domenica 31 maggio 2015

I Miss Sonja Henie - Karpo Acimovic-Godina, Tinto Brass, Mladomir 'Purisa' Djordjevic, Milos Forman, Buck Henry, Dusan Makavejev, Paul Morrissey, Frederick Wiseman

grandi registi al lavoro, per ridere, non perdetevela, un quarto d'ora si trova, un gioiellino - Ismaele







Un'unica cinepresa riprende sempre dalla stessa posizione, un´unica mansarda arredata e otto giovani registi. Un unico mosaico dadaistico di sette storielle, legate tra di loro solo dalle stesse condizioni creative: ogni episodio deve durare tre minuti, deve svolgersi nella stessa stanza d´albergo  e deve includere la frase I miss Sonja Henie. Una pellicola sperimentale molto particolare, nata in una sola notte durante il festival cinematografico FEST di Belgrado del 1971.
Soggetto
La leggenda dice che l’idea di creare questo progetto cinematografico è nata nella tarda notte in uno dei locali belgradesi, quando Karpo Godina ha chiesto agli altri sette registi presenti di fare tutti insieme una pellicola dove ognuno avrebbe occupato una porzione di tre minuti. La frase „I Miss Sonja Henie“ („Mi manca Sonia Henie“) è poi un omaggio alla leggendaria pattinatrice artistica norvegese, che ha poi avuto successo anche a Hollywood.
All´elenco degli episodi  più o meno burleschi, Milos Forman ha contribuito, con una piccola farsa piccante nella quale ha anche recitato. Alla regia ha collaborato l’attore, sceneggiatore e regista  Buck Henry, che lo accompagnava al festival alla rappresentazione del film Taking Off. La loro storiella è un omaggio particolare allo sceneggiatore e scrittore statunitense Dalton Trumbo e al suo film E Johnny prese il fucile (Johnny Got His Gun).
Forman interpreta Johnny, un veterano senza le braccia, il volto sfigurato, sordo e praticamente cieco che sta sdraiato sul letto, avvolto dalle bende . In visita al malato arriva il medico, interpretato da Buck Henry, un´infermiera e la moglie di Johnny.
Il medico afferma che ormai esiste una sola possibilità per Johnny di comunicare qualcosa al mondo. Così chiede all’infermiera e alla moglie di fare un piccolo spogliarello (fuori campo) per il paziente. L´ex militare eccitandosi può così scrivere con la matita legata al suo pene eretto (sotto una coperta) il suo messaggio per il mondo, che sta nella frase: „I miss Sonja Henie.“
Forman stesso considera questo siparietto un “bello scherzetto studentesco con una forte connotazione di black humor”. Tutto il mosaico, composto  da venti minuti di episodi dei diversi registi, montati tutti insieme in un unico film, conclude in un epilogo, il cortometraggio in bianco e nero Sun Valley Serenade (1941), nel quale recita e pattina la stessa Sonja Henie.
Curiosita´
In verità il cameraman e regista Karpo Godina aspettava prima dell’inizio del festival nella hall  dell´albergo, dove  contattava continuamente ogni regista che conosceva. Per ognuno di loro aveva pronta la descrizione del progetto, articolata in due pagine. Godina era convinto che il suo gioco sarebbe stato accettato al massimo da tre dei colleghi avvicinati , ma con sua grande gioia furono d’accordo tutti e otto.
Il regista Karpo Godina apparteneva ai movimenti artistici jugoslavi Amateur Movement e Black Wave, che erano un'altra versione della “Nouvelle Vague” francese e ceca e che attraeva dei cineasti che desideravano creare film indipendenti nella Jugoslavia degli anni settanta.
La mansarda, che Godina ha scelto come location, si trovava a Belgrado vicino a un teatro, dal quale gli artisti potevano prendere in prestito diversi costumi e attrezzi. La casa era talmente piccola che era possibile illuminare bene solo una sua parte, ovvero il corridoio d’ingresso e una parte della stanza.
Si dice che la scelta di Forman come interprete di Johnny fu una vendetta da parte di Buck Henry che fu costretto da Forman stesso a mettersi tutto nudo sul tavolo in una scena del film Taking Off.
Forman dice di essere stato d’accordo a farsi umiliare sullo schermo, perché nella parte di un eroe muto e in più tutto bendato non aveva dovuto imparare nessuna parte e ha potuto passare tutta la notte delle riprese bevendo cognac con la cannuccia.
Karpo Godina originariamente voleva proiettare tutti e otto gli episodi in successione, ma alla fine ha deciso di fonderli tutti in un unico film. L’unica eccezione   l´ha fatta per la parte di Milos Forman e Buck Henry, che è rimasta intera.
A causa della presunta ispirazione occidentale decadente della pellicola, la proiezione è stata vietata in Jugoslavia subito dopo la prima, quindi gli autori stessi hanno potuto vederla solamente nell’anno 2007, alla proiezione nel BAM Rose Cinema dell’Academia Musicale di Brooklyn.
Sonja Henie (8 Aprile 1912, Oslo – 12 Ottobre 1969) fu una pattinatrice artistica norvegese e un’attrice cinematografica. Negli anni venti e trenta vinse consecutivamente sei volte il campionato europeo, dieci volte i mondiali e tre medaglie ai giochi olimpici. Più tardi ebbe successo anche come attrice di cinema a Hollywood. In quel periodo faceva parte delle attrici in assoluto meglio pagate diventando anche proprietaria di una Ice Skate Revue presentando gli spettacoli sul ghiaccio. Morì di leucemia all’età di 57 anni.
Milos Forman sul film
„Ero invitato al festival di Belgrado, la Jugoslavia era un po’ in disparte, ma comunque rimaneva uno stato comunista. Non avevo molta voglia di andarci poiché  succedeva che la polizia segreta rapiva i fuggiaschi e li riportava nel paese di provenienza per accusarli e intentare  poi  un processo politico. Avevo paura, ma un mio amico, Dusan Makajev mi tranquillizzò, che si sarebbero presi cura di me e tutto sarebbe andato bene. Era tutto a posto, frequentavo normalmente le proiezioni, sino a quando un giorno, erano circa le  due del mattino, qualcuno bussó alla mia porta. Era Dusan:’Non chiedermi niente, prepara la tua roba ma le valige lasciale qui, le prendiamo dopo. Alle cinque devi essere pronto all’uscita d’emergenza dietro l’albergo. Ti vengo a prendere lì.’ Glichiesi perché, mi disse di dare uno sguardo dalla finestra. Di fronte all’albergo erano parcheggiate le auto che in quel periodo utilizzava solo la polizia segreta. Era chiaro che non era venuta per ammirare l’architettura del posto. Così lasciai  l’albergo alle cinque dall’uscita d’emergenza e mi sedetti  nella macchina che guidava Dusan. Non aveva il coraggio di portarmi all’aeroporto. Così presi  il treno insieme a un suo amico che mi accompagno´  sino alla frontiera austriaca.“

2 commenti:

  1. non so se devo dirtelo, ma il riassunto dell'episodio di Forman lo avrei evitato volentieri. Ci sono argomenti sui quali non si può scherzare, i feriti di guerra sono sicuramente ai primissimi posti tra questi. E' una goliardia "alla Arbore" che non ho mai sopportato... anche perché basta guardarsi in giro, le battute sugli handicap fisici sono tristissime.

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    1. un omaggio, è scritto, mah.
      o forse per noi qual film è "sacro", ma per Forman e Buck Henry evidentemente no.
      di sicuro Forman deve averne bevuto di cognac.

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