martedì 21 luglio 2015

(The) Babadook - Jennifer Kent

la mamma è Essie Davis (qui è Caitlin, la moglie di Dylan Thomas), Amelia e Samuel sono madre e figlio, alle spalle un dramma enorme, un macigno sulla vita di entrambi, suo marito, il padre di Samuel, è morto quando la stava portando all'ospedale per partorire.
Amelia e Samuel vivono una vita difficile, lei lavora in una casa di cura per anziani, lui colleziona note ed espulsioni e ostracismi vari, non è un bambino normale, dicono.
Samuel vede i fantasmi, e tocca alla madre mostrargli che non esistono, e leggergli una favola per dormire.
poi appare Babadook.
nessuno li salverà, Amelia dovrà imparare a costo della vita a convivere con Babadook, è l'unica strada, Samuel lo farà a tempo debito, gli dice la madre.
chi pensa sia un horror sbaglia strada, è solo cinema, e al buio, capirai tutto.
è utile avere anche una pazienza altissima, praticamente zen, per non alzarsi e picchiare tutti quei ragazzini e ragazzine che non avevano altro da fare che andare al cinema a mangiare, e ridere, e chiacchierare, tutto meno che stare zitti (di quei ragazzi e ragazze, sono dappertutto, se ne parla qui)
non sporcate la vostra fedina penale, il film merita questo sacrificio, non sarete delusi, è cinema di serie A, promesso, il cinema vi aspetta - Ismaele






The Babadook di Jennifer Kent, una scoperta di fine 2014 proveniente dalla terra dei canguri e che arrivò praticamente come un fulmine a ciel sereno nonostante se ne parlasse , anzi se ne favoleggiasse da molto tempo in giro per la rete.
Eppure, nonostante le aspettative altissime il film d'esordio di Jennifer Kent seppe andare addirittura oltre , diventando , per quanto mi riguarda , l'horror dell'anno anche se mi rendo conto che affibbiare a questa pellicola l'etichetta di genere è assolutamente riduttivo.
The Babadook ieri è uscito in sala anche qui da noi: ha perso l'articolo ma almeno il malvagio titolista italiano non ha messo frasette stupide dopo il titolo.
Andate in massa al cinema a godervelo, come farò io.
Se lo merita assolutamente…

…l'utilizzo del Babadook ed il parallelo con la gestione di un dolore custodito gelosamente con la promessa di rivelarlo al figlio solo una volta che quest'ultimo sarà cresciuto rappresenta un ritratto di quello che ogni genitore vorrebbe, ovvero preservare i propri piccoli da tutto il male del mondo, rimandando il più possibile il momento in cui lo stesso male verrà, inevitabilmente, a chiedere il conto.
Perchè non c'è verso di non affrontarlo.
E il Babadook lo sa.
Per questo negare la sua esistenza equivale a soffrire in misura sempre maggiore.

E' stata come una rivelazione.
Finisce The Babadook, senza nemmeno discussioni l'horror più bello dell'anno, e capisco tutto.
Shining è il migliore di sempre.
The Orphanage, per me, quello del decennio.
E ora Babadook.
Perchè? Cos'hanno in comune?
L'Uomo.
E' lì il segreto cazzo, gli horror più grandi non possono prescindere dall'uomo, non possono parlare di mostri fuori da esso, non possono essere solo completamente di genere, non possono raccontare del confronto tra noi e il mostro, noi e le paure, noi e i demoni. No, quei mostri, quelle paure e quei demoni devono essere dentro di noi.
E così nel genere apparentemente più "disancorato" dall'uomo e dalla realtà di tutti, i veri capolavori sono invece quelli che parlano in maniera profondissima dell'essere umano.
Come la nuova ondata, ottima, di fantascienza intimista ed esistenziale.
Questa è la strada…

…Attendevamo l'uscita di questo film oramai da mesi e avendone sentito parlar molto bene le nostre aspettative erano parecchio alte.
Per fortuna non sono state deluse affatto! (cosa assai rara evvaiiii!)
Babadook è un horror davvero ben riuscito sotto tutti i punti di vista; l'incipit non è originalissimo ma viene affrontato in modo diverso dal solito sostenuto poi dall'ottima prova dei due protagonisti, davvero bravissimi e convincenti (cosa non da poco soprattutto per un bambino di 7 anni!).
Anche il lato visivo è davvero molto bello e curato nei dettagli: tutto è basato su una fotografia quasi minimalista caratterizzata da colori spenti, praticamente in bianco e nero, a rappresentare la totale mancanza di calore nella vita dei due malcapitati.
Bellissima poi la figura di Babadook che appare sempre come fosse un disegno (sull'orlo del "vedo non vedo") riuscitissimo grazie anche ad un ottimo apparato audio (suoni e rumorini sinistri) studiato anch'esso nei dettagli e davvero davvero inquietante! wow!
Quasi superfluo dire che la tensione abbraccia totalmente la pellicola, non solo in presenza del mostro, tenendoci incollati allo schermo terrorizzati (stavolta letteralmente) dall'inizio alla fine! (finalmente!!)
E sottolineiamolo ciò avviene senza il "supporto" di classici clichè del genere quali salti sulla sedia, facce allungate random, suoni assordanti e simili. Mica roba da poco eh!





qui si parla del corto, di dieci anni prima, da cui nasce il film, ecco il corto:



6 commenti:

  1. No dai, tripla citazione è da record, quando torni a Perugia ti porto a mangiare dove dico io...

    Interessantissima e, per quel che ho letto in giro, forse inedita l'interpretazione che possiamo trarre da questo tuo passaggio:

    "Samuel lo farà a tempo debito"

    che presuppone due diverse letture

    la prima, quella che avevo immaginato io (e credo tutti gli altri) che soltanto da grande lei potrà spiegargli chi sia Babadook

    l'altra, quella inedita che per la prima volta mi è venuta in mente leggendoti, che anche Samuel un giorno sarà destinato ad avere il suo Babadook

    non so cosa intendevi, fosse la seconda è tragicamente vera come cosa

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    1. è possibile che sia un fantasma per entrambi, prima ci pensa la mamma, poi forse lo faranno insieme e poi solo Samuel.

      si può anche interpretare che Babadook sia solo per Amelia, ma penso sia per entrambi, lo stesso Babadook, il padre, anche Samuel lo vedeva.

      e povera Bugsy, non bisogna dirglielo a Giovanni, de "laconfidenzalenta" :)

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    2. Assolutamente, lo vedeva anche Samuel.
      Ma subito all'inizio lui dice che vuole sconfiggerlo per lei, anche nel corto.
      E' qui secondo me una delle magie di questo film, un aspetto che pochi hanno evidenziato. Samuel non ha paura del suo babadook, Samuel non riconosce più la madre, capisce che c'è qualcosa di malefico che la possiede. E lotta per lei, costruisce armi per lei, darebbe la sua vita per lei.
      La scena della carezza m'ha straziato.
      Questa consapevolezza di Samuel è straordinaria, per questo non capisco chi parla di bambino insopportabile, per me è meraviglioso

      Eh, ho glissato anche io su Bugsy, altrimenti Giovanni non lo vede...

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    3. sì, Samuel è un bambino raro, tutti saremmo fuggiti di corsa, lui trattiene la madre, e le dà una carezza, come aglio per streghe, o la croce per gli indemoniati, la carezza è troppo commovente.

      Samuel è straordinario, non come quelli che al cinema non si possono sopportare...

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    4. In realtà anche gente che ha amato il film non ha sopportato lui.

      Misteri della fede ;)

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    5. le gente è com'è, non come vorresti che fosse :)

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