sabato 29 agosto 2015

Lama tagliente (Sling Blade) – Billy Bob Thornton

Billy Bob Thornton, grande attore, qui è al suo primo film come regista ed è anche il protagonista.
con questo film nel 1997 ha vinto l’Oscar per la miglior sceneggiatura e ha ottenuto la nomination come miglior attore protagonista.
la trasformazione di Billy in Karl è straordinaria, se non leggessi che è lui mica ci crederesti.
è una storia di bambini, Karl li capisce, e sta dalla parte di Frank.
le musiche sono di Daniel Lanois, e fra gli interpreti c’è Vic Chesnutt.
un piccolo capolavoro da non perdere - Ismaele




Quello che si definisce un autentico capolavoro. Una delle opere più intime, genuine ed emozionanti che abbia mai visto, supportata interamente da un fenomenale Billy Bob Thornton che oltre a regia e sceneggiatura ci offre un'interpretazione intensa e impegnativa come poche altre. Thornton ci racconta una storia di giustizia ed eticità, di amicizia e coraggio, di grettezza e tolleranza senza sbagliare un solo colpo; bravissimi anche John Ritter e il bambino, stupende le inquadrature, magnifica la colonna sonora. Impresso nel cuore.

… Reputavo già Billy Bob Thornton un grande attore, ma qui mi ha veramente lasciato a bocca aperta. Inizialmente, non ero nemmeno convinto che fosse lui! Bravissimo nella postura e nell'espressività di Karl - bisognerebbe sentirlo in lingua originale per confrontarlo con il comunque buon doppiaggio di Mario Valgoi, ma che magari ha fatto perdere qualcosa. Particolarmente apprezzabili alcune piccole cose come diversi dialoghi o i cameo di Robert Duvall e Jim Jarmush. Finale piuttosto prevedibile. Musiche assenti.
Valutazione finale? Beh, ho trovato "Lama tagliente" un buon film anzi, per dirlo alla maniera di Karl Childers: «In verità, mi è piaciuto. Mmm-mmmh ...e così sia».

“Sling Blade” begins with a remarkable monologue delivered straight to the camera. A man with a raspy voice, an overshot jaw and a lot of pain in his eyes says he reckons we might like to hear about his story, and so he tells it. His name is Karl Childers, he is retarded, and he has been in a state facility since childhood, when he found his mother with her lover and killed them both. But now, he says, “I reckon I got no reason to kill no one. Uh, huh.” Karl is talking to a reporter about his release from the institution. They reckon he has been cured. They are probably right. He is not a killer, would not kill without good and proper reason, and now understands how, as a child, he misinterpreted the situation. As he talks, we are struck by his forceful presence; he is retarded, yes, but he is complex and observant, and has spent a lot of time thinking about what he should and shouldn't do.
If “Forrest Gump” had been written by William Faulkner, the result might have been something like “Sling Blade.” The movie is a work of great originality and fascination by Billy Bob Thornton, who wrote it, directed it and plays Karl Childers. He says that the character “came to him” one morning while he was shaving, and he started talking to himself in the mirror, in Karl's voice…

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