di un film di Juraj Herz avevo scritto (qui):
1 - il film è tratto da un romanzo di Ladislav Fuks, qui
anche sceneggiatore (che ha scritto un romanzo immenso, “Il Signor Theodor
Mundstock”, leggine qualcosa qui)
2 – il film è un capolavoro, la storia è di chi per successo,
convenienza o ideologia non guarda in faccia niente e nessuno, all'inizio il
protagonista è buono e gentile, non crederesti alla metamorfosi, prima, arriva
fino agli atti più estremi, senza problemi di metabolizzazione, si passa dalla
commedia alla tragedia e all'horror, in una discesa verso l'abisso, il film è
del 1968, si poteva osare, i riferimenti politici sono forti, tecnicamente il
film ha molto dell’animazione, come le inquadrature, per esempio (Jan
Svankmajer è amico e collaboratore del regista), la musica è angosciante, il
film ha un tono kafkiano (come la scrittura di Fuks), alla fine stai male (ma
anche prima) e dopo ti resta dentro. Imperdibile.
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