martedì 23 febbraio 2016

Preghiera per Marilyn Monroe - Ernesto Cardenal



Oración por Marilyn Monroe

Señor 
recibe a esta muchacha conocida en toda la Tierra con el nombre de Marilyn Monroe, 
aunque ése no era su verdadero nombre 
(pero Tú conoces su verdadero nombre, el de la huerfanita violada a los 9 años 
y la empleadita de tienda que a los 16 se había querido matar) 
y que ahora se presenta ante Ti sin ningún maquillaje 
sin su Agente de Prensa 
sin fotógrafos y sin firmar autógrafos 
sola como un astronauta frente a la noche espacial. 
Ella soñó cuando niña que estaba desnuda en una iglesia (según cuenta el Times) 
ante una multitud postrada, con las cabezas en el suelo 
y tenía que caminar en puntillas para no pisar las cabezas. 
Tú conoces nuestros sueños mejor que los psiquiatras. 
Iglesia, casa, cueva, son la seguridad del seno materno 
pero también algo más que eso...
Las cabezas son los admiradores, es claro 
(la masa de cabezas en la oscuridad bajo el chorro de luz). 
Pero el templo no son los estudios de la 20th Century-Fox. 
El templo —de mármol y oro— es el templo de su cuerpo 
en el que está el hijo de Hombre con un látigo en la mano 
expulsando a los mercaderes de la 20th Century-Fox 
que hicieron de Tu casa de oración una cueva de ladrones. 
Señor 
en este mundo contaminado de pecados y de radiactividad, 
Tú no culparás tan sólo a una empleadita de tienda 
que como toda empleadita de tienda soñó con ser estrella de cine. 
Y su sueño fue realidad (pero como la realidad del tecnicolor). 
Ella no hizo sino actuar según el script que le dimos, 
el de nuestras propias vidas, y era un script absurdo. 
Perdónala, Señor, y perdónanos a nosotros 
por nuestra 20th Century 
por esa Colosal Super-Producción en la que todos hemos trabajado. 
Ella tenía hambre de amor y le ofrecimos tranquilizantes. 
Para la tristeza de no ser santos 
                                                        se le recomendó el Psicoanálisis. 
Recuerda Señor su creciente pavor a la cámara 
y el odio al maquillaje insistiendo en maquillarse en cada escena 
y cómo se fue haciendo mayor el horror 
y mayor la impuntualidad a los estudios.
Como toda empleadita de tienda 
soñó ser estrella de cine. 
Y su vida fue irreal como un sueño que un psiquiatra interpreta y archiva.
Sus romances fueron un beso con los ojos cerrados 
que cuando se abren los ojos 
se descubre que fue bajo reflectores 
                                                              ¡y se apagan los reflectores! 
Y desmontan las dos paredes del aposento (era un set cinematográfico) 
mientras el Director se aleja con su libreta 
          porque la escena ya fue tomada. 
O como un viaje en yate, un beso en Singapur, un baile en Río 
          la recepción en la mansión del Duque y la Duquesa de Windsor 
vistos en la salita del apartamento miserable. 
La película terminó sin el beso final. 
La hallaron muerta en su cama con la mano en el teléfono. 
Y los detectives no supieron a quién iba a llamar. Fue 
como alguien que ha marcado el número de la única voz amiga 
y oye tan solo la voz de un disco que le dice: WRONG NUMBER 
O como alguien que herido por los gangsters 
alarga la mano a un teléfono desconectado.
Señor: 
quienquiera que haya sido el que ella iba a llamar 
y no llamó (y tal vez no era nadie 
o era Alguien cuyo número no está en el Directorio de los Ángeles) 
            ¡contesta Tú al teléfono!


Preghiera per Marilyn Monroe

Signore
accogli questa ragazza conosciuta in tutta la terra con il nome di Marilyn Monroe
anche se questo non era il suo vero nome
(ma Tu conosci il suo vero nome, quello dell’orfanella violentata a 9 anni
e la piccola commessa che a 16 aveva voluto ammazzarsi)
e che adesso si presenta davanti a Te senza nessun maquillage
senza il suo Addetto Stampa
senza fotografi e senza firmare autografi
sola come un astronauta davanti alla notte spaziale
Essa sognò da bambina che si trovava nuda in una chiesa
(secondo quel che racconta il Time)
davanti a una folla prostrata, con le teste sul pavimento
e doveva camminare in punta di piedi per non pestare le teste.
Tu conosci i nostri sogni meglio degli psichiatri.
Chiesa, casa, antro, sono la sicurezza del seno materno
ma anche qualcosa più di ciò…
Le teste sono gli ammiratori, è chiaro
(la massa di teste al buio sotto il fiotto di luce).
Ma il tempio non sono gli studi della 20th Century Fox.
Il tempio – in marmo e oro – è il tempio del suo corpo
in cui sta il Figlio dell’Uomo con una frusta in mano
a cacciare i mercanti della 20th Century Fox
che hanno fatto della Tua casa di preghiera un covo di ladri.
Signore
in questo mondo contaminato di peccati e di radioattività
Tu non incolperai soltanto una piccola commessa.
Che come ogni piccola commessa sognò di essere una stella del cinema.
E il suo sogno divenne realtà (ma come la realtà del tecnicolor)
Essa non fece altro che agire secondo il copione che le demmo
– Quello delle nostre stesse vite – Ed era un copione assurdo.
Perdonala Signore e perdona noi
per la nostra 20th Century
per questa Colossale Super-Produzionenella quale tutti abbiamo lavorato.
Essa aveva fame di amore e le abbiamo offerto tranquillanti.
Per la tristezza di non essere santi
le venne raccomandata la Psicoanalisi.
Ricorda Signore la sua paura crescente della macchina da presa
e l’odio per il maquillage – mentre insisteva a truccarsi ad ogni scena –
e come divenne più grande l’orrore
e più grave la mancanza di puntualità negli studi.
Come ogni piccola commessa
sognò di essere una stella del cinema.
E la sua vita fu irreale come un sogno che uno psichiatra interpreta e archivia.
Le sue storie d’amore furono un bacio con gli occhi chiusi
che quando si aprono gli occhi
si scopre che è stato sotto i riflettori
e spengono i riflettori!
e smontano le due pareti della stanza (era un set cinematografico)
mentre il Regista si allontana col suo quaderno
perché la scena è ormai stata girata.
O come un viaggio in yacht, un bacio a Singapore, un ballo a Rio
il ricevimento nella dimora del Duca e della Duchessa di Windsor
visti nella stanzetta dell’appartamento miserabile.
Il film terminò senza il bacio finale.
La trovarono morta sul letto con una mano sul telefono.
E i detectives non seppero chi stava per chiamare.
Fu
come uno che ha fatto il numero dell’unica voce amica
e sente solo la voce di un disco che gli dice: WRONG NUMBER.
O come uno che ferito dai gangsters
allunga la mano verso un telefono staccato.
Signore
chiunque fosse quello che stava per chiamare
e non chiamò (e forse non era nessuno
o era Qualcuno il cui numero non sta nella Guida Telefonica di Los Angeles)
rispondi Tu al telefono!
(Traduzione di Antonio Melis)

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