primo, ha partecipato Jan Švankmajer (e si vede), e poi è una storia che si ispira a Verne, con grande fantasia e colpi di scena a ripetizione, e quel pizzico di follia che ci sta bene.
a me è piaciuto molto, e così spero di voi - Ismaele
QUI il film
completo con sottotitoli in spagnolo
This film's director Oldrich Lipský is beloved by
Czech language viewers for a series of more or less bizarre comedies that mix
the corny with the grotesque and the surreal.
This example of Lipský's improbable art is based on
one of Jules Verne's lesser novels, and uses this source material for a loving
parody of adventure novel and gothic romance tropes that has just as much fun
with its parodic elements as it has with showing off the grotesque inventions
of its mad scientist (there's always a mad scientist). These inventions have a
sort of proto-steampunk aesthetic, fusing the industrial with the weirdly
aesthetic. Here - of course! - listening devices are shaped like ears and a
scientist has replaced his hand with an excellent, brass-gleaming multi-tool.
If the film weren't told in the tone of a farce, it
would actually be a macabre story about two men who can't cope with the death
of a beloved woman and do immoral things to keep her with them in what has
clear hints of necrophilia; as it stands, it's a very funny film that contains
mad science, death, destruction and (in good Vernesian tradition) many a funny
beard.
da
qui
Il conte Teleke vaga nei Carpazi in cerca della
sua fidanzata Salsa Verde, una famosa cantante lirica scomparsa misteriosamente
dopo un concerto. Giunto in un villaggio in compagnia di un boscaiolo chiamato
Vilja, Teleke sente raccontare dalla gente strane superstizioni a proposito del
vicino castello del barone Gorc e, come guidato dall'istinto, si convince che
la sua amata sia prigioniera tra quelle mura. Gorc, infatti, è il vero
responsabile della scomparsa di Salsa Verde, ma la ragazza, è in realtà, morta:
il barone ne conserva amorosamente il corpo preservandolo dagli insulti del
tempo con dei procedimenti chimici ideati dal professor Orfanik. Il castello,
simile ad un tempio fortificato dedicato all'amore e alla bellezza, è protetto
da trappole e straordinari congegni ottici e meccanici che simulano fantasmi e
melodie incantate per tenere lontani visitatori indiscreti.
Ispirato ad uno dei romanzi meno conosciuti di Jules Verne, il film conserva il
fascino di una favola gotica modulata sui temi dell'amore, della morte, della
musica, della scienza e dell'infelicità dell'uomo.
inizia
così:
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