se penso a un'altro film inglese, Shaun of the Dead, o a un film cubano, Juan de los muertos, Cockneys vs Zombies non regge il confronto, sì, alcune parti si salvano, ma alla fine resterebbe poco, l'umorismo inglese invece abbonda, meno male, e questo non fa male.
buona visione, se vi va - Ismaele
buona visione, se vi va - Ismaele
… Con motivo de las
obras en la villa olímpica londinense un antiguo mal, que convierte a los
muertos en seres ávidos de carne humana, sale a la superficie. Mientras tanto,
Andy y Terry, dos hermanos que viven en el East End londinense, junto a un
estrafalario grupo de amigos, deciden atracar una sucursal bancaria. Con el
dinero, intentarán salvar la residencia de unos abuelos del barrio que va a ser
demolida por una constructora sin escrúpulos. Al salir del banco descubren la
ciudad tomada por hordas de zombies caníbales. Su prioridad ahora es rescatar a
esos adorables ancianos lo antes posible.
Entretenida, excéntrica y también muy gamberra. Incluso tiene
un trasfondo de crítica social muy ácida, algo poco usual en este tipo de
producciones. Recomendable para cualquier aficionado dispuesto a divertirse con
las zomedias de la actualidad.
… Di commedie horror se ne trovano a quintali, ma London Zombies, dell’esordiente
Matthias Hoene ha quella marcia in più che lo rende una visione nocturniana
consigliata. Perché si tratta del classico film caciarone in cui si ride di
gusto, grazie a gag dai tempi perfetti, scene splatter ingegnose e un cast di
vecchietti irresistibile, su cui spiccano lo sboccatissimo Alan Ford e la rediviva Honor Blackman (la Pussy Galore di Goldfinger). Certo, alcune sequenze action
tradiscono il budget ridotto della pellicola e la comprimaria Michelle Ryan ha
qualche rotolino di ciccia di troppo per competere con Milla Jovovich come
affetta-zombi, ma sono piccole pecche che in fondo ci rendono il film ancora
più simpatico. Ideale per una serata di divertimento ruspante e genuino.
Momento grottesco indimenticabile: la scena in
cui un nonnetto fugge dagli zombi col deambulatore. Per gustarvelo al meglio,
raccomandiamo la visione rigorosamente in lingua originale (le sgangherate rime
in cockney sono da sbellicarsi) e con qualche birretta in corpo. da qui
… I cockneys del titolo sono infatti gli
abitanti dell'East End londinese, noti, in maniera certamente stereotipata,
per il loro dialetto poco comprensibile e per lo smodato uso di parolacce:
ovviamente, tutti aspetti che la produzione porta al limite, esacerbandoli. Un
meccanismo necessario per la costruzione di un film che punta moltissimo
sull'ironia e che ha intenti chiaramente parodistici, e che funziona
perfettamente, con lo spettatore che difficilmente riesce a trattenere sguaiate
risate nelle fasi più assurde. In particolare tutte le scene che hanno come
protagonisti i vecchietti della casa di riposo, minacciati anche loro dagli
zombi, vanno dal divertente all'esilarante, con il personaggio icona del film,
il nonno interpretato da Alan Ford, che ruba la scena, sboccato, arrabbiato, risoluto, vero
massacratore di zombi…
… Magari “miracolo divino” è un po’ un
parolone; ci sono stati altri film più degni di questo titolo, quelle cose tipo Tucker
& Dale vs Evil che ti fanno
davvero aprire gli occhi e credere che il mondo potrà finalmente essere
migliore d’ora in poi, però, però, Cockneys vs Zombies fa quella
cosa lì che oggi pare essere diventata una rarità: si approccia al genere con
modestia, senza alcuna pretesa di essere il film con gli zombi più divertente
del pianeta e senza cercare di fare la storia del cinema spacciandosi per
chissà quale innovazione di genere. Non fa nulla di veramente nuovo ma spinge
sui cliché del caso con dell’ironia che, forse, non avevo mai visto in un film
di zombi; nello specifico, questo è un film di zombi in cui i protagonisti
sanno cosa sono gli zombi, pure i vecchiacci internati nella casa di riposo lo
sanno, e quei vecchiacci siamo noi da vecchi che passiamo le giornate al bar a
parlare di quando l’horror era una figata. Non voglio dire che sia il primo
film a tirare fuori una cosa del genere e sono abbastanza sicuro che ce ne
siano stati altri prima (tipo: ho visto Shaun of the Dead troppo tempo
fa per ricordarmene adeguatamente ma forse lì succedeva) ma sicuramente è il
primo in cui l’ho notato e che mi ha fatto pensare “cazzo, finalmente”. Frasi
come “devi colpirli alla testa, coglione, lo sanno tutti” o “certo che sono
lenti, coglione, sono dei cazzo di zombi, mica jamaicani”, che potrebbero
essere mere parafrasi dei discorsi effettivi, io non le avevo ancora sentite e
si basano su un’ironia semplice ma furba e sottovalutata…
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