mercoledì 21 dicembre 2011

California Dreamin' (Nesfarsit) - Cristian Nemescu

morto a 27 anni, sarebbe diventato un grandissimo del cinema.
il film, che non è stato montato del tutto, causa morte, è già bellissimo così, per i miei gusti.
sotto metto qualche recensione sfavorevole, per completezza, giudizi ingenerosi e sbagliati.
i romeni, vedi anche Radu Mihaileanu, in "Train de vie, devono avere un talento per i treni:)
imperdibile, a un passo dal capolavoro - Ismaele




There are many layers of discourse in this movie that develop as main lines of the narrative - on one hand, there is a sad, cynical, and auto-meditative look at the Romanian society in its purest, unaltered form; on the other hand, the movie speaks of the obsession of a generation of Romanians, that have been waiting for the Americans to liberate them ever since the Second World War; when those two lines meet, incredible things happen; and last, but not least, it shows the personal development of a few characters that are very relevant for Romanians today…

 From the characterization of the Romanian army captain (a spineless cipher of a man who pulls on his vodka bottle while his American counterpart sips water) to its view of corruption as intrinsic to the provincial mindset (our first glimpse of Doiaru shows him siphoning off supplies from a train passing through his station) to the racy entertainments that dominate the town's stages (a sexy vampire musical), Nemescu's satirical observations fruitfully echo Milos Forman's comically jaundiced worldview. Both directors, too, view the logical endpoint of a community of venal, power-grubbing citizens as conflagration and apocalypse, though in California Dreamin' the Americans are at least partly to blame…

…Le oltre due ore e mezza di materiale, che compongono un nucleo più che coerente e compatto (anche se qualche sforbiciata resta necessaria) sono state accolte nella sezione "Un Certain Regard" di Cannes 2007 e hanno addirittura vinto la sezione.
Come molto cinema rumeno di oggi (per esempio Cum mi-am petrecut sfarsitul lumii di Mitilescu), lo sguardo è rivolto al passato recente della nazione, per fare il punto su una Storia per forza di cose ancora da scrivere…
La metafora sociopolitica è chiara come è chiara una certa nostalgia verso un'autenticità popolaresca discutibile (come è discutibile Doiaru) ma pur sempre sanguigna e familiare. Il che francamente fa nutrire più di un sospetto sull'apprezzabilità di un prodotto come questo, in cui è facile subodorare una certa furbizia programmatica. Lo stile, per esempio, che rincorre energicamente la fragranza dell'istante presente muovendo di continuo la macchina da presa per incollare insieme gli elementi sparsi dell'azione, è sì accattivante, ma anche ruffianamente ultranarrativo, per cui California Dreamin' (Nesfarsit) ci sembra sostianzalmente un lavoro da accogliere con le dovute cautele.

…it could have gone any number of ways in Nemescu's hands, but without his input, this is the kind of material better fit for an archive in memory of a promising talent than exhibited in public, as it was in Cannes, where it generated expectations it cannot possibly meet…


2 commenti:

  1. questo me l'hanno segnalato in molti, ma non ci ho mai trovato quel quid che mi spingesse a vederlo. lo rimetto in lista, magari prima o poi mi convinco :)

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