi gradi d'attore. Vicenda che
tratta di guerra e di pace, prendendo in giro chi ama la guerra ma senza
addentrarsi, saggiamente, in particolari o introspezioni che potrebbero
appesantire lo spettacolo. Una critica attraverso l'ironia, con un impiego
discreto di mezzi e di simboli, per un film piacevole da seguire e che non
necessita di particolari predisposizioni per la visione.
Umberto
Leone è un colonnello ex veterinario che in guerra si è improvvisato medico per
la necessità di operare i feriti. Per ricambiare la sua dedizione sul campo
viene nominato direttore della Scuola Superiore di Sanità a Firenze, ma non
rinuncia alla sua vera ambizione: diventare generale. Per ottenere la carica
inizia a scrivere le sue memorie, raccontando episodi non proprio lusinghieri
su alcuni esponenti delle alte gerarchie militari, con il proposito, in
seguito, di ricattarli. Ma deve stare attento ad una sua bizzarra peculiarità:
mentre dorme tende a raccontare verità scomode, e per questo è costretto a
dormire in piedi...
Commedia non disprezzabile, con un buon Tognazzi ed una base
critica - sebbene non molto incisiva - all'esercito e, più in generale, al
potere, disposto a qualunque compromesso o bassezza pur di autoconservarsi. La
regia è un po' assonnata, la trama ogni tanto sussulta con qualche scena
godibile, ma in definitiva si riassume in ben poco. Poche pretese, ma mantenute.
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