sabato 11 febbraio 2012

Parnassus - Terry Gilliam

Terry Gilliam non delude. 
un film con tante di quelle cose dentro che altri ne avrebbero fatto tre.
una gioia per gli occhi e per la testa.
non è perfetto, ma è vivo, basta e avanza.
lo recuperi chi l'aveva perso, non se ne pentirà - Ismaele 



Anche se la sceneggiatura è un po' sgangherata, non posso non essere indulgente con lo zio Monty Python per i crediti che si è guadagnato con la sua arte e per le difficoltà oggettive dovute alla morte durante le riprese di Heath Ledger a soli 28 anni. Terry Gilliam lo ha ricordato così: "Era straordinario, non penso che il mondo abbia nemmeno cominciato a comprendere la reale portata del suo incredibile talento. Penso che nessuno della sua generazione possa nemmeno avvicinarsi alle sue capacità, era semplicemente il più straordinario attore sulla faccia del pianeta."
The Imaginarium of Doctor Parnassus resta comunque un film visivamente pazzesco. Un mondo onirico e lisergico in cui immergersi, apparecchiato con il consueto talento dal nostro geniale demiurgo. Il paradiso e l'inferno creati dalla potenza della mente. Bad trip o good trip a seconda dei casi…
Parnassus offre a Gilliam il destro per esprimere tutto il suo talento pittorico e immaginifico, e il personaggio che incarica di sedurci a passare attraverso lo specchio è proprio il misterioso 
individuo che scampa all'impiccagione e si unisce alla compagnia dell'Imaginarium, ovvero 
Heath Ledger/ Johnny Depp/ Jude Law/ Colin Farrell, che si succedono l'un l'altro magicamente e senza sforzo apparente. Il Parnassus di Christopher Plummer oscilla tra Faustus e l'immobilizzato, ferito Re Pescatore, ed è paradossalmente meno ambiguo e meno convincente, ma conquista comunque le simpatie degli spettatori in tempo per il confronto finale, l'auspicata e miracolosa rinascita…
Terry Gilliam is the last surrealist. His latest film, The Imaginarium of Dr. Parnassus, confirms such an assertion with its dazzling and disorienting visual effects. In “the imaginarium” Dr. Parnassus brings visitors into a world of the dreams, an inversion of those intimate possessions as they are made an entire, external world. These spaces are disproportionately “surrealistic” in that they askew proportions and employ color schemes right out of a Dali. Though supposedly the dreams of the individual, all of Dr. Parnassus’-assisted-dream-spaces bend toward the surrealistic, complimenting the aesthetic and narrative predilections of Parnassus who is really just a proxy for the vision and desires of Terry Gilliam…

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