sabato 27 maggio 2017

Remember Me – Ashley Pierce

scritta da Gwyneth Hughes, Remember Me è una serie davvero bellissima, straordinari gli interpreti, Michael Palin e Jodie Comer su tutti, una storia di fantasmi che ti tiene incollato allo schermo ogni minuto.
solo tre episodi, praticamente un film lungo.
non privartene, se ti vuoi bene, nessuno protesterà dopo la visione, ci scommetto - Ismaele




Una casa infestata, una canzone che ritorna ossessivamente e un trauma mai superato sono gli ingredienti principali di Remember Me, miniserie in tre parti trasmessa dalla BBC. È un prodotto veramente british questo cupo horror diretto da Ashley Pierce che discende direttamente dalla tradizione delle ghost-stories all’inglese, quella che ha in Giro di vite di Henry James il suo rappresentante principale. Qui però i protagonisti non sono dei bambini, bensì un uomo anziano, interpretato dal Michael Palin dei Monty Python, che abbandona la propria casa e i tristi ricordi ad essa collegati, solo per scoprire che la separazione sarà molto più traumatica di quanto immaginato. Un inizio folgorante e uno stile sempre ricercato e curato nella costruzione delle immagini non riscattano tuttavia un prodotto che perde ritmo nell’avanzare della storia, e che in fondo non colpisce quanto avrebbe potuto.
L’incipit, come detto, è davvero invitante. Tom Parfitt (Michael Palin) finge una caduta dalle scale per poter lasciare la propria dimessa e cadente dimora e andare a vivere, in quello che definirà il miglior giorno della sua vita, in una casa di cura. È solare come non lo era da anni, accarezza l’aria con la mano lungo il tragitto verso la sua probabile ultima destinazione. Ma un’oscura presenza non si rassegna a lasciarlo andare, incombendo su di lui e sulle persone che lo circondano…

a presenza di icone e personaggi orientali che vengono inseriti (anche i vicini di casa di Tom sono immigrati dall’ex colonia britannica) reggono tutta l’impalcatura della vicenda. Non è di certo una casualità che il Paese in cui si svolgono i fatti sia legato a doppio filo con l’India, in una storia sanguinolenta di occupazione e dominio culturale, e che sia proprio il Paese asiatico che in questo caso vuole farsi ricordare a qualsiasi costo. Un altro aspetto, secondario ma senza dubbio rilevante, concerne la lieve impronta di genere che affiora guardando Remember Me. La presenza quasi materna, possessiva, che accompagna la vita dell’anziano signore: la compagna, ormai defunta, o Hannah che, come una nipote mancata, crederà subito nella sua innocenza: la partecipazione femminile sembra essere una costante, causa anche di una solitudine più lunga di quel che si pensa.
C’è poi una ballata popolare inglese, “Scarborough Fair”, risalente probabilmente agli ultimi anni del XVII secolo e rieseguita in diverse versioni (quella di Simon & Garfunkel o, in italiano, di Angelo Branduardi), che ci accompagna lungo tutta la serie. La sceneggiatrice Hughes sembra adottare l’interpretazione più contemporanea delle parole, in cui per un mondegreen dell’originale alcuni termini vengono mal percepiti dando ulteriore senso ai tormenti che perseguitano i personaggi. Remember Me sintetizza dentro di sé queste immagini così diverse tra loro, ma in modo armonioso e non stridente. Così che il risultato finale è, senza dubbio, un prodotto che lascia un ottimo ricordo.

…Bastano i primi minuti per capire il prodotto che ci troviamo davanti e quali sono i suoi punti di forza. Remember Me è un mystery sovrannaturale con una vena horror prima accennata, inquietante, poi sempre più manifesta con una progressione che ricorda quella dello Shining di Stanley Kubrick. Tra i punti di forza ci sono sicuramente l’ambientazione nordica e il tono malinconico che invece richiamano una Twin Peaks che ha smussato i suoi angoli più grotteschi e visionari. Ma il vero catalizzatore di questo primo episodio è senza dubbio Palin, il cui talento lampante emerge già, dicevamo, in quei primi minuti, senza neanche bisogno che lo stesso pronunci una parola. Lo sguardo tormentato e stanco insieme, un volto comune ma allo stesso tempo misterioso donano a questa serie un protagonista potente che guida un cast ottimo, composto dal detective solitario Mark Addy, fino alla giovane Comer, ragazzina a confronto con i problemi di un mondo e dell’altro.
da qui 

Remember me è uno slow burning drama come lo chiamano gli inglesi, un dramma che brucia lentamente e che cresce col passare dei minuti impreziosito da una confezione come la solito inappuntabile e da un cast eccellente, inutile sottolineare ulteriormente le prove dei tre protagonisti .
Remember me è un ottimo modo per iniziare l’anno televisivo e per stare accoccolati davanti al camino mentre fuori nevica, lasciandosi cullare da una fiaba gotica e trasportare in una terra senza tempo, piena di misteri e di fascino.
Certo che la BBC fa veramente dei bei regali ai suoi spettatori…



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