mercoledì 10 agosto 2022

Black Mirror – stagione 3

l'episodio più debole è solo bello, gli altri bellissimi e capolavori.

Charlie Brooker, il creatore e sceneggiatore di Black Mirror, è davvero bravissimo.

non privatevi di Black Mirror, se vi volete bene.

buona (straordinaria) visione - Ismaele

 

 

 

 

In Nosedive, Lacie (Bryce D. Howard) deve fare da testimone di nozze a una vecchia amica in un mondo di fatto regolato da un unico social network che assegna agli individui un punteggio in base al giudizio degli altri, che divide la società in varie classi, mettendo a disposizione o negando vari servizi determinando così la vita dei singoli.

In Playtest, Cooper (Wyatt Russell), turista a corto di contante, si offre volontario per testare un nuovo videogioco horror che finirà per mettere alla prova la percezione che Cooper ha di sé stesso, esplorando pericoli e limiti della mente umana.

In Shut up and dance, un misterioso individuo ottiene tramite internet una serie di contenuti compromettenti su una serie di persone comuni, tra cui Kenny e Hector (Alex Lowther e Jerome Flynn) per costringerli con il ricatto a compiere una serie di azioni allucinanti.

In San Junipero, assistiamo alla nascita e allo sviluppo del rapporto amoroso tra Yorkie e Kelly (Gugu Mbatha-Raw e Mackenzie Davis) a cavallo tra realtà e un mondo virtuale pensato appositamente per garantire una seconda vita.

In Men against fire, il soldato Stripe (Malachi Kirby), arruolatosi in un corpo militare statale con il compito di proteggere i civili da strani essere sub-umani, inizia a dubitare delle motivazioni fornitegli quando il suo MASS (futuristico mezzo dell’esercito radicato direttamente nel cervello dei soldati) inizia a mostrare segni di malfunzionamento.

In Hated in the nation, il detective Karin Parke (Kelly McDonald) deve indagare su una serie di omicidi che sembrano essere guidati da uno strano gioco che si svolge su Twitter, sull’onda della vena aggressiva degli utenti medi.

da qui

 


CADUTA LIBERA

 


Siamo in un futuro (direi molto vicino...) in cui ogni persona sulla terra ha una "valutazione" (da 1 a 5), valutazione che è la media di tutti i voti che prende dalle altre persone. Si compie un gesto carino? magari qualcuno ti dà 5 stelle. Metti una bella foto su Instagram? riceverai tantissime 5 stelle, e così via.

Se sei sopra i 4 di media vieni considerato una persona "degna", di spessore, importante (hai anche benefici sulla società), sotto quella media hai tanti meno comfort e vieni visto male dagli altri.

La nostra protagonista è una giovane donna molto ben "posizionata" che aspira però ad entrare nel Gotha della società. Proprio quando sembra stia per riuscirci iniziano a succederle una catena infinita di cose che le distruggeranno letteralmente la vita (e la valutazione).

Tematica molto interessante. Più che dell'apparire Caduta Libera parla dell'ipocrisia (perchè chi vuole apparire può comunque essere vero), di come ci mostriamo migliori agli altri per avere da loro un feedback positivo. Ogni azione dei personaggi è mirata a prendersi le 5 stelle, non c'è più un comportamento naturale, un rapporto genuino, niente. In questo l'episodio è davvero perfetto.

Il problema è che dopo un grande inizio (l'incipit poi a livello cinematografico è stupendo, con quei colori che sembra d'essere in Florida Project) si perde un pò di mordente e di interesse e tutto diventa anche abbastanza prevedibile e a volte anche un filo trash (l'ultima tappa in moto). La giovane protagonista è bravissima, quello sì. 

In ogni caso davvero interessante, una spietata analisi su quello che, sempre di più, sta diventando l'essere umano moderno.

Gli ultimi due minuti son magnifici, con quelle due persone che si insultano pesantemente, che provano dopo non so quanto tempo l'ebrezza di farlo.

Tanto che in quei vaffanculo finali sembra quasi spuntare l'ombra di un sorriso.

Sono tornati veri

 


GIOCHI PERICOLOSI

 


Mi verrebbe da dire che sia l'episodio più debole se non fosse per il finale.

Un giovane americano si ritrova in Inghilterra (vado a memoria) senza una lira. Decide di fare la "cavia" per un videogame di realtà virtuale talmente immersivo che non riconosci più la realtà dalla finzione. Finirà molto male.

A memoria nelle prime tre stagioni questo mi sembra per larga parte della sua durata l'episodio più "mainstream", quello meno autoriale. C'è una parte horror centrale veramente debole (eppure siccome si parlava di fobie si poteva fare meglio), da horror di sala.
Anche il personaggio di lui, alla lunga, diventa insopportabile, ho capito prendere sottogamba tutto ma fare il cazzone per 40 minuti anche no.
Ci sono location bellissime, c'è l'idea di fondo del gioco horror calibrato sulle tue paure reali davvero stimolante  ma, insomma, fino alla fine non si va oltre il buon intrattenimento.

Ma il finale è qualcosa di straordinario.

Un finale a matrioske in cui ogni vicenda, scopriremo, era dentro una vicenda più "corta" fino al capire che, addirittura, tutto si è svolto in pochi centesimi di secondo, niente era nemmeno mai cominciato. Ma a rendere tutto ancora più bello (ed è qui l'anima del mediometraggio, ciò che lo eleva) c'è la commovente spiegazione di tutto. Quando lui stava per iniziare il test è squillato il cellulare. Quella mamma che lo chiama da anni ma che alla quale lui, per paura, non è mai riuscito a rispondere. Adesso si era forse convinto di farlo. E quel cellulare che squilla mentre lui è bloccato causa un danno irreversibile al cervello del ragazzo, in pochi centesimi di secondo tutte le sue paure e anche la sua stessa vita (compreso il rapporto con la madre) gli piombano nel cervello, distruggendolo.

Una piccola chiamata, un gesto insignificante, che diventa però simbolo di tutto il dolore che aveva dentro quel ragazzo

 

ZITTO E BALLA

 


A livello tecnologico (la base di Black Mirror) è forse quello meno lontano nei tempi tanto che, forse, potrebbe accadere anche già nel nostro presente.

Un ragazzino viene visto masturbarsi in camera da degli hacker che hanno avuto accesso alla sua telecamerina. Questa "associazione" comincia quindi a ricattarlo, o fa quello che loro gli dicono o diffonderà le immagini della sua masturbazione a tutti i suoi contatti.
Il giovane attore (che avevo visto nel bellissimo Ghost Stories) è formidabile e l'episodio, in fin dei conti, molto godibile.

Una sorta di ricatto, di pre-revenge porn che dimostra cosa siamo disposti a fare per non rivelare al mondo i nostri lati più intimi.

Sinceramente l'episodio va avanti (anche questo) in maniera un pò prevedibile e con la sensazione che ad un soggetto ottimo si sia poi sostituita una sceneggiatura con poche idee.

Anche stavolta, però, il finale eleverà tutto.

Intanto c'è da dire, non so se tutti l'abbiano notato, come quella associazione (un pò come in Saw) abbia colpito solo persone macchiatesi di reati contro la morale più o meno gravi, insomma, come abbia una certa etica perversa di fondo.

E, sempre se ci avete fatto caso, più gravi sono i reati più forte la punizione.

Non è un caso che gli ultimi due lasciati ad ammazzarsi tra loro siano i due pedofili.

Comunque grande finale, prima con quella faccina sprezzante che appare a tutti ("avete fatto tutto quello che volevamo ma non cambiava niente, vi avremmo sputtanati lo stesso") poi con quella verità riguardo il ragazzo che, sinceramente, mi ha messo un piccolo brivido addosso (e rende l'episodio più credibile)


SAN JUNIPERO

 

Senza ombra di dubbio l'episodio capolavoro della stagione.

Siamo nel 1987 in una località, San Junipero, in cui i giovani il sabato sera si danno alla bella vita. Tutti sono felici, tutti eccedono, la vita straborda.

Due ragazze, una nuova e timidissima, l'altra scafata, fanno amicizia.

Le vediamo soltanto lungo diversi sabato sera, come se quello fosse l'unico giorno esistente.

Poi una delle due ragazze "scompare" e l'altra inizia a cercarla. Solo che ogni sabato sera la vediamo in epoche differenti, sempre lì a San Junipero.

Poco dopo, circa a metà episodio, scopriremo tutto.

Qualcosa di gigantesco.

San Junipero racconta di un amore (o comunque di un rapporto bellissimo) che supera qualsiasi dimensione, quella del tempo, quella del luogo, quella del corpo. Sembra quasi uscire da La Cura di Battiato.

Le due ragazze in realtà sono una donna tetraplegica morente a letto da anni e un'altra con un cancro, anch'essa vicino alla fine. San Junipero è un programma sperimentale, è un "luogo" dove trasferire la propria mente qualche ora a settimana, per sentirsi giovani, felici, in una città in cui sembra impossibile morire. Una sorta di Vanilla Sky che, volendo, si può prolungare anche dopo la morte.

Quello che racconta questo episodio è qualcosa di così grande e immenso che avrei dovuto farci un post a parte.

E allora ho deciso di non dire quasi nulla, tanto chi leggerà qua e l'ha visto sa di cosa parlo.

E sì, quel posto è finto, è fittizio. Ma non lo sono loro due, queste due donne che in punto di morte si sono trovate e innamorate.

E che adesso potranno vivere quell'amore in un eterno sabato sera

 


GLI UOMINI E IL FUOCO

 

Per quanto mi riguarda il secondo miglior episodio della stagione.

Location fantastiche e un'idea di fondo talmente forte e delicata da renderlo, almeno autorialmente, l'episodio più ambizioso dopo San Junipero.
Siamo in una non meglio precisata località, sembra l'Est Europa. C'è un Esercito (americano) che tiene ripulita quella zona dai Parassiti, esseri mostruosi che vanno in giro a saccheggiare i villaggi.

La realtà, però, è ben diversa.

Straordinaria metafora sulla guerra, sulla "necessità" di vedere gli altri come nemici da combattere e distruggere.

Il primo quarto d'ora è perfetto, location, azione, mistero, perfetto.

Poi, piano piano, inizieremo a scoprire la verità.

Quei Parassiti non erano altro che poverissima gente, gente (forse di diversa etnia) costretta ad andare a rubare qualche pezzo di pane per sopravvivere. Ma una speciale "maschera" data ai militari Usa li mostra loro come orribili mostri.

Questo perchè in guerra il soldato ha sempre paura di uccidere, ha sempre paura di premere il grilletto, la difficoltà di ammazzare qualcuno o i sensi di colpa alla fine ti bloccano.

Quindi meglio vedere dei mostri, sono talmente ripugnanti e hai così paura di loro che ucciderli diventa non solo facile ma necessario.

"Bisogna eliminare l'umanità" (inteso come sentimento) questo è il concetto di base dell'episodio, episodio che diventa struggente quando, ad esempio, viene mostrato al giovane militare chi e come ha ucciso in quella casa, gente giovane e inerme che non avrebbe fatto nulla.

E' un film spietato contro la guerra, che parla di come il diverso debba per forza essere abbattuto, e se non lo si vede diverso si costringe tecnologicamente a farlo.

E il finale ricorda OldBoy o Shutter Island, in quella scelta sul dimenticare tutto o ricordare di essere stato un mostro.

 

ODIO UNIVERSALE

 

Altra grande idea.

Questo in qualche modo è il film (dura un'ora e mezza...) definitiva sugli Haters, ovvero su quelle persone che in modo spesso gratuito riversano il proprio odio attraverso loro simili attraverso i social.

Si immagina che ci sia un'associazione che ogni giorno (tramite un'hashtag) vede chi è l'uomo più odiato del paese e lo stesso pomeriggio lo uccide, facendogli entrare dentro il corpo della piccole api robot telecomandate.

Il soggetto è ancora una volta stupendo, la deriva che viene riservata a questo fenomeno dell' "haterismo" è geniale, ma è tutto davvero troppo lungo, ripetitivo e con tanti minuti assolutamente eliminabili.

Come in quasi tutti gli episodi, però, il finale innalza tutto.

L'ideatore di questa macchina infernale non voleva colpire le persone più odiate ma, al contrario, le persone che avevano odiato.

Ed ecco che usando quelle prime 3 morti come cavie si arriva al vero obiettivo, ovvero dare una lezione morale all'intero mondo, facendo morire tutti quelli che augurano la morte degli altri.

Davvero un grande finale, secondo me anche molto educativo (io son convinto che quei pezzi di merda che in rete ogni giorno riversano la loro violenza e il loro odio sulle altre persone vedendo sto film un piccolo esame di coscienza se lo fanno).

Gli ultimi 3 minuti sono suggestivi ma francamente inutili, quasi da sequel (dimostrano più che altro come quella intelligentissima poliziotta bionda, vistasi superare in intelligenza dall'hacker non avrebbe abbandonato la sua lotta senza riuscire a trovarlo)

https://ilbuioinsala.blogspot.com/2021/05/recensione-black-mirror-stagione-3-le.html

 


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