lunedì 10 dicembre 2018

Beyond - Pernilla August

un film drammatico, una bambina cresce in una famiglia di alcolizzati, cercando di proteggere il fratellino piccolo.
interverranno i servizi sociali, i due fratelli saranno separati.
Leena poi cresce, si fa una (bella) famiglia, deve fare ancora i conti con la madre, i suoi ricordi, i suoi fantasmi, i suoi incubi.
un film tormentato, coerente, duro.
merita molto, secondo me - Ismaele




QUI il film completo, in italiano, su Raiplay


…Cupo, claustrofobico, accompagnato da un utilizzo in giusta misura di camera a mano, si regge anche sul contrasto di colori di un passato difficile, ma dalle tinte pastello degli anni settanta, contro un presente d'amore e affetto, ma buio e invernale. Le luci da reggere, allora, quelle dei copricapi destinati alle bambine, sono appunto affidate alle donne: è da loro che nasce e si consolida l'amore, mentre gli uomini restano al palo, incapaci, deboli, inconcludenti, troppo fragili, o nel migliore dei casi compagni premurosi che tentano di comprendere e sostenere.

Il dramma esistenziale di Leena trapela con scioccante lucidità dalle immagini semplici e quasi documentaristiche della August, che muovendosi abile tra i flashback e il presente coglie con sensibilità e va a stanare cause e conseguenze del dolore.
Notevole l’interpretazione di Noomi Rapace, ultimamente nota al grande pubblico per “Uomini che odiano le donne”, che qui recita per la prima volta al fianco di colui che è suo marito anche nella vita reale, l’attore e musicista Ola Rapace. Ancor più sorprendente la prova d’attrice della giovanissima Tehilla Blad nel ruolo di Leena bambina, figura che rasenta l’epicità e che doma un carattere in realtà fragile e sfaccettato tirando su muri che la rendono impenetrabile.
La fotografia scarna ed essenziale mette a nudo la centralità del conflitto e della sofferenza, mentre un montaggio fluido e volutamente avulso da artifici segue il flusso di coscienza della protagonista come nell’attuazione di uno psicodramma.
A parte qualche patetismo in eccesso, il film è pervaso di una crudeltà realistica e dovuta, che lacera e soffoca l’animo dello spettatore obbligato a riflettere sul significato della rabbia e della colpa. Con dignità, delicatezza, e particolare attenzione al punto di vista femminile, Beyond affronta un tema tormentoso e si inserisce tra quei film che hanno la capacità di continuare a scavare nell’animo dello spettatore ben oltre l’ultimo frame dei titoli di coda.

Pernilla August usa un punto di vista intimo e soggettivo, lavorando molto sulle atmosfere, senza trascurare le implicazioni meno personali e più “sociali” : quanto è difficile essere poveri, venire da un altro paese – in questo caso la Finlandia – e non parlare la lingua del paese in cui si vive.
Per molto tempo Leena ha mentito a se stessa, per sopravvivere e per costruirsi una normale vita affettiva accanto al marito e alle figlie. Il fluire dei ricordi è una operazione dolorosa ma necessaria per liberare i propri fantasmi e, forse, comprendere l’amore disperato che la madre nutriva, malgrado tutto, per l’uomo che le annientava la vita.
Il film scorre con tempi giusti, ambientazioni efficaci, bravi attori, ed è davvero molto bello e toccante.

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