Andrzej Wajda è una garanzia, ancora non mi è capitata una delusione, con i suoi film.
"Samson" racconta di Polonia, di ghetto di Varsavia, di resistenza e di morte, in una storia che ricorda Polanski, ma Wajda non è da meno, anzi.
un film da recuperare senz'altro - Ismaele
…Samson, tratto da un romanzo di Kazimierz Brandys, del 1961, girato
in cinemascope, si apre proprio con la costruzione del Ghetto. La descrizione
che ne fa lo stesso W. in un’intervista a “Positif”(51), pone immediatamente la
questione dello sguardo, interpella direttamente il nostro ruolo di spettatori:
“i tedeschi che alzano muri e steccati. Una folla di gente che ci guarda, ed ogni volta, ad ogni
mattone, ad ogni tavola che viene aggiunta, vediamo sempre
meno persone, alla fine scompaiono completamente”. Ad essere messa in
questione, pare, non è solo la coscienza dello spettatore cinematografico, ma
la passività con cui la popolazione polacca non ebrea ha potuto assistere senza
opposizione alla persecuzione degli ebrei polacchi.
Passività, impotenza, fuga, occultamento, caratterizzano d’altra parte tutto l’agire di Jakub Gold, il protagonista del film; elementi che lo apparentano immediatamente al protagonista de Il pianista di Polanski. Uscito di prigione dov’è stato rinchiuso dopo aver ucciso involontariamente uno studente durante un’aggressione razzista, Jakub si ritrova nella Polonia dell’inverno ’39, invasa dai nazisti, e passa ad una nuova forma di prigionia, quella del Ghetto. Sfuggito alle sue mura, è costretto a nascondersi in appartamenti e cantine, a vivere nel buio e nell’inazione. Quando Jakub troverà il coraggio di ritornarvi, il Ghetto non esiste più, raso al suolo dai tedeschi dopo l’insurrezione del ’43. Riunitosi ad un vecchio compagno di prigionia, ora partigiano comunista, Jakub trova una morte eroica durante un disperato tentativo di resistenza.
Passività, impotenza, fuga, occultamento, caratterizzano d’altra parte tutto l’agire di Jakub Gold, il protagonista del film; elementi che lo apparentano immediatamente al protagonista de Il pianista di Polanski. Uscito di prigione dov’è stato rinchiuso dopo aver ucciso involontariamente uno studente durante un’aggressione razzista, Jakub si ritrova nella Polonia dell’inverno ’39, invasa dai nazisti, e passa ad una nuova forma di prigionia, quella del Ghetto. Sfuggito alle sue mura, è costretto a nascondersi in appartamenti e cantine, a vivere nel buio e nell’inazione. Quando Jakub troverà il coraggio di ritornarvi, il Ghetto non esiste più, raso al suolo dai tedeschi dopo l’insurrezione del ’43. Riunitosi ad un vecchio compagno di prigionia, ora partigiano comunista, Jakub trova una morte eroica durante un disperato tentativo di resistenza.
"Samson" is the story of a
Jew, Jakub Gold (Serge Merlin), at the polytechnic university in Warsaw
imprisoned and sentenced to 10 years for accidentally killing his friend in
German- occupied Poland. In prison he makes several contacts that will factor
later in the movie. The prisoners are released when Warsaw is bombed. Jakub is
sent to the Warsaw ghetto where the Jews are "doomed to death for the
crime of existence" and is assigned to picking up corpses from the streets
and helping to provide them with a Jewish burial. Along the way he picks up his
own mother. After one such burial Jakub and another man escape from the ghetto.
After he escapes he desires to go back into the ghetto to share the fate of his
kinsmen. After being locked in an apartment building after curfew he meets a
woman, Lucyna (Alina Janowska) , who is also a Jew but who has been hiding her
identity in order to survive. Lucyna falls in love with him. She tells him
"You know what it's like to escape the Warsaw ghetto but I escape every
day." They are separated. Lucyna thinks that Jakub went back into the
ghetto. She identifies herself as a Jew to the Germans in order to be sent to
the ghetto in order to find him. (Shades of an O. Henry tale here.) Meanwhile
he finds refuge in an apartment belonging Józef Malina (Jan Ciecierski), whom
he met in prison, and Malina's niece, Kazia (Elzbieta Kepinska). Jakub wishes
that he had the strength of the biblical Samson to fight the Germans single
handedly. Kazia falls for him. Jakub vacillates and instead of returning to the
ghetto hides in their basement until the Warsaw uprising has ended. He only
returns to the ghetto after the Germans had put down uprising and destroyed the
ghetto in the process. Afterwards he meets others of the resistance.
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