domenica 7 agosto 2022

Asako I&II - Ryusuke Hamaguchi

Asako (la bravissima Karata Erika) è una ragazza un po' sfortunata, si innamora di un ragazzo, a Osaka, Baku, che sparisce da un momento all'altro.

poi incontra Ryohei, a Tokio, si innamora, ma con sospetto, Ryohei assomiglia troppo a Baku crdere che sia davvero un'altra persona.

ma è davvero un'altra persona, una bella persona, come fa Asako a non andare a vivere con Ryohei (e il gatto)?

Ryusuke Hamaguchi è davvero bravo, di quei registi che girano solo film belli o bellissimi.

buona (I&II) visioni - Ismaele


qui il film completo, con sottotitoli in inglese

 

 

 "Asako I&II" est adapté d'un roman ("Neme mo samette mo" de Tomoka Shibasaki). Une première pour le réalisateur qui aime bien se laisser porter et sortir du cadre qu'il s'était fixé. À travers cette histoire, le cinéaste peut une nouvelle fois scruter la complexité des rapports humains au travers d'un événement peu commun, voire presque fantastique. Dans "Senses", les quatre amies étaient confrontées à la disparition inexpliquée d'une des leurs et ici, Asako, inconsolable après un chagrin d'amour, tombe amoureuse, deux ans plus tard, d'un homme qui ressemble trait pour trait à son amour déchu.

Porté par toute l'élégance de son style, le réalisateur analyse par petites touches tous les mécanismes de l'amour au travers d'une étude de cas appropriée. Peux t-on tomber amoureux de deux hommes physiquement identiques mais dont les caractères sont opposés ? Baku est impulsif, refusant les conventions alors que Ryohei (son sosie) est réservé et réfléchi. Le premier est souvent poursuivi par des fans alors que le deuxième demande à un inconnu de l'accompagner à une soirée pour ne pas avoir l'air trop asocial.

Asako teste pour ainsi dire le ying et le yang. Après, toute la subtilité est de savoir si elle tombe amoureuse de Ryohei parce qu'il est le portrait craché de Baku… ou si elle est avec lui parce qu'il est l'antithèse de l'homme qui l'a fait tant souffrir et qu'elle ne veut plus être abandonner. C'est ce délicat paradoxe que le cinéaste nous offre de découvrir. Bien sûr, les résultats de cette équation sont loin d'être mathématiques car comme vous savez l'amour a ses raisons que la raison ignore. En découle une délicate chronique sur la recherche du bonheur, filmé presque en apesanteur pour capter le moindre souffle des personnages.

hda qui

 

… Le due vite amorose di Asako, cui fa riferimento il titolo, quasi fossero due atti di una stessa vita, sono raccontate da Hamaguchi con la delicatezza e la pacatezza che sembrano richiamare il cinema classico giapponese, non inseguendo derive da thriller psicologico nonostante la situazione si prestasse a riproporre riverberi hitchcockiani.

Soprattutto la protagonista viene descritta come un personaggio che incarna due facce, e qui che torna ancora una volta il tema della duplicità che sin dai primi fotogrammi, quelli con Asako davanti alla foto delle gemelle, è uno dei punti fermi del racconto di Hamaguchi : delicata, amabile , piena di una dolcezza che confonde, ma al tempo stesso fredda, insensibile al punto di affossare il suo legame con il bravo  Ryohei per inseguire una sua ossessione emozionale che inevitabilmente segnerà il finale del racconto.

Sebbene nel suo sviluppo Asako I & II presenti più di un passaggio poco convincente, Hamaguchi costruisce una pellicola di grande impatto stilistico, inseguendo non solo gli sviluppi emotivi ma anche le circostanze temporali in cui  si sviluppa la storia: riferimento al terremoto del 2011 e al successivo tsunami, fatti di cronaca incresciosi, raccontando con ciò anche qualche frammento della storia recente del suo paese; ed in effetti Asako I&II è un lavoro molto "giapponese", sia per l'ostinata ricerca stilistica sia per la tematica dei rapporti interpersonali e della difficoltà a conciliare questi con il proprio egoismo e con l'accettazione della realtà, uno dei temi più prolifici del cinema nipponico.

Grande sorpresa ed autentico punto fermo l'interpretazione della giovane Karata Erika nella parte di Asako, capace di esprimere con grande efficacia i percorsi emozionale della protagonista; nella doppia parte di Baku e Ryohei anche Higashide Masahiro offre una convincente prova sebbene non paragonabile a quella della sua giovane partner.

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…Grazie alle intense sfumature della ventenne Karata Erika, Hamaguchi delinea un problematico ritratto femminile, dolce e introverso ma irrimediabilmente immaturo e involuto. Che dietro l’aria indifesa e delicata cova un’insensibile e feroce determinazione a imporre la sua volontà sopra ogni cosa: basti vedere la noncuranza disarmante, la distanza affettiva quasi irreale, quando lascia il compagno al tavolo per rituffarsi nell’antica illusione sentimentale, in un climax emotivo senza pathos drammatico. 

Già in una scena iniziale, del resto, i due amanti, dopo un incidente in moto che li ha schiantati al suolo, ridacchiano complici baciandosi come nulla fosse, impermeabili al mondo esterno, come la tragedia (scampata) non li toccasse. Immagine anch’essa duplicata, appena più tardi, nell’abbraccio tra Asako e Ryōhei ricongiunti in mezzo al caos della folla in fuga dal terremoto del Tōhoku: il grado di realtà urbana e sociale che preme ai margini del mélo - senza mai sopravanzarlo - scuotendo la finzione scenica, in un teatro sta per assistere a L’anitra selvatica di Ibsen prima che crollino i soffitti…

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