giovedì 21 novembre 2024

Gastone - Mario Bonnard

Gastone (Alberto Sordi) è un artista di avanspettacolo che tira avanti con difficoltà, il successo è ormai alle spalle.

e però ha una scuola di avanspettacolo, non gli mancano le aspiranti attrici, ma quella che lui vorrebbe lo lascia e va a Parigi.

Alberto Sordi grande come sempre.

buona (gastonesca) visione - Ismaele

 

 

QUI si può vedere il film completo

 

 

Classica parabola discendente sordiana, interpretata con gran classe dal suo protagonista, pronto a cogliere sia le note grottesche che patetiche del suo personaggio. La prima parte, più spumeggiante, regala anche le simpatiche prove di De Sica e Stoppa, mentre nella seconda si fa strada la melanconia di un ambiente artistico di quart'ordine. Buona regia di Bonnard, con fotografia dai bei colori e ottima ricostruzione storica. Finale un po' inconcludente ma in generale una buona commedia amara italiana

da qui

 

…Gastone è la maschera forse più celebre di Petrolini, protagonista di una satira sul mondo dello spettacolo negli anni Venti. Al grande istrione romano, Bonnard era molto legato, così come al giovane divo della commedia italiana. Il film nasce nel segno di questa aurea triangolazione nel nome del varietà, nel momento di massima gloria cinematografica di Sordi: ed è quantomeno intrigante che un personaggio tanto decadente sia interpretato da lui.

Gastone si fa chiamare Gaston Le Beau, veste il frack del “bell’adone”, porta i capelli inamidati e si guadagna da vivere nei tabarin come danseur mondain e s’improvvisa insegnante di danza. Prigioniero del suo ruolo, si atteggia a dongiovanni che non deve chiedere mai, ha rapporti con la pigra nobiltà capitolina, non disdegna il ruolo di pappone, illude le donne ed è in realtà un truffatore, per di più interessato solo a raggiungere il successo impeditogli dallo scoppio della Prima guerra mondiale…

da qui

 

gastone è un progetto vivente, sostenuto dalla verve e dalla presenza del principe e dai soldi avallati dallo strozzino achille(il solito perfetto sgradevole paolo stoppa), che gravita intorno al tabarin come un satellite impazzito, avido delle grazie di quelle soubrette appannate o insipide o smunte in via di avvizzimento.

e il tramonto definitvo di gastone, avviene quando s'imbatte nelle grazie squattrinate di NN di annina(l'adorabile anna maria ferrero), assolutamente inconsapevole della propria fine perchè folgorato dal talento dalla ragazza ma soprattutto perchè se ne innamora.

e quindi questo "gastone" perso in se stesso, nel proprio riflesso, nell'idea di se stetto, sperso nel tempo e in un non luogo di carta pesta e di quinte e fondali che salgono e scendono, compaiono e scompaiono , abbagliato dalla propria vana bellezza, corrosa dalla propria ignoranza e demolito dall'incapacità di riconoscersi nel tempo e nello spazio, svanisce danzando per un ultima volta nello splendore del proprio fracche, cantando il proprio nom de plume poco prima che sull'italia, sull'europa e sul mondo si abbatta l'insensata follia di un'altra guerra…

da qui

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