J’accuse è stato girato quando ancora c'era la guerra e tutte le comparse non erano attori del cinema, ma soldati semplici.
è un film che contiene il cinema che verrà, una per tutte l'armata dei morti, che ricorda, mutatis mutandis, i soldati di Homecoming (di Joe Dante).
per me un capolavoro, ti sorprenderà come un film di un secolo fa sia moderno, avvincente e coinvolgente, Abel Gance sapeva come si fa il cinema - Ismaele
… Cosciente della Storia e delle sue
infinite ridondanze, nonché consapevole di quanto l’arte vi abbia influito,
Gance sfrutta il carattere efficacemente divulgativo di un binomio verbale come
le parole J’accuse di zoliana memoria
per convincerci di come il sogno e l’illusione non stiano intorno all’uomo, ma
nell’uomo stesso, e in quello che di Bellezza l’essere umano può creare in un
mondo di indifferenza e di abominio. J’accuse è un
film estremo e indimenticabile, di eccezionale forza.
…Within the
first minute, no, within the first 10 seconds I knew this was something
special. It opens onto a field in France. A large group of soldiers walk into
formation spelling out “J’accuse”. They sit in-situ and the scene cuts. The
important point here is that these soldiers weren’t just extras. They were real
soldiers on leave from the front, and this was 1918. The war was still being
fought and these soldiers would return to the front lines and in most cases
would be dead within weeks. Here is the main reason this is such a great film.
It was written and partially filmed while the war was still being fought, and
as such the realism of the battles, the mental state of the soldiers, the
emotions felt by those at the front and those who remained at home is palpable.
The emotions are real and raw and they are communicated in a sharp, stark
manner…
…Gance
showed no fear when it came to the subject matter. There is a gang rape scene
which is integral to the story and very well handled. It is shown in silhouette
against the wall of a barn, the victim cowering as the ghoulish German rapists
creep menacingly towards her. I hope I’m not the only one who can see the
potential influence this may have had on Murnau’s Nosferatu…
…Il suo titolo ce lo presenta subito come una roboante invettiva
contro la morte di massa caratteristica di quella guerra: nella scena finale un poeta
soldato, ferito e sull’orlo della follia, convoca gli abitanti del suo
villaggio e, prima di morire in preda alla pazzia, racconta una sua visione:
una marcia di fantasmi di cadaveri che, ostentando le loro ferite e
mutilazioni, si levano dalle tombe di un cimitero di guerra per invadere le
strade e terrorizzare i civili che hanno volutamente ignorato le brutture della
guerra.
Terrorizzata da questi spettri e dal grido ”j’accuse” urlato dalla massa dei morti, la
popolazione si ravvede, comprende l’insensatezza di quella strage così che i caduti, portando ognuno la
propria croce, possono tornare pacificati alle loro tombe…
…J'accuse est toujours présenté comme un film
pacifiste, ce qu'il est indéniablement mais il l'est d'une façon qui peut nous
sembler assez inhabituelle, nous qui avons un siècle de recul. S'il dénonce
bien le cortège de morts inutiles, la scène finale éclaire de façon étonnante
son propos : si les morts se relèvent, c'est pour venir accuser les vivants de
s'être mal comportés en leur absence (femmes infidèles, profiteurs), ils
veulent que ceux qui leur survivent soient dignes d'eux, et ainsi ils « ne
seront pas morts pour rien ». On peut même trouver que certaines scènes ont une
connotation patriotique. Mais en fait, son propos est surtout humaniste, il se
place du côté de ces poilus et de leurs vies brisées. Il refuse de faire une
approche politique…
…Gance
uses camera movements in a very creative way, combining for example tracking
shots and horizontal and vertical panning. This is particularly remarkable in
the scene where Jean comes back from the war. The shot starts as a dolly shot,
following Jean walking on the road and turns into a panning shot when
Jean looks sideways and upwards to his village on the hill. Lighting is also very
elaborate with beautiful chiaroscuro scenes lit by candles or fire and with
rays of sun falling from a window. Gance makes good use of iris frames and
transitions, fades, and matte shots. A split screen is used to contrast
victorious armies parading and the army of the dead…
un gran film, di impegno civile, visionario ma purtroppo non profetico...
RispondiEliminaGli nuoce un po' una certa ridondanza, ma Gance era fatto così, un po' ottocentesco, come un romanzo di ottocento pagine, oceanico più che fluviale. E' un film da conoscere, ma chissà quanti oggi hanno voglia di confrontarsi con i pericoli di una nuova guerra. Magari i soldati morti potessero davvero tornare a mostrarsi e fermare le guerre...
C'è un Lieder magnifico di Gustav Mahler in proposito, si intitola Revelge (il risveglio) e il testo viene dalla raccolta di canti popolari tedeschi Des Knaben Wunderhorn, una raccolta di inizio ottocento fatta da Armin e Brentano. Il testo è da far venire i brividi, l'orchestrazione di Mahler altrettanto. Il soggetto è lo stesso del film di Abel Gance...
correggo: Arnim, e non come ho scritto io... (con la penna d'oca non avrei mai sbagliato!)
RispondiEliminadecisamente Abel Gance non era tipo da cortometraggi...
Eliminaho cercato la canzone:)
canta Dietrich Fischer-Dieskau:
https://www.youtube.com/watch?v=Y0bvYbu-mCU
qui il testo in italiano:
http://www.recmusic.org/lieder/get_text.html?TextId=27531