opera
prima di Chang-dong Lee, e
già un classico.
cinque film in 18 anni, e tutti indimenticabili.
appaiono la disabilità, l’amore, la critica sociale, lo
sviluppo economico,
dentro il film ci sono mille cose, difficili da spiegare,
come raccontare un quadro, se non lo si vede si perde tutto.
e se c’è un film che mi viene in mente è “Mona Lisa”, di Neil
Jordan, col grandissimo Bob Hoskins.
non perdetevi questo primo, ruvido capolavoro di Chang-dong Lee, è un maestro, vedrete – Ismaele
…Con una messinscena pulita, semplice e naturalistica,
già potente, Lee ci racconta dello straniamento di Makdong, che, al ritorno
nella nativa Ilsen, è alla ricerca della propria strada, dopo essersi lasciato
indietro la divisa (che in Sud Corea obbligatoriamente si veste per 3 anni) e
tutto ciò che comporta: nella scena iniziale, apprendiamo della sua perdita
d’autorità quando 3 bulletti lo pestano sul treno che lo sta riportando a casa.
Il sogno di Makdong è aprire un ristorante con l’aiuto della sua numerosa
famiglia senza capo. È forse questa mancanza di un padre che porta il ragazzo a
servire un boss malinconico e un po’ all’antica. Nello spiegarci il complicato
rapporto tra i due, Lee sfugge ad ogni topos: il boss non insegna nulla al suo
nuovo “fratello”, che dal canto suo non ha alcun interesse specifico per la
malavita…
…Although
having noir elements, Green Fish is a slippery critter when it comes to
classification. There is gangland violence here, but although some of it looks
good, it never really becomes as central to the action as perhaps it should
given the subject matter. Shifting from these moments to segments of family
drama back at Makdong’s mums only serves to break the narrative, leaving
everything feeling more episodic than it should. Chang-dong extracts a sterling
performance from Suk-Kyu and finds plenty of depth in the film’s more
contemplative moments, but the gangland segments never quite attain the same
ring of truth. This is an assured debut, but ultimately the over-complex plot
and rambling narrative threaten to sink the film’s more delicate aspects.
…Dal
punto di vista strettamente formale stupisce la maturità nell'uso dello
strumento espressivo, magari meno ellittico e raffinato di quello dei film
successivi però di un livello sempre molto alto.
Green Fish sembra tutto fuorchè un film d'esordio di un autore passato al cinema dopo una carriera da scrittore.
Se la parabola di Makdong è qualcosa di già visto, quello che appare nuovo nel film coreano è la malinconia che lo caratterizza, il pessimismo cosmico che lo avvolge, la critica politica che esonda allorchè sembra che l'unica possibilità di emergere per un poveraccio è quella di darsi al crimine.
E quell'ultima sequenza in cui la placida rusticità anche un pò antica del ristorante dei familiari di Makdong è contrapposta ai mostri di ferro e cemento che fendono l'aria per arrivare a "grattare" il cielo simbolo del nuovo e dell'arricchimento impazzito vale più di qualsiasi critica al rinnovamento che avanza in Corea.
Così come letteralmente trafigge il pianto catartico della donna del gangster che di nascosto si accorge che quel ristorantino che serve zuppa di pollo freschissima, è dei familiari di Makdong.
Un brano di cinema destinato a rimanere parecchio nella memoria.
Green Fish sembra tutto fuorchè un film d'esordio di un autore passato al cinema dopo una carriera da scrittore.
Se la parabola di Makdong è qualcosa di già visto, quello che appare nuovo nel film coreano è la malinconia che lo caratterizza, il pessimismo cosmico che lo avvolge, la critica politica che esonda allorchè sembra che l'unica possibilità di emergere per un poveraccio è quella di darsi al crimine.
E quell'ultima sequenza in cui la placida rusticità anche un pò antica del ristorante dei familiari di Makdong è contrapposta ai mostri di ferro e cemento che fendono l'aria per arrivare a "grattare" il cielo simbolo del nuovo e dell'arricchimento impazzito vale più di qualsiasi critica al rinnovamento che avanza in Corea.
Così come letteralmente trafigge il pianto catartico della donna del gangster che di nascosto si accorge che quel ristorantino che serve zuppa di pollo freschissima, è dei familiari di Makdong.
Un brano di cinema destinato a rimanere parecchio nella memoria.
…Most
striking about Green Fish,
as with Lee's subsequent features, is its emotional force, which is expressed
while abstaining from conventional melodramatic techniques. He paints a gloomy
view of Korean society and the turbulent nature of its development. This can be
seen perhaps most clearly in the inner conflicts and problems faced by Makdong's
family. A scene towards the end of the film, in which a family picnic
disintegrates into chaos, shows how unstability has kept the family from
growing close, or providing each other with any emotional support…
…Like I said earlier, Chorok Mulkogi is a flawed film. But, at the same
time it is a unique experience. (At least it was for me, I was surprised to
find out after I had written this that others felt it was a story told many
times over. Maybe there are gangster films that cover the same territory and I
have yet to get to them, but for the time being Chorok Mulkogi provided a unique take on the soldier
becoming a gangster as far as I am concerned). Chorok Mulkogi isn’t a movie that will set your world
on fire, even if that screenshot I grabbed is some piece of hot fire.Chorok Mulkogi is
a competently made gangster tale, with some family drama and some comedy thrown
into the mix. It doesn’t always work, but it often does, and those moments
where it does work far outweigh the moments where it doesn’t work.
… The
film’s physical centre is Makdong (Han Suk-gyu), who has just been discharged
from army service. On the train home, he leans precariously from the train only
to see a beautiful woman doing the same a few cars ahead. The rushing wind
blows her purple scarf away from her into Makdong’s face. As soon as he gathers
it to catch another glimpse of the woman (Miae, played with a vicious
sensuality by Shim Hye-jin), she has disappeared. She appears again and again,
tempting, teasing but never fully satisfying Makdong, who follows her and opportunity
into one dark, dangerous corner after another…
oh mi hai fatto appena scoprire che mi hanno scippato una recensione ( la terza l'ho scritta io ma tu l'hai presa da un forum ed è firmata da un altro)....comunque bellissimo film, adoro Lee Chang Dong, da me li trovi recensiti tutti se interessano...
RispondiElimina"in questo mondo di ladri", cantava Venditti.
Eliminami manca solo "Secret Sunshine", rimedierò a breve.