durante una guerra piccola, dimenticata, non meno bastarda e assassina di quelle grandi, Ivo, buon samaritano (georgiano-estone), soccorre due feriti, che ospita nella sua casa.
i due, stesso identico umore, ma la divisa di un altro colore, si odiano, all'inizio.
i due, stesso identico umore, ma la divisa di un altro colore, si odiano, all'inizio.
si respirano le stesse atmosfere di Corn island, un altro gran film georgiano.
Mandariinid è stato candidato come miglior film in lingua straniera nella cinquina dell'Oscar nel 2015.
cercatelo, non vi deluderà - Ismaele
Mandariinid è stato candidato come miglior film in lingua straniera nella cinquina dell'Oscar nel 2015.
cercatelo, non vi deluderà - Ismaele
….È così che un film fatto di niente riesce a diventare forte, ad esprimere la potenza nascosta dei sentimenti che in certe circostanze sembrano inopportuni, persino pericolosi, e, in ogni caso, controproducenti. Tangerines è un soffio che si sforza di farsi strada in un silenzio troppo spesso violato dal fragore: un alito impercettibile che, in questo suo inutile affanno, conquista la sua sommessa ed innocente nobiltà.
… Zaza Urushadze, regista e sceneggiatore del film, autore georgiano con già al suo attivo tre precedenti lungometraggi, dirige quest'intenso dramma pacifista dal budget risicato - 650.000 mila Euro - ma ricco di umanità nel ritrarre i personaggi, loro malgrado coinvolti nel feroce scontro fratricida, che riescono ad instaurare un rapporto che va oltre la loro appartenenza e 'diversità', che purtroppo, dopo qualche sequenza segnata dalla speranza, culminerà nella cieca violenza di un'altra sparatoria, che lascerà altri morti sul terreno.
Immerso nella solenne musica di Niaz Diasamidze, 'Mandariinid' è un piccolo grande film che coglie il segno, evitando toni predicatori, riuscendo, nonostante le brutture che mostra, nell'intento di infondere un messaggio positivo e toccante.
Humanity is the theme of
this Oscar nominated drama in which an old Estonian man opens his home and
heart to two rival 'children of death'- a Chechen mercenary and a Georgian
soldier. Set in 1992 during the civil war, the action of Zaza Urushadze's film takes
place on a tangerine orchard. The gunshots and explosions form the backdrop to
the story; it is the relationships that form the action and that are of the
utmost importance. It's a beautifully crafted film that depicts the futility of
war and the fine line that separates barbaric and humanitarian actions.
In the opening sequence we meet Ivo (Lembit Ulfsak) as he makes wooden crates in his modest factory in an Estonian village. The crates are for the tangerine crop growing in the orchard nearby by his friend Margus (Elmo NŸganen); they have remained behind to harvest the annual crop. It is telling that the two Chechen mercenaries who drive by ask whether he is creating crates for bombs. Soon the results of the fighting between the Georgian and Chechen forces breaks out, resulting in dead bodies and two survivors: Ahmed (Giorgi Nakashidze), a Chechen mercenary and Nika (Mikhail Meskhi), a Georgian soldier…
In the opening sequence we meet Ivo (Lembit Ulfsak) as he makes wooden crates in his modest factory in an Estonian village. The crates are for the tangerine crop growing in the orchard nearby by his friend Margus (Elmo NŸganen); they have remained behind to harvest the annual crop. It is telling that the two Chechen mercenaries who drive by ask whether he is creating crates for bombs. Soon the results of the fighting between the Georgian and Chechen forces breaks out, resulting in dead bodies and two survivors: Ahmed (Giorgi Nakashidze), a Chechen mercenary and Nika (Mikhail Meskhi), a Georgian soldier…
… Filmada con una templada puesta en
escena, sin atisbo de artificios y pirotecnias, al punto de tirar un camión por
un barranco y alegar Ivo, tras la sobriedad del suceso y la ausencia de
explosión, “el cine es un gran engaño”. Un ejemplo de la sencillez de los
trazos a pesar de la tensión narrativa. Un fado lento orquestado con pulso. Es
cierto, peca de previsible. Uno sabe de dónde vienen los tiros (nunca mejor
dicho), hay puntos de inflexión del guion que vienen coreados por los instantes
previos. Escapa de las cotas de lo sublime y sus visos de gran película están en
estrecha relación con su lugar de procedencia y su contexto. También es cierto
que hay elementos que rozan algo más que la canónica excelencia, como la citada
banda sonora o la interpretación de Lembit Ulfsak. Todo suma. Sin duda no era
la cinta más fuerte para alzarse con la estatuilla dorada. Pese a ser oro puro
para la Academia, (ya saben, un anciano en medio de un conflicto bélico puede
desatar más de un llanto) es posible que muchos de sus miembros no la hayan
visto. Independientemente de los galardones fue un mérito en sí mismo que, casi
contra pronóstico, se colase en la terna final esta declaración pacifista.
…
Me quedo con una de las escenas del filme, en donde Ivo, Margus y el doctor del pueblo están tirando un camión por la montaña y uno dice:
Me quedo con una de las escenas del filme, en donde Ivo, Margus y el doctor del pueblo están tirando un camión por la montaña y uno dice:
-“Pensé que
explotaría”
-“Estallan en el
cine… El cine es una gran mentira.”
¿El cine es una gran mentira? La guerra es una gran
mentira y aún seguimos sin entender esta farsa de luchar incansablemente y
desangrar a nuestros pueblos por las tierras en donde nacen nuestras frutas.
…Nel film di Urushadze la
tensione non tarda a salire, dopo un breve prologo nel quale sembra di
assistere alla vita di un uomo che lavora serenamente, in una casa immersa
nella natura. La realtà è del tutto differente: le case e la campagna stessa
sono alla mercé della follia della guerra. Per non parlare delle vite umane, la
cui fragilità somiglia a quella dei mandarini del titolo, che rischiano di marcire
sugli alberi. A questo proposito, si potrebbe parafrasare la celebre poesia Soldati di Ungaretti, sostituendo il termine «foglie» con
«mandarini»…
…The film Tangerines has an all male cast; it has no
sex and no violence. It is not even a war film. Yet, it is a film that would
entertain you from start to finish thanks to the intelligent and witty script.
It is perhaps best described as a film on a war of hatred among common
individuals. It is not surprising that audiences love the film at all the film
festivals where it gets shown…
L'avevo incluso nella classifica dei miei preferiti, quando ancora facevo le classifiche. :)
RispondiEliminaMolto bello.
e "Corn island" l'hai incrociato?
Eliminasono due film gemelli, in certo modo
No, questo ancora non sono riuscito a vederlo.
EliminaMe lo segno!
non ti deluderà, promesso :)
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