domenica 29 maggio 2016

Colonia - Florian Gallenberger

un po' film thriller, un po' film d'amore, un po' film d'avventura.
ambientato nel Cile del colpo di stato del 1973, con annessi orrore e torture, si focalizza l'attenzione sulla Colonia Dignidad  (qui una pagina per chi vuol saperne di più), un posto orribile, zona franca per la legge, un regno nazista esportato dall'altra parte del mondo.
luogo di paura, schiavitù e lavaggio del cervello, Colonia Dignidad è la sede di una delle tante sette che infestano il pianeta, dove un (presunto) semidio tiene un ordine ferreo, ma per fortuna le cose, a volte, non vanno per il verso auspicato dagli aguzzini.
Daniel e Lena riescono nella loro fuga per la vita, contro tutto e tutti,
come capita spesso il film non è un capolavoro, ma si fa vedere bene e in più fa conoscere un pezzo di storia che è vissuta (e vive, in molti luoghi) negli abissi dell'animo umano.
certo i cartelli della recinzione scritti in inglese, in Cile, gridano vendetta, ma nel complesso è un film che merita, e non ti annoia mai.
buona visione - Ismaele





Terribile nella propria realtà storica e al contempo coinvolgente come solo i grandi kolossal politici possono esserlo, Colonia Dignidad è una preziosissima esperienza culturale ed emozionale che qualunque spettatore con un minimo di senso del tempo e della realtà dovrebbe concedersi, quantomeno per non rischiare di dimenticare ciò che le pericolose derive della Storia, eri come oggi, sono in grado di causare.

Opera interessante, capace di tenere con il fiato sospeso dall’inizio alla fine, riuscendo anche a creare l’atmosfera thriller in alcune scene. Certamente il tema è talmente forte da lasciare in secondo piano l’aspetto puramente estetico, che comunque si mostra di tutto rispetto. Non è totalmente chiaro quanto ci sia di romanzato nell’intreccio, in particolare nella scena della fuga, ma nonostante l’eccesso di linearità del racconto, ciò non risparmia crudezza delle immagini e soprattutto la potenza della denuncia.

…Of note is the fact that Michael Townley, a professional assassin who was the primary liaison between Colonia Dignidad and the Pinochet regime, was an American CIA agent, who also served as a member of the Chilean secret police, DINA, and assisted in the military coup that ousted Allende. Townley designed the torture chamber at Colonia Dignidad and participated in biological experiments on prisoners there. In 1976, he was convicted of the murder of Orlando Letelier, former Chilean ambassador to the US.
Swedish actor Michael Nyqvist as Schäfer is chilling in Gallenberger’s well-made, heart-pounding piece. The movie offers an up-close look at the torture chambers and human filth like Schäfer, who began with the Nazis and ended up a creature of the CIA.
Regarding the overthrow of the Allende regime, Henry Kissinger, US Secretary of State at the time, infamously remarked that “I don't see why we need to stand by and watch a country go communist due to the irresponsibility of its people. The issues are much too important for the Chilean voters to be left to decide for themselves.” Instead, he gave them brain-washing factories run by lunatics.

Inteso come un film di prigionia ed evasione,Colonia funziona molto bene, riuscendo ad appassionare il pubblico con un discreto livello di tensione e grazie a una regia in grado di equilibrare al meglio i tempi narrativi. I due attori protagonisti sono perfettamente inseriti nel contesto filmico e, nonostante Gallenberger si soffermi troppo su giochi di sguardi non sempre funzionali e utilizzi, a volte, trovate narrative deboli, quando i due condividono l’inquadratura, il lungometraggio sembra avere una marcia in più in termini emotivi. Emma Watson sfodera un’interpretazione mite e delicata, un’esplosione di sentimenti taciuti coerenti con la “missione” che sta svolgendo all’interno della comunità di Colonia Dignidad.
Basato su eventi realmente accaduti e ambientato durante uno dei capitoli più oscuri della Guerra Fredda, Colonia riesce a rendere perfettamente l’atmosfera di violenza e paura del Cile degli anni ’70 riuscendo a rappresentare un buon connubio tra una storia romantica ad un thriller storico mozzafiato.…

Il regista sbaglia clamorosamente approccio alla storia. Colonia, anche se raccontato con con il ritmo mordente di un buon thriller, resta un tentativo maldestro di raccontare fatti disumani, servendosi dell’inverosimile scorciatoia narrativa dell’ “eroina alla disperata ricerca dell’amato”. La farsa fiabesca, appiccicata al periodo buio della storia del Cile, ha il solo merito di portare alla conoscenza di un pubblico più vasto gli orrori tenebrosi della dittatura. E solo per questo si guadagna tre stellette.
da qui

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