difficile trattenere le lacrime e la rabbia vedendo un documentario così, che racconta e dice molto di quello che è successo, succede e succederà.
nato per ricordare Arna, la madre di Juliano, il documentario cresce e diventa un film collettivo, su una generazione e un popolo, bambini e ragazzini per i quali Arna era come una madre e crescendo diventano partigiani e guerriglieri contro l'invasore (non a caso si chiamano "territori occupati").
i ragazzini che hanno fatto teatro con Juliano, crescono e scelgono da che parte stare, e ricordano tutti quel teatro, Arna e Juliano fra le cose più belle della loro vita.
nel film Juliano ci fa conoscere i suoi ragazzi, e non fa sconti a nessuno, dice e chiede quello che pensa.
adesso Juliano non c'è più (leggine qui).
se non l'avete mai visto provateci, le parti in arabo e in ebraico sono sottotitolate, non spaventi la parte in inglese, abbastanza comprensibile - Ismaele
nato per ricordare Arna, la madre di Juliano, il documentario cresce e diventa un film collettivo, su una generazione e un popolo, bambini e ragazzini per i quali Arna era come una madre e crescendo diventano partigiani e guerriglieri contro l'invasore (non a caso si chiamano "territori occupati").
i ragazzini che hanno fatto teatro con Juliano, crescono e scelgono da che parte stare, e ricordano tutti quel teatro, Arna e Juliano fra le cose più belle della loro vita.
nel film Juliano ci fa conoscere i suoi ragazzi, e non fa sconti a nessuno, dice e chiede quello che pensa.
adesso Juliano non c'è più (leggine qui).
se non l'avete mai visto provateci, le parti in arabo e in ebraico sono sottotitolate, non spaventi la parte in inglese, abbastanza comprensibile - Ismaele
C’era una volta
un’israeliana che decise di dedicarsi ai bambini del campo profughi palestinese
di Jenin, facendo disegno e teatro; anni dopo il figlio, attore, va alla ricerca
di quei bambini, diventati vittime o terroristi. Tanto suggestiva ed
emozionante è la prima parte con l’eccezionale figura della trascinatrice Arna,
una vera forza della natura, quanto straziante e disperante è la seconda,
scandita dall’invasione dei carrarmati e dalla morte, per concludersi su
ragazzini diversi, senza teatro ma con troppa rabbia nel cuore. Imperdibile.
…"Arna’s Children" è
il più straordinario e commovente, più utile di tanti articoli per comprendere
la situazione israelo-palestinese e l’oppressione del Popolo palestinese.
Mi ha colpito il coraggio, l’altruismo e la saggezza dell’ebrea Arna che pur gravemente ammalata esce dall’ospedale per difendere il suo Teatro di Jenin e mi ha rattristato e commosso vedere quei bambini e ragazzi palestinesi intelligenti, vivaci, con grande voglia di vivere ma già colpiti fin dall’infanzia dall’uccisione di famigliari e di amici e dalla distruzione delle loro case, e poi vedere e sentire che sono stati uccisi dopo pochi anni, appena diventati adulti . Non si può dimenticare l’immagine di Ala seduto a 10-11 anni sulle macerie della propria casa e vedere un manifesto con la sua immagine con il figlio appena nato, al momento della sua uccisione…
Mi ha colpito il coraggio, l’altruismo e la saggezza dell’ebrea Arna che pur gravemente ammalata esce dall’ospedale per difendere il suo Teatro di Jenin e mi ha rattristato e commosso vedere quei bambini e ragazzi palestinesi intelligenti, vivaci, con grande voglia di vivere ma già colpiti fin dall’infanzia dall’uccisione di famigliari e di amici e dalla distruzione delle loro case, e poi vedere e sentire che sono stati uccisi dopo pochi anni, appena diventati adulti . Non si può dimenticare l’immagine di Ala seduto a 10-11 anni sulle macerie della propria casa e vedere un manifesto con la sua immagine con il figlio appena nato, al momento della sua uccisione…
Gripping virtually from start to finish,Arna's
Children is an examination of
several Palestinian children living in a refugee camp within Israel. Arna Mer
was an Israeli woman who married a Palestinian, and - at some point after that
- eventually switched sides and started a theater group for kids in Jenin. But,
true to the film's title, the film isn't about Arna as much as it is about her
"children," several of whom we follow from their youth into
adulthood. Co-director Juliano Mer Khamis shot a lot of footage in the early
'90s of some of the kids, and then returned to Jenin in 2002 with Danniel
Danniel to discover what happened to them. We soon learn many took up the
Palestinian cause and subsequently died for it; in one of the film's most
heart-wrenching moments, a mother discusses the death of all her sons save one
(and even admits that she'd rather see him killed than captured). Arna's Children is chock full of emotional revelations
like that one, including Khamis' realization that one of the
"children" gave his life for the cause - and even left behind a farewell
tape for his friends and family (which we see portions of). In the end, that's
what makes Arna's Children so riveting; as a rare glimpse into
what life is like for Palestinians on a day-to-day basis, the film is clearly
an important work that deserves to be seen.
Heartbreakingly compassionate, this 2003 Israeli documentary by Danniel
Danniel and Juliano Mer Khamis starkly juxtaposes a Jewish woman's founding of
a theater workshop for Palestinian refugee kids in 1989 and her actor son's
quest to discover what happened to these kids over a decade later and why. In
contrast to the clueless media cliches about suicide bombers, this offers a
comprehensive and comprehending portrait of what helps to produce them.
da
qui
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