questa volta la protagonista è Liga, una giovane attrice del Teatro nazionale Lettone, a Riga.
lei incontra diverse donne fuori dalla capitale, e parlano di mille cose.
sono abbastanza infelici, si lamentano di tante cose, per esempio che il paese viene "colonizzato" dai danesi, e che il russo, pur parlato dalla maggior parte della popolazione, non viene considerata una lingua ufficiale come lo è il lettone.
ancora una volta Corso Salani ci presenta un mondo sconosciuto, nelle parole delle donne.
buona (lettone) visione - Ismaele
QUI si può vedere il film completo
Talsi, in Lettonia, è
una piccola città di confine, così prossima alla Russia da essere quasi
dimenticata, straniera persino agli abitanti della vicina capitale Riga.
Il
territorio lettone, in particolare la regione del Kurzeme, è luogo d’incontro
tra etnie, lingue, religioni: la chiesa luterana convive con quella cattolica e
con quella ortodossa, i diversi gruppi etnici coesistono serenamente. In
particolare sono molto numerosi i Russi, insediatisi negli anni del comunismo,
che pur dovendo rinunciare alla propria lingua convivono ormai pacificamente
con i lettoni, dopo la conquista dell’indipendenza da parte della Lettonia nel
1991.
La più
ricca Danimarca, separata dal Mar Baltico, preme anch’essa silenziosa dal
vicino fuori campo del capitalismo occidentale, acquisendo terre e ricchezze e
condizionando l’economia locale.
Per la sua
particolare posizione, Talsi rappresenta un formidabile campione geografico e
umano della Lettonia, un paese abitato prevalentemente da donne a causa delle
enormi perdite umane della seconda guerra mondiale, quando molti lettoni furono
uccisi e deportati durante l’occupazione russa e tedesca.
Corso
Salani non tenta un’analisi rigorosa o scientifica di questo confine, ma decide
di rappresentarlo, o meglio di metterlo in scena, affidandosi ancora una volta
a una guida femminile, la giovane attrice del Teatro nazionale Lettone Liga
Vitina.
Il
racconto di una provincia diviene quindi storia corale di un universo femminile
evocato per tramite di Liga, straordinaria medium che ci mette in comunicazione
con le donne che incontra, calandosi nel loro personaggio, dialogando con esse
o introiettando le loro vite per trasmetterle in aperti monologhi di fronte
alla macchina da presa.
Quelle
delle donne di Talsi sono storie di abbandono e povertà, ma anche di ottimismo
e desiderio di riscatto, di delusioni e speranze. Ma TALSI ci parla anche del
potere taumaturgico del teatro (e del cinema), del nodo di silenzio che stringe
la provincia del mondo e che, per mezzo di Liga, finalmente si scioglie in
pianto.
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