Gastone (Alberto Sordi) è un artista di avanspettacolo che tira avanti con difficoltà, il successo è ormai alle spalle.
e però ha una scuola di avanspettacolo, non gli mancano le aspiranti attrici, ma quella che lui vorrebbe lo lascia e va a Parigi.
Alberto Sordi grande come sempre.
buona (gastonesca) visione - Ismaele
QUI si può vedere
il film completo
Classica parabola discendente sordiana, interpretata con gran
classe dal suo protagonista, pronto a cogliere sia le note grottesche che
patetiche del suo personaggio. La prima parte, più spumeggiante, regala anche
le simpatiche prove di De Sica e Stoppa, mentre nella seconda si fa strada la
melanconia di un ambiente artistico di quart'ordine. Buona regia di Bonnard,
con fotografia dai bei colori e ottima ricostruzione storica. Finale un po'
inconcludente ma in generale una buona commedia amara italiana
…Gastone è la
maschera forse più celebre di Petrolini, protagonista di una satira sul mondo
dello spettacolo negli anni Venti. Al grande istrione romano, Bonnard era molto
legato, così come al giovane divo della commedia italiana. Il film nasce nel
segno di questa aurea triangolazione
nel nome del varietà, nel momento di massima gloria cinematografica di
Sordi: ed è quantomeno intrigante che un personaggio tanto decadente sia
interpretato da lui.
Gastone si fa chiamare Gaston Le Beau, veste il frack del “bell’adone”,
porta i capelli inamidati e si guadagna da vivere nei tabarin come danseur
mondain e s’improvvisa insegnante di danza. Prigioniero del suo ruolo, si
atteggia a dongiovanni che non deve chiedere mai, ha rapporti con la pigra
nobiltà capitolina, non disdegna il ruolo di pappone, illude le donne ed è in
realtà un truffatore, per di più interessato solo a raggiungere il successo
impeditogli dallo scoppio della Prima guerra mondiale…
…gastone è un progetto vivente,
sostenuto dalla verve e dalla presenza del principe e dai soldi avallati dallo
strozzino achille(il solito perfetto sgradevole paolo stoppa), che gravita
intorno al tabarin come un satellite impazzito, avido delle grazie di quelle
soubrette appannate o insipide o smunte in via di avvizzimento.
e il tramonto definitvo di gastone, avviene quando s'imbatte nelle grazie
squattrinate di NN di annina(l'adorabile anna maria ferrero), assolutamente inconsapevole
della propria fine perchè folgorato dal talento dalla ragazza ma soprattutto
perchè se ne innamora.
e quindi questo "gastone" perso in se stesso, nel proprio
riflesso, nell'idea di se stetto, sperso nel tempo e in un non luogo di carta
pesta e di quinte e fondali che salgono e scendono, compaiono e scompaiono ,
abbagliato dalla propria vana bellezza, corrosa dalla propria ignoranza e
demolito dall'incapacità di riconoscersi nel tempo e nello spazio, svanisce
danzando per un ultima volta nello splendore del proprio fracche, cantando il
proprio nom de plume poco prima che sull'italia, sull'europa e sul mondo si
abbatta l'insensata follia di un'altra guerra…
Nessun commento:
Posta un commento