al
secondo film, quando Ken Loach era ancora Kenneth, ha girato Kes, che è al settimo posto nella lista dei cento migliori film britannici del XX
secolo stilata dal British
Film Institute (qui).
impossibile descriverne la grandezza senza guardarlo, Billy è
un bambino senza amici, offeso dalla vita, senza padre, e trova una via di fuga
e di bellezza , allevando un falco, che diventa suo amico e anche più, il sogno
della sua vita.
c’è un insegnante come quello di “Un anno a Pietralata”, e Kes è stato il film preferito di Krzysztof
Kieslowski.
cercatelo, non ve ne pentirete - Ismaele
cercatelo, non ve ne pentirete - Ismaele
…Il film racconta la vicenda di Billy Casper, un
ragazzino di 15 anni che vive in una città mineraria dello Yorkshire e soffre a
causa della solitudine e dei maltrattamenti sia a casa che a scuola, finchè
trova un senso alla propria esistenza nel prendersi cura di un uccello
selvatico (in inglese si chiama "kestrel", abbreviato in kes, in
italiano si dovrebbe chiamare gheppio) e nel processo di addestramento
dell'animale, che sopperisce a tutte le carenze affettive del ragazzo. E' un
film all'insegna di un realismo cronachistico che probabilmente deriva
dalla grande scuola documentaristica britannica e che Loach avrebbe
gradualmente perfezionato nelle opere successive, anche se, a mio avviso,
è proprio qui che il cineasta trova i suoi accenti più sinceri, efficaci e
persuasivi. E' un dramma sull'emarginazione e gli abusi subiti da certi
adolescenti in famiglie disfunzionali che non può non ricordare "I
400 colpi" di Truffaut, ma che indubbiamente sarà tenuto in considerazione
da altri registi che torneranno sull'argomento (soprattutto il britannico Terence
Davies, ma forse perfino i Dardenne in Rosetta, film piuttosto affine con
questo). Il cast, pieno di attori non professionisti diretti con scrupolo
neorealistico, è decisamente all'altezza (bravo lo
smilzo protagonista David Bradley, poi sparito dalla circolazione come
attore) e molto bella la sobria fotografia del futuro regista Chris Menges.
Film sul ruolo dell'educazione e i fallimenti che si riscontrano in sua
assenza, senza cedimenti al sentimentalismo o al ricatto emotivo. La scena più
bella mi è sembrata quella in cui Billy descrive l'addestramento
dell'uccello in classe davanti ai compagni e a un insegnante, Mr. Welland, che
riesce a vincere per una volta la sua riluttanza e a valorizzare
positivamente questo suo hobby: una volta tanto, un esempio di qualcosa di
positivo che la scuola può fare per i ragazzi.
We didn't come from a very filmy family. I'd
only seen two movies before Kes. One was The Poseidon
Adventure – all I can remember is going in my pyjamas (I
was ill) and being cold – and the other the film of Steptoe and Son. It was a
friend's birthday, and I think (my memory might be playing a sick trick here)
Albert Steptoe takes a bath in a tin tub and I found it weirdly thrilling.
Then came Kes. By now I was 12 years old, and at
a special school, Crumpsall Open Air – or, as we pupils called it, Crumpsall
Open Air for Mongs (no, I won't attempt to defend that). The pupils were an
unlikely mix of juvenile delinquents, chronic asthmatics, kids with learning
difficulties, cerebral palsy, Down's syndrome, and those who had rare diseases.
I was never sure why it was called an open-air
school. But we certainly spent a lot of time in the open air – every afternoon
playing football outside except for when the weather was too bad. One day it
was pissing down, and we were forced inside. The teacher put on a film to keep
us quiet. This was 1974, and the movie was already ancient (five years old); it
had been made by a man who called himself Kenneth Loach. Didn't sound
promising…