domenica 16 dicembre 2018

Tutto può cambiare (Begin Again) – John Carney

John Carney, dopo qualche anno da Once, ripropone una storia dove protagonista è la musica, insieme a Keira Knightley e Mark Ruffalo, entrambi bravissimi e convincenti.
non sarà un capolavoro, ma si fa vedere davvero bene - Ismaele




…Apparentemente banale, la sceneggiatura ha almeno tre momenti degni di entrare nell’immaginario collettivo del romanticismo contemporaneo: la Knightley sul palco che canta (e con che voce!) mentre gli strumenti musicali suonano da soli, il ballo in discoteca con gli auricolari e For once in my life nelle orecchie, e il terzo sarebbe un peccato rivelarlo, perché è il culmine di questa piccola grande favola musicale che ha la forza dell’intelligenza e il gusto della ricercatezza. Irresistibili i dialoghi, al servizio di due interpreti affiatatissimi, con particolare notazione  alla simpatia nevrotica e stropicciata di Ruffalo e allo stile inconfondibile di Keira. E anche il frontman del gruppo pop Maroon5 Adam Levine, contro ogni pronostico, fornisce un’interpretazione perfettamente credibile e indovinata. Se avete voglia di star bene al cinema, è il film giusto.

ci sono alcune cose che non possono mancare, dalla protagonista che gironzola in bicicletta sorridendo con lo sguardo rivolto verso un futuro migliore, all'amico scemo ed esuberante di cui proprio non si può fare a meno, ma nel complesso si percepisce lo sforzo di non incasellarsi nelle solite formule e il risultato è una commedia romantica intelligente, divertente, con alcuni momenti di reale tenerezza, personaggi di contorno che fanno il loro dovere senza scivolare nello status di cartonati e un paio di protagonisti credibili e ben tratteggiati. Poi, certo, Mark Ruffalo, per quanto bravo, sostanzialmente interpreta il ruolo del solito Mark Ruffalo, ma nel complesso funziona tutto molto bene e, di nuovo, ci sono due o tre passaggi in cui Carney si lascia totalmente andare alla passione per la musica che da soli valgono la visione.

Tutto può cambiare è un film che riesce a guardare ai suoi corpi come fossero musica. Con un cinema semplice e diretto che, proprio come una ballata, punta dritto verso i sentimenti e le emozioni, perché di questo è fatta alla fine la vita, John Carney filma un intero universo nel tempo di uno sguardo. Un universo dove ci sono tutta la gioia di un incontro e la solitudine di chi sa che i conflitti sono ferite che rimangono aperte, a bruciare sotto la pelle, e dove scorrono storie che non si sono potute vivere, perché il loro attimo è andato per sempre perduto.
E’ vero, una canzone non basta a salvarci dalle nostre vite, ma può comunque, proprio come Mark Ruffalo dice a Keira Knightley, continuare a farci sperare.

2 commenti:

  1. Tenerissimo e romantico, proprio come dev'essere un film delle feste :) e poi c'è Keira: come si fa a non amarla??

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