giovedì 9 ottobre 2014

Winstanley - Kevin Brownlow

diceva che Dio ha fatto gli uomini uguali, e nessuno deve dominare sugli altri, che la terra è di chi la lavora e altre cosette che si possono leggere qui.
il film dà un'idea di Winstanley, dei tempi bui e delle difficoltà nel praticare le sue idee.
il film è girato con un bianco e nero livido, e si sente il freddo, quasi.
un film storico, essenziale e forte.
a me ha interessato moli, e non si finisce mai di imparare - Ismaele



Gerard Winstanley, socialista ante-litteram, istituisce, nell'Inghilterra normanna una comunità agricola autonoma basata sul comunismo evangelico, sul pacifismo, su regole rigidamente egualitaristiche e sul concetto di proprietà comune. Il sogno di Winstanley era una meravigliosa visione umanitaria di un mondo più giusto, più felice; il film narra la storia di una sconfitta, di un 600 inglese cupo e violento e lo fa attraverso un linguaggio essenziale, derivato dal cinema muto americano e scandinavo. Formalista ma di grande impatto emotivo.

…there is plenty of subtlety at play in the narrative. The seasonal structure of the film gives a gentle pacing: whole sequences are repeated shot-for-shot, such as the sowing of seeds or the ploughing of fields, and the centring of the action around a couple of key locations give an organic, glacial feel. This sereneness makes the moments of erruptive violence even more shocking, but even in these moments the film-makers find room for tact. The of climax of the film contains its most poignant moment, illustrative of the film's delicate handling of history. Winstanley stands watching the commune burn down around him. One of the unnamed soldiers responsible, an enforcer of the establishment, turns away from the chaos in disgust. He materializes in front of Winstanley and hands him a couple of coins, before walking away. Why he does it we're never told. It's better that way.
da qui

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