martedì 24 luglio 2012

The Big White - Mark Mylod

tanti bravi attori sprecati, in un film che ricorda "Fargo", ma quello dei Coen vince 10 a 1.
un po' deludente, diciamo così, e forse il confronto gli fa più male di quanto dovrebbe - Ismaele


L'amore e la malinconia sono i sentimenti attorno a cui ruota questa commedia dai toni macabri ambientata in Alaska. Ben diretto da Mark Mylod, The Big White rimanda la memoria a “Fargo”dei fratelli Coen ma il tema dell'uomo inizialmente disposto a tutto per procurasi il denaro, che si evolve nel maritino perfetto che fa tutto ciò per amore della moglie, finisce per ammantare tutta la storia di un sentimentalismo un po' fine a sé stesso, ampliato da un'interpretazione non del tutto convincente di Robin Williams.
Una menzione particolare va invece a Holly Hunter, che quasi da sola riesce a tenere alto il ritmo del film, e alla suggestiva colonna sonora, in grado di evocare per note l'immensa distesa di candida neve destinata a tingersi di un color rosso sangue.

… Ognuno è formidabile protagonista di uno show personale che non si amalgama con quello degli altri e l’unitarietà della vicenda si frammenta in tanti siparietti.
Con una trama del genere (i maldestri tentativi per incassare una assicurazione approfittando di un cadavere trovato per caso) il film dovrebbe almeno risultare leggero e far passare un paio d’ore spensierate: tutt’altro.
Da sottolineare che The Big White procede lentamente e con una certa pesantezza dando l’impressione di essere più lungo di quanto effettivamente sia.

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