venerdì 13 luglio 2012

L'assassin habite... au 21 (L'assassino abita al 21) - Henri-Georges Clouzot

un film d'altri tempi, è un complimento, un'opera prima che molti si sognano in una carriera intera, una sceneggiatura a orologeria, divertente e appassionante, tratto da un romanzo di Steeman, scrittore belga che si trovava una ventina d'anni fa nei gialli Mondadori da edicola e che ha scritto libri bellissimi, insomma, il film di Clouzot vi aspetta, poi mi direte - Ismaele


La città di Parigi è scossa da una catena di omicidi, compiuti di sera per le strade a scopo di rapina. La polizia si getta senza successo sulle tracce del misterioso assassino, che si firma "Monsieur Durand" e lascia sempre un biglietto da visita. Grazie a una soffiata, però, l'astuto investigatore Wens scopre che il criminale potrebbe nascondersi nella tranquilla Pensione delle Mimose, al numero 21 di Avenue Junot, mescolato fra i residenti. Si stabilisce così a sua volta nella pensione, travestito da prete, cercando di individuare il suo uomo fra i numerosi ed eccentrici personaggi che vi alloggiano. Nelle indagini è affiancato suo malgrado dall'impicciona fidanzata Mila, aspirante cantante d'opera che spera di farsi un nome contribuendo alla cattura dell'omicida…


…Affascinante commedia gialla che ha il suo punto di forza in una scrittura impeccabile, personaggi ben fatti anche quando sono banali e dialoghi stupendi. Tutto viene realizzato con cura e “l’indagine” passa in secondo piano, il riuscire a trovare l’assassino non è più il primo pensiero di chi guarda il film…

Un grande film di Clouzot, con il primo lungometraggio e con un grande Pierre Fresnay, nei tempi migliori della carriera. L'opera si alterna fra commedia e giallo, ma è il genere poliziesco quello che abbraccia tutti i momenti salienti. C'è poi da notare che Quentin Tarantino nel 2009, nel film "Bastardi Senza Gloria", citerà questo film, facendo mettere nel cinema francese di Shoshanna Dreyfus la locandina.

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