giovedì 13 agosto 2015

The secret of Kells - Tomm Moore, Nora Twomey

mai passato al cinema, eppure sarebbe stato uno dei migliori film.
una storia bellissima, fra sacro e profano, barbarie e civiltà, obbedienza e disobbedianza, divinità degli uomini e divinità della foresta.
disegni bellissimi disegnano un mondo medievale, e il potere e la volontà e la custodia del libro, la scrittura e i disegni sono lo sfondo e il tappetto del film, dove tutto può succedere, e molto succede.
vogliatevi bene, cercatelo e guardatelo (e riguardatelo) - Ismaele 







Dal punto di vista tecnico questo film è grandioso: ogni immagine è un quadro, e va visto animato. Le semplici immagini non rendono, e si mangia a colazione tanti spettacolari film in CG: è poetico e ha una fantasia incredibile nella gestione delle scene. Per non parlare della colonna sonora.
Guardatelo (coi sottotitoli si trova), e passate parole. Non esiste che lo conoscano in quattro.

Si on est surpris dans un premier temps par le graphisme du film, c’est peut être à cause de l’habitude des Walt Disney et des films d’animation made in Pixar. Mais on ne tarde pourtant pas à tomber amoureux et à se laisser aller dans l’univers merveilleux de Tomm Moore. Les images sont impressionnantes et le mariage de celles-ci avec la musique suscite beaucoup d’émotion. Par exemple, la représentation des Vikings : des colosses noirs sur fond rouge avec un thème musical bien particulier, ou bien le petite Schelling que la peur transfigure un instant et dont la voix change furtivement, sont autant de portraits délicieux.
On soulignera cependant qu'en dessous de 6 ans, les images pourront être impressionnantes. Mais comme les adultes, ils seront fortement séduits par les images d’enluminures qui donnent toute la dimension du merveilleux de ce film. De plus l’histoire véhicule des thèmes forts comme l’amitié, la mort, le courage… Et lorsque l'on sort de « Brendan et le secret de Kells », on a simplement envie d’une seule chose... c’est de le revoir!

Originale e fresco nella direzione artistica, densissimo e di ritmo impeccabile nel racconto, dinamico e capace a tratti di suscitare una commozione puramente estetica (le sequenze della scalata della quercia, coi suoi giochi di prospettive e sezioni, e della canzone di Aisling costituiscono amalgami audiovisivi sbalorditivi) eppure capace di mostrare caratteri memorabili nella loro classicità a dispetto di un tempo di apparizione relativamente breve, The Secret of Kellsè una gemma di levigata bellezza, capace di condensare in appena un’ora e un quarto di riproduzione una cornucopia di invenzioni visive con pochissimi rivali nel campo dell’animazione odierna; un risultato superlativo ottenuto con un decimo dei costi di una produzione Pixar (senza nulla togliere a lavori del calibro di WALL-E e Up, sia chiaro!) e col valore aggiunto di provenire da un paese come l’Irlanda, marginalizzato a dispetto del fascino che esercita eppure evidentemente vitale. Da vedere e da amare, qualsiasi età abbiate.

…il gatto Pangur Bán è anch'egli una citazione, questa volta letteraria, da un poemetto il cui autore è un anonimo monaco irlandese. Un migliaio di anni fa il monaco volle simpaticamente paragonare la sua attività di amanuense a quella di cacciatore di topi del suo gatto bianco di nome Pangur Bán cioè "Pangur il bianco".

Io e il mio gatto Pangur Ban 
lo stesso compito eseguiam: 
lui a caccia di topi lieto corre intorno 
io a caccia di parole sto seduto notte e giorno. 

È molto meglio di ogni onore ricevuto 
con libro e penna starmene seduto; 
rancor verso di me Pangur certo non ha, 
e del suo semplice mestier buon uso fa. 

Un topo smarrendosi finisce spesso 
tra i piedi dell'eroico Pangur messo; 
spesso il mio pensier si tende, 
ed un significato nella sua rete prende. 

Gli occhi posa lui contro il muro, 
grande e grosso e scaltro e sicuro; 
contro il muro del sapere metterò 
a dura prova quel poco che so. 

Il costante allenamento ha fatto 
di Pangur un perfetto gatto; 
notte e giorno sapienza io apprendo 
in luce l'oscurità volgendo...

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