cose come l'ingiustizia e l'amicizia, le capiscono meglio i bambini, ma se qualcosa, di quello, ti è rimasto vivo, questo film riesce a riportarlo a galla.
altrimenti condoglianze.
un piccolo grande film ti aspetta, se ancora non l'hai visto - Ismaele
…Max è uno di quei ragazzi grandi e grossi, molto timidi e perennemente impacciati. Vive con i due nonni perché sua mamma è stata uccisa da suo padre, ora in galera. Kevin invece è uno di quei ragazzi che parlano molto, con un'intelligenza acuta e un buon senso dell'umorismo. Vive con la madre, suo padre un giorno è andato via e non è più tornato. Kevin è malato gravemente, può muoversi solamente con l'aiuto di stampelle. I due faranno amicizia, scoprendo la bellezza della vita e il dolore della morte.
"Basta guardare il cielo" è uno dei migliori film per ragazzi
mai realizzati. Malinconico e divertente, triste e spensierato allo stesso
tempo. Una sceneggiatura davvero bella è la colonna portante del film che
pecca un po' in ingenuità nella regia, sebbene queste pecche non si facciano
troppo notare. Il film procede in modo lineare, senza virtuosismi e affini,
mantenendo uno stile sobrio e misurato, senza eccessi. Quello che però fa di
questo film un piccolo capolavoro del suo genere, sono certamente le interpretazioni…
… non si dimostrerà
verosimile in ogni suo aspetto, però è innegabile come tale eventuale difetto
sia in realtà dovuto alle squisite citazioni (ad esempio il nome Gwendella
madre di Kevin, associato a Ginevra) del ciclo
arturiano, che dunque sono certamente perdonabili ed anzi costituiscono un
valore aggiunto.
Un film grazioso, con una storia accattivante e dei protagonisti memorabili. Riesce nel suo scopo formativo, scegliendo il giusto approccio per affrontare tematiche altrimenti risapute. Vanta diversi momenti simpatici ed altri sinceramente commoventi. Una riflessione sempre attuale, che andrebbe mostrata senza dubbio ad ogni individuo nell'età fra l'infanzia e l'adolescenza, ma che saprà conquistare pure un cuore più maturo…
Un film grazioso, con una storia accattivante e dei protagonisti memorabili. Riesce nel suo scopo formativo, scegliendo il giusto approccio per affrontare tematiche altrimenti risapute. Vanta diversi momenti simpatici ed altri sinceramente commoventi. Una riflessione sempre attuale, che andrebbe mostrata senza dubbio ad ogni individuo nell'età fra l'infanzia e l'adolescenza, ma che saprà conquistare pure un cuore più maturo…
…E' una favola
"nera" commovente e liberatoria, insegna come "fuggire"
dalla dura realtà per poi affrontarla a viso aperto con l'ingegno e la
prodezza, superando i traumi ed i complessi che la crudeltà degli altri
costringe a subire. I limiti possono trasformarsi in pregi nel momento in cui
si uniscono le forze, quelle del cuore e del cervello, in sincrono. Senza
retorica e facili meccanismi, Chelsom ci fa eccitare, gioire e piangere in
simbiosi con i due simpatici protagonisti: anche noi, nel finale, corriamo
disperati e proviamo un misto di ira e ammirazione davanti ad una beffarda
sorpresa…
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