ma la Terra è un pianeta senza futuro, fa proprio schifo.
questo è il film che Gipi ha fatto, non è un film perfetto, ma è un film vivo, quasi un film dell'orrore, come orrore è la vita di quei posti (che assomigliano ai nostri).
tenetelo presente e cercatelo, a me è piaciuto molto - Ismaele
…un piccolo oggetto cinematografico non identificato
questo esordio alla regia di Gian Alfonso Pacinotti, in arte Gipi, che di
professione fa il fumettista ma ha qui scelto di adattare per il grande schermo
una graphic novel in venti episodi dell’amico e
“allievo” Giacomo Monti (Nessuno mi farà del male). L’Italia è ormai
tanto anestetizzata sia al bene che al male (sic!) da non sussultare
più nemmeno per l’annuncio di un evento tanto straordinario, anche perché
questa, nel mondo immaginato dagli autori, è probabilmente solo una delle
svariate crisi e catastrofi che hanno già ridotto il paese a uno scenario
postapocalittico (ma, non trattandosi né di Indipendence
Day né di Armageddon, i segnali della
recessione sono, ad esempio e molto modestamente, l’impiego di preservativi non usa-e-getta…). Stavolta, però,
gli umani non potranno restare insensibili, perché gli alieni porteranno un
rinnovamento inaspettatamente simile a un giudizio universale o a una pagina
evangelica, cosicché Luca, ultimo tra i terrestri, si ritroverà ad essere il
primo abitante di un pianeta rigenerato. Detto così, in effetti può sembrare un
po’ stucchevole e naïf, eppure il consesso che Gipi mette in scena è tanto
credibile e fedele nella sua stralunata ripugnanza da
tramutare l’arrivo degli alieni in una necessità civile…
…L’ultimo terrestre è un film che offre un ritratto poco consolatorio
del nostro paese: ritrae un’Italia sola, scontrosa, volgare, a tratti disumana.
La tematica dell’immigrazione, come si poteva al contrario immagine, non
c’entra nulla col film di Gipi: a lui semmai interessa verificare quali sono le
reazioni e le conseguenze di questo sbarco (in)atteso attraverso piccole storie
di “macchiette”, nessuna positiva. Neanche il protagonista è un “eroe”, visto
che è problematico, misogino, frequentatore di prostitute. L’unico amico che ha
è Roberta, un travestito che gli è amico sin da giovanissimo, visto che Luca
era l’unico che non lo prendeva in giro per la sua omosessualità.
Ciò che sorprende de L’ultimo terrestre, almeno a noi che lo abbiamo
visto per la prima volta avendo una certa idea del film, segnata soprattutto
dalla campagna pubblicitaria prima citata, è che L’ultimo terrestre è
tutt’altro che uno “scherzo”, un film di fantascienza all’italiana o altro: è
invece un film serissimo. Non vuol dire che sia un film serioso, vista una
certa simpatia di base ed una serie di gag e battute spesso fulminanti, anzi:
si tratta però di un piccolo film delicato, disilluso e poco consolatorio che
diventa sempre più nero man mano che il film va finendo…
…Avviato con le migliori intenzioni L'ultimo terrestre perde per strada l'incisività politica
e la capacità di scompigliare carte e buon senso, risparmiando 'cattivi
tenenti' e addiction collettive, riducendo la sostanza del vuoto culturale,
stemperando il tono funebre e 'autunnale' dentro una storia d'amore e di
agnizione che finiscono per allinearlo a modelli sbagliati. Un film che non
rilancia e smette troppo presto di essere sconveniente. Poteva essere scandalo
e invece è (magra) consolazione.
L'ultimo
terrestre è un film solo apparentemente anticonvenzionale, in realtà
poggia saldamente i piedi nel più tipico cinema italiano, non che questo sia
necessariamente un male, ma cercando di scrollarsi di dosso un'identità se la
ritrova di nuovo sopra, solo messa male.
La storia di un uomo anonimo, triste e traumatizzato da
qualcosa, tanto che subisce passivamente tutto nella sua amara vita, passa
attraverso diversi colpi di scena proprio quando gli alieni stanno per sbarcare
sulla Terra…
da qui
Nonostante molte critiche negative, anche a me è piaciuto parecchio. Originale e di sicuro, una ventata d'aria fresca per la nostra cinematografia.
RispondiEliminaè un'opera prima fresca e con molto da dire, per la perfezione ci saranno altre occasioni
Eliminaè piaciuto molto anche a me :)
RispondiEliminasiamo in tre, almeno, Gipi:)
EliminaIn quattro :) È piaciuto anche a me, non poco.
RispondiEliminaGipi, molti andremo a vedere il tuo secondo film, è sicuro:)
EliminaBello. Lo vidi a Venezia due anni fa e fu l'unico 'raggio di sole' di una selezione italiana scadente. Un film 'alieno' come i suoi personaggi, che ti fa riflettere sulla solitudine e la normalità. Mi è piaciuto molto.
RispondiEliminacome a volte succede, i film "realisti" sono noiosi e non dicono niente, tocca allontanarsi per vedere meglio, a Gipi succede, lo sguardo è un po' laterale, un po' i(pe)rreale, un po' surreale e si avvicina alla realtà meglio di tanti altri
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