venerdì 12 dicembre 2014

Paura dei comunisti al cinema

(molto più facile trovare film sullo schiavismo che sulla lotta di classe)

Dopo la seconda guerra mondiale, per una ventina d’anni, negli Usa la paura del comunismo trovò un rimedio nel maccartismo, che creò delle liste di artisti che erano sospettati di essere comunisti, o anche solo di non combatterlo, avevano atteggiamenti amichevoli, dicevano gli inquisitori.
Fu una caccia alle streghe e vennero create liste di proscrizione, blacklist le chiamavano, l’accusa era spesso di essere comunisti o simpatizzanti. La prima” lista nera“ fu stilata nel 1947.

…al termine delle udienze dieci fra i ‘testimoni non amichevoli’, rei di non avere collaborato con l’HUAC e di non averne riconosciuto l’autorità, vennero condannati per oltraggio alla Corte a un periodo di reclusione da un minimo di sei mesi a un massimo di un anno: si trattava dei registi Herbert Biberman ed Edward Dmytryk, degli sceneggiatori Alvah Bessie, Lester Cole, Ring Lardner Jr, John Howard Lawson, Albert Maltz, Samuel Ornitz, Dalton Trumbo e del produttore Adrian Scott, famosi all’epoca come ‘i dieci di Hollywood’, per la cui liberazione si mobilitarono personalità del mondo intero…

Tra i nominati nelle liste c’era Charlie Chaplin (tra l’altro in “Tempi moderni” si sventolava la bandiera rossa) e Herbert Biberman, che nel 1954 girò un film intitolato “Salt of the Earth” (malamente tradotto in italiano come “Sfida a Silver City”), che fu anche l’unico a essere blacklisted, praticamente negli anni ’50 non fu possibile vederlo negli Usa, apparve in un cinema nel 1965.
Pare che la genesi del film stia nel fatto che tutti quelli che ci lavorarono erano nelle liste nere, non potevano lavorare negli Usa, e allora si dissero: visto che ci accusano di essere comunisti facciamo un film pro-comunista.
Fino al 1979 fu l’unico film Usa che poteva essere proiettato nella Cina comunista.

QUI il film completo, in inglese.

Come accade nella vita alcuni confessarono (per esempio Edward Dmytryk ed Elia Kazan) incolpando altri, l’uomo è debole, molto spesso.
Qui si possono leggere i nomi di che stava nelle liste.

6 commenti:

  1. c'è anche un film curioso, non so se ne hai già parlato: è del 1949, titolo originale "I married a communist", con un cast di tutto rispetto: Robert Ryan è il perfido comunista che si mescola ai "normali", la sposa ingenua è Laraine Day, la regia è di Robert Stevenson, che poi dirigerà i film per Walt Disney (Mary Poppins, il gatto venuto dallo spazio, eccetera). Robert Ryan dirà poi di averlo fatto perché aveva bisogno di lavorare, o qualcosa del genere, e comunque è un'ottima parte per un attore. Il film non è male, molto di genere ma si fa vedere. L'assunto è ridicolo, nel complesso lo si può definire una marchetta di discreta fattura.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. perfido comunista che si mescola ai "normali" -

      come un film di fantascienza, di alieni, di mostri da combattere, e il maccartismo era iniziato...

      non l'ho mai visto, o almeno non lo ricordo.

      Elimina
    2. "ho sposato un mostro venuto dallo spazio" :-)
      che però è del 1958, quasi dieci anni dopo. Sbirciando suwikipedia ho scoperto che Philip Roth ha scritto "Ho sposato un comunista" nel 1998, ispirandosi proprio al film con Robert Ryan, ma stavolta il sindacalista è una persona ok...

      Elimina
    3. credo che gli piacessero di più i marziani, almeno erano riconoscibili, i comunisti, invece, dovevano essere dei mutanti, mica facile riconoscerli...

      Elimina
  2. Risposte
    1. credo sia l'inglese dei messicani, più masticabile, forse.

      mi dirai...

      Elimina