già prima Miller ci aveva mostrato un futuro prossimo, nel quale chi possiede l'acqua comanda, e gli altri sono poca cosa.
e poi una caccia, con Tom Hardy che sarà con Charlize Theron, Max con Furiosa, e le ragazze saranno inseguite da una banda di simil-Isis, con tamburi che danno il ritmo, e un chitarrista sputafuoco, e un deserto che è quello della Namibia e dell'Australia, e la fuga verso un'oasi nel deserto, e delle motocicliste simil-Tuareg, e il mondo sta morendo, e allora alla conquista della fortezza-cittadella, è una corsa continua, poi alla fine capisci che hai visto un film come pochi, contento di essere andato in sala, che sul monitor del computer questo film sarà poca cosa.
e andate al cinema, fatevi stupire e conquistare, aprite occhi e orecchie, non ve ne pentirete - Ismaele
…quando tornando
a casa troverete i bambini, prendeteli in braccio, date loro una carezza e
raccontate di quando il cinema vinse sul tempo, troverete forse lacrime da
asciugare, non abbiate paura, sono lacrime di gioia, la nostra gioia. Mad Max:
Fury Road...
…L’altro grande merito del
film è quello di aver rivoluzionato il concetto direboot o remake.
Se da ormai più di un decennio Hollywood sembra essere interessata unicamente a
riattualizzare vecchi franchise, riproponendoli alle nuove fasce di pubblico
modificandone il significato ma spingendo semplicemente sugli aspetti estetici
più riconoscibili, qui si procede in direzione opposta. Mad Max: Fury Road è un film del 2015, pensato per un
pubblico nuovo. Non dipende dalla nostalgia o da quella malinconia che sembra
ormai indispensabili per la costruzione di un blockbuster. Ovviamente chi è
cresciuto con gli originali conosce quell’immaginario e sa da dove viene, ma
non è il dato fondamentale. George Miller ha azzerato tutto quello che aveva
messo in scena trent’anni fa ed è ripartito per una nuova strada. Ha cambiato
l’attore protagonista, l’ha messo volontariamente in secondo piano e
costantemente in pericolo, ha tolto i riferimenti al western e all’epica –
quelli alla base del secondo e del terzo film – e ha dato vita a un
entusiasmante spettacolo visivo che rende giustizia al suo feticismo per il montaggio
hitchcockiano, qui esasperato a dei livelli quasi incredibili. In ambito
action, difficile vedere di meglio al momento. Un film, un regista e una storia
entusiasmante. Lunga vita a George Miller.
…Il ritorno sul grande schermo
dell'antieroe del deserto australiano era da tempo una scommessa sulla quale
molti amanti del genere come il sottoscritto avevano deciso di puntare, in parte
perché fortemente voluto e finalmente costruito con i mezzi desiderati dallo
stesso Miller ed in parte per un cast che prometteva scintille a partire dai
due protagonisti, Tom Hardy e Charlize Theron.
Senza troppi altri giri di parole, la suddetta scommessa è stata vinta e stravinta da un film strepitoso, tiratissimo dall'inizio alla fine, un fumettone da esaltazione pura che mi ha riportato a quei giorni lontani sul divano accanto a mio padre e riflesso nelle tante coppie padre/figlio presenti in sala, un inseguimento a perdifiato di centoventi minuti inserito in una cornice stupenda, curato in ogni dettaglio - dai costumi, al trucco, agli stupefacenti mezzi - e visivamente da restare a bocca aperta: basterebbe la prodigiosa sequenza della corsa all'interno della tempesta di sabbia per far venire la pelle d'oca a chiunque riesca a spalancare ancora occhi e bocca per questa macchina meravigliosa che chiamiamo Cinema…
Senza troppi altri giri di parole, la suddetta scommessa è stata vinta e stravinta da un film strepitoso, tiratissimo dall'inizio alla fine, un fumettone da esaltazione pura che mi ha riportato a quei giorni lontani sul divano accanto a mio padre e riflesso nelle tante coppie padre/figlio presenti in sala, un inseguimento a perdifiato di centoventi minuti inserito in una cornice stupenda, curato in ogni dettaglio - dai costumi, al trucco, agli stupefacenti mezzi - e visivamente da restare a bocca aperta: basterebbe la prodigiosa sequenza della corsa all'interno della tempesta di sabbia per far venire la pelle d'oca a chiunque riesca a spalancare ancora occhi e bocca per questa macchina meravigliosa che chiamiamo Cinema…
…Mad
Max: Fury Road è un lunga,
continua, incessante rincorsa verso un futuro di umanità e speranza tutt'altro
che possibile, quasi commovente nella strenua difesa di un'idealismo assoluto e
primordiale. Anche se, certo, non c'è proprio tempo e spazio per la
melensaggine: Miller lascia parlare le immagini, decretando
saggiamente la superiorità dell'azione rispetto ai dialoghi: nessuno dei
personaggi pronuncia più di trenta parole in tutto il film, in un tripudio di
inseguimenti folli, incidenti, combattimenti corpo a corpo, esplosioni,
sparatorie: un autentico bombardamento visivo reso affascinante anche dalla
splendida fotografia di John
Seale, che alterna gli
abbaglianti colori oro/seppia della sabbia arsa dal sole al nero degli
spettrali paesaggi notturni. Un film che, nel suo genere, è assolutamente
perfetto. Finora, la vera sorpresa della stagione.
…Chi l’ha visto sarà rimasto
impressionato, tra le altre cose, dal folle chitarrista che guida l’armata dei
Figli di Guerra del cattivo “Immortan Joe“: il nome del personaggio è “Coma (Doof Warrior)“, ed è un mutante cieco che veste un vestito rosso
(molto simile alla tuta da meccanico degliSLIPKNOT) sopra un camion fatto di amplificatori e speakers, e
che suona una chitarra sputafuoco a guida dei suoi compagni, accompagnato da
una serie di percussionisti sul retro (un’altro riferimento abbastanza
esplicito alla band, come ha confermato lo stessoTom Hardy).
Il ruolo è interpretato da iOTA, cantante autore e attore australiano che è cresciuto
con la trilogia di Mel Gibson e per avere il ruolo, come riporta Yahoo Movies,
si è presentato alle audizioni come un personaggio di “Mad Max 2“, vestito di pelle e catene, con trucco nero agli occhi
e denti anneriti. La produzione cercava un mix tra Keith Richards e uno spaventapasseri…
…las
dos horas y cuarto de película son un compendio de grandilocuencia aplastante,
brutalidad apoteósica, desenfreno alucinante, locura catarquica y majestuosidad
elefantiásica (creo que debo ir a buscar el diccionario a buscar más adjetivos)
que nos van a dejar pegados a la silla cual amebas babeantes. Pero es que
además sí, la película es bastante más que una sucesión de escenas apoteósicas.
Miller tiene tiempo para construir a este nuevo y lacónico Max, interpretado
con solvencia por Tom Hardy, haciendo que no echemos de de menos en absoluto a
un personaje tan icónico como el Max interpretado por Gibson.
Con el ya consabido trauma interno reflejado a través de flashbacks que emergen
como destellos de montaje en momentos puntuales de tensión, Max Rockatansky
adquiere la profundidad necesaria para que Hardy actúe. Y bien que funciona
esta caracterización porque, manteniéndose en un hierático segundo plano, en
esta nueva versión, el peso narrativo de la acción no va a recaer en Max sino
en Imperator Furiosa, el personaje femenino definitivo del cine de acción, la “Tank
Girl”que nunca fue. Un personaje hecho a la medida de una
Charlize Theron en apogeo como heroína de acción, demostrándonos totalmente su
potencial como protagonista en este tipo de cine...
Quindi devo vederlo! Io sono nostalgicamente legata a Mad Max Interceptor, temo sempre i remake. Ma forse la nostalgia uccide.
RispondiEliminala nostalgia è roba per vecchi :)
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