giovedì 6 agosto 2015

Ex machina - Alex Garland

opera prima straordinaria, tre interpreti eccezionali (Domhnall Gleeson, figlio d'arte, più magro del babbo, Oscar Isaac, Davis dei Coen, e Alicia Vikander, già protagonista di questo bello e strano film).
ci sono mille suggestioni dentro Ex machina, e, cosa impressionante, si tengono tutte bene.
Oscar Isaac è il moderno demiurgo creatore della vita, Domhnall Gleeson è chi deve misurare quella vita, Alicia Vikander è la vita che è stata creata, dopo molti tentativi.
davvero curioso che un rifugio segreto e protetto sia molto simile a quello di "Gone girl", di David Fincher, forse è lo spirito dei tempi o un archetipo che si impone.
chi non va al cinema non sa cosa si perde, ma chi va al cinema saprà cosa si sarebbe perso non andandoci, voi sappiatelo, non chiederete indietro i soldi del biglietto, ci scommetto - Ismaele 








¿Y si tu microondas tuviera tetas
o trasero tu aspirador?
¿Y si a tu coche le va la marcha
o te enamoras de un transistor?
Nadie está libre de estos portentos
mientras exista un programador.
Éste es alcohólico, sabe derecho
y vive sin nadie alrededor.
Pero con toda esa soledad
es difícil hacer la prueba,
la que constata la humanidad
y la distingue de una manceba.
Arriesgarse a traer a un tipo
que lo sepa valorar..
No cuento más que sino destripo
la intriga que aquí es locuaz.
¿Acaso hay un ser viviente
que se pueda comparar
a unos circuitos sirvientes
mientras los puedas cargar?
¿Es humana su ternura
o se puede enamorar?
Sobre ello habla más de una
pero esta va a superar.
El mensaje duro y cruento
no lo debes olvidar.
Es posible que este cuento
no te ayude al pernoctar.

Quanto è bravo Oscar Isaac? È pazzesco, veramente. Io non riesco più a farne a meno. Ogni volta che appare sullo schermo, in qualsiasi film, mi ipnotizza, con quella voce, quegli sguardi, quel modo di usare il corpo, quella capacità di mangiarsi tutto e tutti che emerge in ogni cosa che faccia e che anche qui permette al suo Nathan di dominare il film. Mamma mia. E gli altri due gli tengono testa, tanto Domhnall Gleeson con la sua innocenza e la sua vulnerabilità un po' ingenua, quanto Alicia Vikander e l'aria ultraterrena che riesce a dare alla sua macchina senziente. Sono anche e soprattutto loro a far girare, ovviamente, un film che nella parte centrale si basa quasi esclusivamente sul dialogo e sul proporre idee, riflessioni, chiacchierando, sì, di evoluzione e intelligenza artificiale, ma anche di società patriarcale, di come un progetto del genere non possa che nascere da una specie di Google e... di tante altre cose che non voglio commentare perché un film del genere va visto sapendone il meno possibile. Ex Machina non è perfetto, ma è un gran bel film di fantascienza e bisogna andarselo a recuperare anche se hanno fatto 'sta mossa di farlo uscire al cinema in Italia a fine luglio. Dai, forza!

 Ex Machina è diventata una delle pellicole più interessanti dell'estate - e forse non solo -, una favola nerissima che incrocia sci-fi e storie d'amore, disagio emotivo e sociale a voglia di riscatto, una riflessione nota a proposito del rapporto tra Uomo e Scienza, mito di Frankenstein e Blade Runner pronta ad assumere una nuova posizione grazie ad un'evoluzione ed un epilogo che piacerebbero molto a Nolan, per quanto, forse, troppo poco mascherati da illusioni, e decisamente reali nella loro cruda escalation…
da qui

La tensión y la frialdad se respira desde la primera escena y gran mérito recae en las inmejorables interpretaciones de los tres personajes principales: Nathan como un tipo genio en la materia pero de evidentes carencias sociales; Caleb como un joven prodigio, permeable y admirador de la ciencia y su trabajo; y Eva, un personaje que consagra a la hermosa Alicia Vikander gracias a su capacidad de transmitir con detalles y lograr que empaticemos absolutamente con una máquina diseñada para pensar, convencer y conmover.
Ex Machina es un film redondo desde cualquier perspectiva. Su dirección es elegante y cada plano es más hostil que el anterior, que bailan sobre una banda sonora tecno futurista hipnótica, ahogándonos en una atmósfera misteriosa pero estimulante, que juega con los géneros y donde cada detalle está minuciosamente estudiado. Una propuesta reflexiva que juega con el misterio en clave de ciencia ficción, donde para ser víctima no sólo hay que serlo, sino también parecerlo.

…film intenso e rarefatto allo stesso tempo, capace di prendersi tutto il suo tempo senza isterie e accelerazioni da blockbuster, forte di un'intelaiatura visiva di grande impatto, sia per quanto riguarda gli esterni ( rari) in locations dove la natura selvaggia è padrona assoluta della scena, sia per gli interni di una casa dall'architettura modernissima e dall'arredamento minimal che aggiunge angoscia al vago senso di inquietudine che accompagna Caleb fin dall'inizio.
Angoscia che ha la sua ragione di esistere e che deflagrerà in un finale bello e terribile.

… Forse uno dei difetti di Ex Machina è addirittura nel suo metter dentro troppi concetti interessanti, troppi dialoghi brillanti, troppa "intelligenza", tanto che arrivi alla fine del film che quasi ti sei dimenticato di alcune sequenze o dialoghi veramente notevoli.
Anche perchè, e forse questo è un suo secondo piccolo difetto, Ex Machina è talmente bello nel suo incipit, talmente interessante nel suo incedere, talmente carico di promesse e possibili sviluppi che poi, nei 20 minuti finali, forse, delude anche un pò. Nel cinema, legge che sanno tutti, un grande finale ti fa dimenticare di tutto il brutto che hai visto prima, un brutto finale ti fa dimenticare di tutto il bello che hai visto prima, un discreto finale (come questo) ti fa "solo" dispiacere un pò di aver avuto tra le mani un film che flirtava col mezzo capolavoro senza poi andare all'appuntamento…

Il regista realizza il suo esordio cinematografico, prima con elegante tranquillità poi con improvvisa ferocia, in un miscuglio di colori e ottime musiche. La sceneggiatura è buona, risplende nei dialoghi. La direzione degli attori convince, grazie alle buone interpretazioni dei tre enigmatici protagonisti. Il finale è, al contrario, deludente, fin troppo sbrigativo, poco originale e di facile intuizione. Purtroppo l’impressione è quella di un autore che non sa come concludere la sua opera, ormai infarcita di troppi argomenti. La fantascienza moderna, tranne alcune, pochissime, eccezioni, non riesce a essere efficace nell’immaginare una trasformazione radicale della società, data dalla tecnologia, ma riesce solo ad aggiungere piccoli ingredienti a ipotesi già esistenti da tempo. Alla stregua di quello che fa l’autore con questo, seppur buono, Ex Machina.

… La regia è perfetta (opera prima), Garland penetra nella psiche dei personaggi in maniera magnifica: c’è una scena in cui il protagonista resta talmente sopraffatto al livello psicologico dalle fattezze umane di un androide da sprofondare nella paranoia, cercando nella sua stessa pelle (e nel suo stesso sangue) di vedere se effettivamente anche lui non sia composto di cavi elettrici e algoritmi informatici. Impressionante. Ho avuto i brividi per almeno due ore. Il finale è crudele, magari prevedibile ma bellissimo, davvero bellissimo (mi trattengo da spoiler). Garland crea una dimensione psicologica profondissima per il personaggio dell’AI Ava, sostenuto dalla straordinaria interpretazione di Alicia Vikander (ne ero sicuro) che ruba spesso la scena al reparto maschile (Domhnall Gleeson e Oscar Isaac, comunque bravi entrambi).
Ava è la macchina perfetta perché, contrariamente ad un banale computer, possiede (nel bene e nel male) una piena coscienza di se, dei suoi simili e del mondo che la circonda. È la creazione/invenzione ultima dell’uomo e forse il passo successivo della sua evoluzione? È la fine del genere umano o un nuovo inizio? Ai posteri (pubblico e ricercatori) l’ardua sentenza.
IN CONCLUSIONE: un grande passo avanti nel genere della fantascienza e già uno dei primi grandi film del 2015. Aprirà discorsi lunghi ore e ore, diverrà molto presto un cult intramontabile. Incredibilmente realistico (implicazioni scientifico-psicologiche da brividi), eccellentemente diretto e interpretato. Inquietante.

13 commenti:

  1. Gleeson è il figlio di Gleeson???

    ma come avevo fatto a non accorgermi/pensarci?

    roscio anche lui poi

    gran film

    RispondiElimina
    Risposte
    1. secondo me è uno di quei film con i quali il tempo sarà signore, crescerà il suo valore.

      ecco gli altri tre altri figli di Brendan:
      - http://www.imdb.com/name/nm2244852/?ref_=fn_al_nm_5
      - http://www.imdb.com/name/nm3560760/?ref_=fn_nm_nm_9
      - http://www.imdb.com/name/nm5489728/?ref_=nmbio_trv_3

      Elimina
    2. Non vedevo 4 rossi insieme da Stalin

      Elimina
    3. e Brendan non li ammazza, i suoi figli, come invece faceva il primo stalinista della storia

      Elimina
  2. Praticamente un remake di Io e Carterina?? ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. un po' diverso, direi, non è all'amatriciana :)

      Elimina
    2. Chiaro... ;) però il trailer me l'ha ricordato un sacco....

      Elimina
  3. Credo di essere d'accordo con le recensioni spagnole.
    Se solo sapessi lo spagnolo... ahahahah :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. dai, Nathan, Caleb e Ava si capiscono...

      peccato non averlo potuto vedere in inglese coi sottotitoli italiani...

      Elimina
  4. Capperi, è vero: l'abitazione di Nathan ricorda quella di Desi in Gone Girl, non ci avevo riflettuto. Ed effettivamente ci sarebbe anche un altro (inquietante) parallelo tra le due opere...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La donna che da presunta (anzi, effettiva) manipolata diventa manipolatrice

      Elimina
    2. vabbè, "La donna, solo il diavolo sa cos'è", dice Fëdor Dostoevskij.

      pensavo qualche dettaglio "citazionista"...

      Elimina