prove tecniche per il capolavoro dell'anno dopo, Breakfast club.
sembra che in pochi giorni John Hughes abbia scritto la sceneggiatura di Sixteen Candles, per una storia in equilibrio fra le risate, i pensieri, le preoccupazioni di adolescenti quasi adulti in un mondo difficile.
sembra un filmetto, fino a che non lo guardi.
dategli un'occasione, non ve ne pentirete - Ismaele
sembra che in pochi giorni John Hughes abbia scritto la sceneggiatura di Sixteen Candles, per una storia in equilibrio fra le risate, i pensieri, le preoccupazioni di adolescenti quasi adulti in un mondo difficile.
sembra un filmetto, fino a che non lo guardi.
dategli un'occasione, non ve ne pentirete - Ismaele
…un buon Film, che cominciava a far vedere Hughes bravo a
scrivere e dirigere Commedie e nonostante un soggetto,facilmente banale,
riuscendo a non cadere a questa, e neanche sul mieloso riuscendo a essere
equilibrato,con un buon senso del ritmo e a tratti delirante, per una miscela
che funziona e che coglie bene le atmosfere e i sentimenti adolescenziali
dell'epoca.
Vabbè dai....io l'ho trovato un film fantastico,
non mi ha fatto morire dalle risate però mi ha tenuto di buon umore per tutta
la durata; pensare poi che non ero certo a cosa andassi incontro visto che su
questo film sapevo poco nulla e credevo che John Hughes (regista e
sceneggiatore) calcasse la mano sullo sdolcinato, invece riesce a tenere in
lodevole equilibrio la commedia giovanile con la favola adolescenziale con un
più di un tocco di demenzialità. I vari soggetti sono simpatici, alcune battute
e gag sono divertenti e si snocciolano anche perle di saggezza: "ecco perchè
le chiamano cotte, quando il cuore fa male vuol dire che brucia". Altri
motivi dell' encomiabile esito della fatica di Hughes è il fatto di non
concentrare tutta la storia solo sulla protagonista ma di lasciare spazio anche
agli altri personaggi, tant'è vero che Samantha (Ringwald) nella parte centrale
del film si vede poco non soffermandosi, giustamente, al compleanno scordato
della protagonista; a proposito del personaggio primario Molly Ringwald è
veramente incantevole, perfetta per il ruolo. La colonna sonora svaria da Frank
Sinatra a Billy Idol, dagli Spandau Ballet a Patti Smith solo per citarne
qualcuno, ma non prende mai il sopravvento come succedeva spesso nei film di
quegli anni, d' altronde stiamo parlando della metà degli anni '80 quando i
videoclip incominciavano a prendere sempre più piede, ma non essendo questo un
film musicale è giusto che rimanga come accompagnamento e basta. Negli USA
incassò 23,7 milioni $ a fronte di un budget di 6,500,000 milioni $.
…Dopo
qualche sceneggiatura per il cinema, Hughes chiede al suo agente di cercare
attrici adolescenti: tra queste c'è Molly Ringwald, ragazza che diventerà la
musa di Hughes e protagonista di diversi suoi film. Appena vede Molly Ringwald
lo scrittore ne rimane folgorato e nel giro di un solo week-end scrive "Un
compleanno da ricordare", la sua prima pellicola da regista. Il film deve
buona parte della sua riuscita proprio alla scelta di Molly Ringwald, lontana
da tutti gli stereotipi utilizzate fino a quel momento al cinema: la sua
capigliatura rossa la fa uscire dal dualismo bionda/mora, socialmente non
rientra nè tra le reginette di bellezza nè tra le bruttine stagionate, la sua
Sam è un personaggio credibile nella quale potevano -veramente- riconoscersi le
adolescenti dell'epoca. E anche di oggi, più di quanto possano riconoscersi in
buona parte dei personaggi odierni.
Segue questo modello anche tutto il resto del cast: Hughes ha raccontato di aver dovuto dribblare centinaia di ragazzi che si sono presentati al provino per interpretare il geek Ted con la classica interpretazione/stereotipo da occhiali scuri, calzino bianco e biro che escono dal calzino, rimanendo impressionato da Anthony Micheal Hall proprio perchè si comportava come un ragazzo normale, non accettato dalle masse ma normale. Non a caso proprio la Ringwald e Hall saranno "le due muse" di Hughes, che utilizzerà ciascuno di loro in tre dei suoi film….
Segue questo modello anche tutto il resto del cast: Hughes ha raccontato di aver dovuto dribblare centinaia di ragazzi che si sono presentati al provino per interpretare il geek Ted con la classica interpretazione/stereotipo da occhiali scuri, calzino bianco e biro che escono dal calzino, rimanendo impressionato da Anthony Micheal Hall proprio perchè si comportava come un ragazzo normale, non accettato dalle masse ma normale. Non a caso proprio la Ringwald e Hall saranno "le due muse" di Hughes, che utilizzerà ciascuno di loro in tre dei suoi film….
Sixteen Candles is a sweet and funny movie about two
of the worst things that can happen to a girl on her sixteenth birthday: (1)
Her grandparents shrieking "Look! She's finally got her boobies!" and
(2) her entire family completely and totally forgetting that it's even her
birthday. The day goes downhill from there, because of (3) her sister's wedding
to a stupid lunkhead, (4) her crush on the best-looking guy in the senior
class, and (5) the long, involved story about how a freshman boy named the Geek
managed to get possession of a pair of her panties and sell looks at them for a
dollar each to all the guys in the locker room.
If
"Sixteen Candles" begins to sound a little like an adolescent raunch
movie, maybe it's because I haven't suggested the style in which it's acted and
directed. This is a fresh and cheerful movie with a goofy sense of humor and a
good ear for how teenagers talk. It doesn't hate its characters or condescend
to them, the way a lot of teenage movies do; instead, it goes for human comedy
and finds it in the everyday lives of the kids in its story…
Resta sempre uno dei film più divertenti mai girati.
RispondiEliminaE possiede anche una sua non trascurabile profondità...
John Hughes aveva uno sguardo bello, dietro quegli occhialoni, e non retorico.
Eliminadopo quasi tutti l'hanno copiato e saccheggiato, e male, anche dopo 30 anni i suoi due grandi film sono freschi, sembrano girati qualche anno fa.
Un piccolo cult che a me sempre divertito ma anche emozionato, con un pizzico di nostalgia che mi assale ogni volta ;)
RispondiEliminavero, non fa solo ridere, e non ti stanchi di rivederlo
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