lunedì 17 febbraio 2014

A proposito di Davis (Inside Llewyn Davis) - fratelli Coen

come si fa a non andare a vedere un film dei fratelli Coen?
la storia è una piccola storia, che non decolla.
è un ricordo dei tempi del folk a Greenwich Village, ai tempi di Bob Dylan.
i personaggi più belli sono quelli di Ulisse, il gatto, e di Carey Mulligan, bravissima.
Llewyn Davis è uno un po' sfigato, un antieroe sui generis, troppo mediocre per diventare un eroe, e in un film dove c'è Ulisse, caro Llewyn, resti un protagonista di secondo piano.
detto questo, il film è da vedere, è che i fratelli Coen ci hanno abituato al meglio, e un film solo sufficiente è un po' poco.
per molti è un gran film, vedete voi - Ismaele



Su un palco in penombra, senza appigli che non siano una sedia e una chitarra, e ad un certo punto più nemmeno quest'ultima, Llewyn canta la sua struggente ballata per il produttore. È un momento di emozione pura, al termine del quale, il potente interlocutore guarda il protagonista e sentenzia: non si fanno soldi con quella roba. E in questa chiusa comica e micidiale, i Coen dicono tutto, dell'arte e dell'industria, forse anche del loro stesso film, con la consueta ironia e il consueto cinismo…

…Eppure manca qualcosa, qualcosa in grado di trasformare la simpatia/empatia per questo loser, questo Llewyn Davis, e trascinarci davvero “inside”, dentro la sua vita, dentro la sua mente, dentro il suo cuore. Se la passione per la musica folk dei Coen emerge cristallina, così non è per il protagonista. Perché fa musica? È quasi come se la odiasse…
…Però, c'è sempre un però. Una volta arrivati a destinazione, l’impressione è anche questa volta di non essere andati da nessuna parte, di aver girato a vuoto. Un bel girare a vuoto, ma pur sempre un girare a vuoto. Questo è il cinema dei Coen, un tipo di cinema che mi fa lo stesso effetto del folk, genere che occasionalmente ascolto anche e non mi dispiace, ma che di rado mi prende fino in fondo. L’ultima volta mi è capitato con la musica di Rodriguez scoperta grazie a Sugar Man, quasi un gemello in versione documentaristica di A proposito di Davis. Come una canzone folk, i loro film non invecchiano mai ma allo stesso tempo non dicono niente di nuovo. Così è il loro cinema, prendere o lasciare. E io per questa volta prendo, anche perché questa è una pellicola molto gattosa felina. E come fai a non volere bene a un gatto, o a una Carey Mulligan, o a un povero cantante folk sfigato?

Molto dolce Carey Mulligan, anche se in una parte ristretta ed antipatica - il pezzo in panchina sulla paternità del figlio è un altro dei rarissimi siparietti riusciti -, ma ci aspettavamo di più, oh se ce l'aspettavamo!!.. il folk impasta tutta la pellicola ma Hang me, oh hang me la canzone del bello essere impiccati, assieme a Please Mr. Kennedy sembrano le uniche con l'autentica marcia in più, quindi rimboccarsi le maniche, cari Coen, ed in bocca la lupo per un film in po' più serious.
da qui

11 commenti:

  1. thanx per la citazione!

    e mi unisco anche all'apprezzamento rivolto a carey mulligan negli altri stralci di post :)

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    1. il girare a vuoto rende l'idea, arrivi che sei alla partenza, e in mezzo succedono cose dimenticabili, tranne Carey Mulligan

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  2. di per sé perfetto, però il vero Dave Van Ronk non c'entra molto...ascoltare per credere.

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    1. tecnicamente è un perfetto film dei Coen, ma non è riuscito ad emozionarmi.

      Dave Van Ronk l'ho ascoltato su youtube, non è più che una lontana ispirazione, nel film.
      bravo, però.

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  3. vi segnalo il sito alluc.to per vedere i film in lingua originale. i film si guardano in lingua originale . o non si guardano.

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  4. Io non ho amato gli ultimi film dei Bros. Questo invece mi è piaciuto un sacco. Il bello dei gustibus...

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    1. conferma che il film divide, gusti, aspettative, emozioni sono diverse per ciascuno.

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  5. Ah, per fortuna sei tornato. Sul film, concordo. Niente di che.

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    1. eccomi qui,
      il film solo sufficiente, ma quelli fanno anche cose straordinarie, ma non questa volta.

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  6. Non è il miglior film dei fratelloni, ma lo metterei tra i loro migliori. Concordo su Carey Mulligan e il gatto rosso: entrambi, per quel che conta, da Oscar.

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    1. "Fargo" e "Lebowski" sono i (miei) migliori,
      peccato che Ulisse e Carey non siano candidati all'Oscar.

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