divertente, inquietante, folle, satirico, assurdo e tanto altro.
un piccolo capolavoro, senza capo né coda, forse - Ismaele
Dire che The Nine Lives of Tomas Katz (2000)
è un film scombiccherato è dire un eufemismo.
Nelle intenzioni del regista Ben Hopkins nato a Hong Kong nel ’69 e poi trasferitosi in terra britannica per gli studi, c’è quella di inscenare una variazione sul tema dell’apocalisse (importante notare la data di produzione) edificando il film in un continuo susseguirsi di situazioni paradossali intrise di humor specificatamente inglese...
Nelle intenzioni del regista Ben Hopkins nato a Hong Kong nel ’69 e poi trasferitosi in terra britannica per gli studi, c’è quella di inscenare una variazione sul tema dell’apocalisse (importante notare la data di produzione) edificando il film in un continuo susseguirsi di situazioni paradossali intrise di humor specificatamente inglese...
Quasi
annunciato sinistramente da un'eclisse solare, un misterioso straniero - forse
un extraterrestre - fa il suo ingresso a Londra, confondendosi tra la folla,
assumendo a piacere l'aspetto di chi incontra e innescando una drammatica
sequenza di disgrazie che conducono, letteralmente, alla biblica apocalisse.
L'uomo - o la creatura - che si presenta con il nome di Tomas Katz, deve essere
fermato prima che sia troppo tardi (...ha già sconvolto il traffico nella
città, dirottato la metropolitana e perfino fatto scoppiare una guerra
sostituendosi in Parlamento ad un ministro guerrafondaio), ma la sola persona
in grado di seguirne le tracce è un ispettore cieco il quale, convinto che si
tratti dell'incarnazione di un demone astrale, tenta di combatterlo con le arti
dello spiritismo. Ma Katz prosegue indisturbato nel suo cammino di morte fino a
proclamare - novello Dio mascherato da funzionario della sicurezza - l'inizio della
fine del mondo dagli schermi della televisione.
Grottesco e visionario alla maniera di un film di Buñuel, irriverente e provocatorio come le migliori prove dei Monty Python, The Nine Lives of Tomas Katz è una inquietante storia di "fine millennio" che sa cogliere atmosfere e tendenze paranoiche ed autodistruttive della società contemporanea raccontandole sulle righe di una metafora surreale. Applaudito dalla critica anche per la bella fotografia di Julian Court, il film è stato presentato in Italia alla XXI edizione del Fantafestival. Titolo tedesco Die Neun Leben des Tomas Katz e francese Les 9 vies de Tomas Katz.
Grottesco e visionario alla maniera di un film di Buñuel, irriverente e provocatorio come le migliori prove dei Monty Python, The Nine Lives of Tomas Katz è una inquietante storia di "fine millennio" che sa cogliere atmosfere e tendenze paranoiche ed autodistruttive della società contemporanea raccontandole sulle righe di una metafora surreale. Applaudito dalla critica anche per la bella fotografia di Julian Court, il film è stato presentato in Italia alla XXI edizione del Fantafestival. Titolo tedesco Die Neun Leben des Tomas Katz e francese Les 9 vies de Tomas Katz.
This has to be one of the strangest films of the
year, a weird apocalyptic vision shot in the most mundane of London
surroundings, with all too obvious budgetary constraints pushed asunder by the sheer energy of the director's imagination.
An extra-terrestrial, looking like an
early 19th century bagman, materializes near the M25 and hails a cab. Soon
afterwards he has exchanged his appearance to that of the cabbie, then assumes
the body of a passenger, the Minister of Fisheries, and in that persona causes
havoc at an international conference, unleashing war in the Far East. Later,
having taken charge of the London Underground he reorganizes it to transport
dead souls. The only person who has any inkling of what
is going on is a blind senior police officer with a Ouija board and a more than
passing acquaintance with astral planes…
Shot
completely in black and white, The
Nine Lives of Tomas Katz seems
to want to be an homage to various films, most notably Kubrick's Dr. Strangelove and its take on Doomsday. Mind you,
the film has many more zany and off-the-wall segments than any film in recent
memory, poking fun at politics and at our modern society in all its dizzying,
silly ways, mixing biblical end-of-the-world conceptions with modern ones.
Unfortunately, it's hard to keep up all this burlesque and pointed stabs at the
same fast rate over 90 minutes, and there are some obvious slow downs. The
comparison to a Monty-Python film, with various sketches knitted together is
also valid, and again some scenes work better than others. Still, though the
story occasionally bogs down a bit, The
Nine Lives of Tomas Katz remains
an entertaining and very imaginative, original, and madcap adventure to the end
of the world.
A
great absurdist surrealist comedy from the UK. A being emerges from the sewer
on the day of a solar eclipse and starts the apocalypse. Only this isn't raging
fire and brimstone or a comet, but chaos. He exchanges personalities with
various people and antagonizes the system and reality, shutting down the London
Underground by turning it into a cult and passage to the afterlife, policemen
report window conspiracies, fishery ministers declare war, the government's
assets are transferred to an old man's bank account, a talk show spouts random
nonsense about the situation, a man with god-like powers makes things
disappear, etc. A blind policeman tries to stop this through the astral plane.
The cinematography shifts chaotically from MTV to silent film, the soundtrack
changes from middle-eastern chants to trance, and people get stuck in a
film-loop. The atmosphere is as if David Lynch were filming absurdities instead
of nightmares. Fascinating and amusing.
Come ho scritto da me: quando vai a ripescare queste perle hai tutta la mia stima!
RispondiElimina(... addirittura capolavoro? Mica me lo ricordo così bello :) )
è un film diverso, fresco, che stupisce, unico, insomma.
RispondiEliminaper questo è un (piccolo) capolavoro, non assoluto
e grazie per la stima:)
Oh, a quanto sembra viaggiano nel surrealismo! Chicca veramente interessante, me la segno subito.
RispondiEliminacose che si vedono non troppo spesso:)
RispondiEliminaSei stato premiato con un LIEBSTER AWARD, perché ti seguo da un po' e proponi sempre film interessanti. Da me
RispondiEliminagrazie:)
RispondiEliminaho pensato alle risposte e le posto nel tuo blog.