mercoledì 3 dicembre 2014

Ogni maledetto Natale - Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo

sono andato per Corrado Guzzanti, non mi aspettavo molto, e allora è un bel film. 
tutti quelli natalizi che verranno saranno da meno, lo so.
ricorda molto lo stile Boris e infatti è come se fosse una miniserie in due parti.
abbastanza divertente, a tratti irresistibile, e folle, come è a volte la realtà, se hai gli occhiali giusti.
e Guzzanti e Mastandrea sono bravissimi, il primo come sempre, il secondo sempre di più.
la bellezza del film è anche nello sforzo, anche se non sempre riuscito, di rappresentare una storia che non sia una serie di macchiette e scenette, come fanno quasi tutti i comici di origine televisiva.
non resterà nella storia del cinema, non illudetevi, per non restare delusi, e però il film vale di certo il prezzo del biglietto - Ismaele






La sfida di Ogni maledetto Natale è questa: mettere a confronto la follia “animalesca” dei Colardo con l’ipocrisia impettita di casa Marinelli, naturalmente nel giorno più significativo dell’anno. Il trio di Boris sceglie la carta della coralità e del doppio ruolo (Pannofino, Morante, Mastandrea, Giallini, Corrado e Caterina Guzzanti etc. impersonano gli uni e gli altri) per servire la doppia faccia della stessa medaglia: il ritratto è insieme grottesco e sui generis, lontano dai cliché abituali di certe commedie natalizie ma al tempo stesso quasi incapace di graffiare fino in fondo, lasciando carta bianca all’indiscutibile verve degli interpreti, su tutti Morante, Mastandrea e Guzzanti, quest’ultimo nei panni del domestico filippino capace di riportare a galla i fasti di una televisione (e di certe maschere) che non esiste (esistono) più.

Se è vero che il cinema italiano non ha una vera e propria industria, per i mesi natalizi lo diventa sfornando una grande quantità di film prodotti in loco o distribuiti dagli altri paesi. È dunque difficile essere diversi nella proposta, data tanta concorrenza, però Ogni maledetto Natale a modo suo ci riesce, ma ciò non è per forza garanzia di riuscita…

... gli autori concepiscono due famiglie, due facce della medesima medaglia (per questo anche interpretate dai medesimi attori), due nuclei che non ascoltano per ignoranza o per egoismo, per superbia o per algidità. La disperata rassegnazione umana all’essere dei peggiori, per la quale erano diventati famosi con Boris, lascia il posto prima ad una creazione fantastica che inserisce nel viterbese una specie di mitologia da America di provincia, poi una più consueta critica dell’alta società in cui Corrado Guzzanti inietta una geniale visione del personale di servizio filippino, più mostruoso dei padroni perchè figlio della loro cultura in cui si specchia e trova senso d’esistere, custodi maniacali dell’ordine e occultatori di qualsiasi macchia o imperfezione con un immutabile fasullo sorriso sereno. Come l’house negro interpretato da Samuel L. Jackson in Django Unchained non prendesse mai il potere…

In questo film spiccano i soliti: un Valerio Mastandrea incredibile che si dimostra un grandissimo attore, capace di interpretare parti sempre più discostanti ma efficaci. Corrado Guzzanti fa il suo mestiere: esilarante al punto giusto. Un pò meno il restante cast, anche se le loro interpretazioni convincono. Ogni maledetto Natale è prodotto nel complesso buono, anche se non è allo stesso livello del precedente lavoro. Una cosa è certa: è una commedia diversa da quelli che si vedono in sala, che cerca di essere divertente ma con un tocco di qualità in più.

…Guzzanti smarzocca senza ritegno (aiutato dalla parolaccia facile che tanto continua a far ridere), la Morante se la teatralizza sia in Tuscia che come dama della carità, Giallini e Mastrandrea gigioneggiano sottoutilizzati - basterebbe rivederli in coppia nel serial Buttafuori (su youtube, per chi non abbia mai avuto il piacere) per vedere di cosa sono capaci, e sempre con gli stessi registi! (che evidentemente sul lungometraggio tendono a perdere colpi e fantasia) -, Pannofino, Fresi, Sartoretti e la Guzzantina, specie quest'ultima, mi si dimenano "tanto per" e la coppia di apparentemente normali che si destreggia tra le due famiglie, galleggia stordita e spesso ancor meno credibile; meglio Cattelan, comunque, rispetto all'impalpabile Mastronardi.
Addapassa' pure 'sto Natale...

…Lungo le diverse e divertentissime situazioni si riconosce molto spesso l'ironia tipica di Corrado Guzzanti o le trovate di Giallini, guizzi immensi sorretti dal surrealismo del trio di autori (il gioco di carte, la mitologia della "bestia"). L'uno dà una mano all'altro. Nonostante non tutto sia al suo posto e nei momenti in cui non c'è da far ridere corrosivamente il film arranchi, dando l'idea di essere infastidito nel fare qualcosa di usuale e convenzionale (ma del resto la cornice del film di Natale è quella e l'hanno scelta loro), lo stesso Ogni maledetto Natale mantiene la promessa delle sue premesse: essere diverso, non essere provinciale, essere intelligente e soprattutto dare ad alcuni tra i migliori attori italiani (Mastandrea, Giallini, Pannofino) un campo in cui giocare alla loro altezza.
da qui

3 commenti:

  1. Grazie Francesco, non pensando al Natale, penso che lo vedrò..
    Una felice serata!
    :::)))

    RispondiElimina
  2. Non amo Corrado Guzzanti e Boris. Però sì Caterina Guzzanti e Mastandrea (che apprezzai in tempi non sospetti) e altri di lì dentro. E il trailer incuriosisce non poco!

    RispondiElimina