martedì 1 gennaio 2013

film (non al cinema) del 2012 - Europa (2)


in realtà non è una classifica, ma solo una lista di film che ho visto nell'anno e mi sono piaciuti da molto in su - Ismaele

Spalovac mrtvol (L'uomo che bruciava i cadaveri) - Juraj Herz
1 - il film è tratto da un romanzo di Ladislav Fuks, qui anche sceneggiatore (che ha scritto un romanzo immenso, “Il Signor Theodor Mundstock”, leggine qualcosa qui)

2 – il film è un capolavoro, la storia è di chi per successo, convenienza o ideologia non guarda in faccia niente e nessuno, all'inizio il protagonista è buono e gentile, non crederesti alla metamorfosi, prima, arriva fino agli atti più estremi, senza problemi di metabolizzazione, si passa dalla commedia alla tragedia e all'horror, in una discesa verso l'abisso, il film è del 1968, si poteva osare, i riferimenti politici sono forti, tecnicamente il film ha molto dell’animazione, come le inquadrature, per esempio (Jan Svankmajer è amico e collaboratore del regista), la musica è angosciante, il film ha un tono kafkiano (come la scrittura di Fuks), alla fine stai male (ma anche prime) e dopo ti resta dentro. Imperdibile.

3 – se un post si dedica, questo è dedicato a Einzige (che ha deciso di appendere il suo blog al chiodo, qui)  che ha visto il film e lo classifica, anche lui, fra i capolavori.

lo si cerchi e lo si veda, poi mi direte 

Ne le dis à personne (Non dirlo a nessuno) - Guillaume Canet
un film da non perdere, con uno strepitoso Francois Cluzet (il paraplegico di "Quasi amici").
una sceneggiatura che non da respiro, un film che sa di film con Harrison Ford (specializzato in film di questo genere, in cui avviene di tutto e non si capisce molto e piano piano alla fine tutto sarà chiaro).
(Rottentomatoes lo promuove con il 93% di critiche positive,  Imdb gli dà 7,5)
nessuno resterà deluso, promesso 

Il maledetto United (The Damned United) - Tom Hooper

Tre attori eccezionali, Michael Sheen (Frost/Nixon - Il duello), Colm Meaney (Come Harry divenne un albero), Timothy Spall (Il discorso del re), in un film davvero bello, mai passato nei cinema in Italia.
Sembra che parli di calcio, ed è un peccato perderlo; per chi ancora non lo conosce sarà una sorpresa bellissima - Ismaele

Franz – Jacques Brel
un film strano, e pieno di interesse, perché è uno dei due (il migliore) girati come regista da Jacques Brel.
sa di Fantozzi, sa di Tati,  ci sono i piccioni viaggiatori come in "Ghost Dog", sa di tristezza delle spiagge del Belgio, c'è la schifosa guerra coloniale in Congo, ci sono i rapporti tra una madre padrona e un figlio oppresso, i rapporti d'affetto con una strana puttana.
non sarà un film perfetto, ma vivo, triste e amaro, per me un piccolo e miracoloso capolavoro - Ismaele

Meantime – Mike Leigh
uno di quei film che non ti immagini, il primo film di Mike Leigh, c'è un giovanissimo Tim Roth, già bravo, ci sono Gary Oldmann e Alfred Molina (Diego Rivera in Frida). 
è una storia nell'Inghilterra degli anni '80, di una famiglia che vive di sussidi di disoccupazione, ci metti un po' a capire come funziona poi cresce sempre più e i personaggi ti restano attaccati.
un piccolo capolavoro, da non perdere 

Garde à vue (Guardato a vista) – Claude Miller
mi capita subito dopo "The life of David Gale", e allora si capisce benissimo cosa non andava in quel finale, didascalico e ad effetto.
nel film di Claude Miller,  con attori magnifici, i colpi di scena finali ci sono, e c'è molto non detto. 
e questo fa tutta la differenza.
per me un piccolo capolavoro, provare per credere 

Mauvais sang (Rosso sangue) - Leos Carax
in preparazione a "Holy motors" vedo, o rivedo, cose antiche di Carax.
straordinario Denis Lavant, e bravi gli altri attori, in un film che è un mondo, Leos Carax fa pochi film, ma ognuno lo pensa così a lungo che poi dentro ci mette tanto, e funziona.
e ne esce fuori qualcosa di unico, vedere per credere 

De helaasheid der dingen (La merditude des choses) – Felix Van Groeningen
tratto da un romanzo di Dimitri Verhulst (ho letto un suo libro, anni fa, "Problemski Hotel", merita), è un film che acquista valore col passare dei minuti, e quando arrivi alla fine sei soddisfatto (merito di  Felix Van Groeningen, oltre che degli attori), la famiglia Strobbe ti ha conquistato.
un piccolo gioiellino, promesso 

Ho ucciso mia moglie (La poison) - Sacha Guitry
uno di quei film dalla sceneggiatura semplice e perfetta, con un grandissimo Michel Simon.
cinema da non perdere 

Vendredi soir - Claire Denis
un incontro, per una notte, casuale, dolce, indimenticabile.
da vedere, provare per credere 

Zozo - Josef Fares
Josef Fares dopo "Jalla Jalla" e "Kops", due bellissimi film, gira "Zozo", nel 2005, la storia di un bambino che riesce a fuggire dalla guerra del Libano, ed è un piccolo capolavoro.
un peccato non vederlo, Zozo è uno dei bambini indimenticabili (non pochi, per fortuna) della storia del cinema

La baie des anges (La grande peccatrice) – Jacques Demy
un titolo italiano terribile, quasi da "Samta Inquisizione".
il film è bellissimo, belle le musiche, grandi gli attori, una storia col demone del gioco che governa le vite dei protagonisti, la fine forse è precipitosa.
nei titoli di coda si legge che fra gli "aiutanti"  c'erano Costa Gavras e Claude Zidi, Jacques Demy aveva fiuto.
un film che non invecchia, da non perdere

Das weisse Rauschen - Hans Weingartner
Hans Weingartner è un regista grandissimo, mi sbilancio.
e Daniel Brühl, qui due anni prima di "Goodbye Lenin" è un attore coi fiocchi, ma tutti sono bravi e la sorella, nel film (Anabelle Lachatte) è bella e convincente, in un ruolo spesso straziante.
Fabrizio De Andrè si ascolta tre volte nel film, molto amato da Lukas (Daniel Brühl).
doloroso e non facile, per me un film da non perdere, e così spero per voi

Free Rainer - Hans Weingartner

un grande Moritz Bleibtreu (e viva Hans Weingartner) in un film che sarà impossibile vedere in tv, e anche al cinema, purtroppo.
un gran bel film, un apologo sul potere della tv e come domarlo e addomesticarlo.
non sarà perfetto, ma è vivo, ha qualcosa di epico la lotta contro Golia.
da non perderei, privarsene sarebbe un peccato 

Il volto - Ingmar Bergman
premetto che un film di Bergman ti fa guardare, stupire, interrogare, è il Cinema.
anche qui sei prigioniero di una storia che è più di una storia e non ti stacchi fino alla fine.
come non vederlo? 

PS: una nota curiosa, Dr. Vergerus sembra Kevin Kline (il contrario, naturalmente) e il capo della polizia sembra Charles Laughton (più brutto di Charles, naturalmente)

Oscar et la dame rose - Eric-Emmanuel Schmitt
la storia di Oscar e Rose, con Max von Sidow, direttore della clinica (come anche in “Shutter Island”).
mi ha ricordato "Camino", di  Javier Fesser, solo che "Oscar et la dame rose" è meno "cattivo", più fiabesco.
tenere a portata di mano i fazzoletti.
Oscar vi resterà dentro, sicuro 

35 rhums - Claire Denis
Rottentomatoes ha il 96% di recensioni positive, se a qualcuno importa.
a me è piaciuto moltissimo, non conoscevo Claire Denis, mi mancava.
un film tutto da vedere e ascoltare, con tante cose, governate benissimo dalla regista.
attori bravissimi, con Alex Descas ancora di più.
un gran film, promesso 

¡Qué viva México! - Sergei Eisenstein
il film ricomposto da  Grigori Alexandrov, nel 1979, sulla base del girato nel 1932 da Sergei Eisenstein, in Messico.
per quello che è nel film, e per quello che poteva essere, un capolavoro, sulla fiducia.
alcune immagini e sequenze sono epiche, immense.
gli occhi di Sergei Eisenstein sono bellissimi.
guardalo, non te ne penti

Ratcatcher (Acchiappatopi) - Lynne Ramsay
ne avevo letto qui la prima volta, un film che Bagdad e Kabul sono città all’altezza di Glasgow.
l'infanzia e l'adolescenza di alcuni ragazzini, in un mondo ostile.
nessuna sa cosa diventeranno, molti non sfuggiranno a un destino segnato.
il cinema inglese come pochi sa raccontare questo mondo terribile (tra gli altri mi ricorda Andrea Arnold, entrambe donne)
un gran film - Ismaele

Die fetten Jahre sind vorbei (Los edukadores) - Hans Weingartner

non credo sia passato nei cinema italiani, ed è un peccato.
bravi attori, tra cui il grande Daniel Brühl, Burghart Klaussner, attore di Haneke e 
Julia Jentsch, la Sophie Scholl de "La rosa bianca"
il film è davvero bello, personaggi convincenti, un signor film.
da non perdere 

Le silence de la mer (Il silenzio del mare) - Jean-Pierre Melville
capita a volte che l'opera prima sia già un capolavoro, e questo è il caso.
tratto da un libro difficile, è una storia di sguardi e un monologo di un ufficiale tedesco che non aveva capito il dramma e gli scopi della guerra.
poi tutti sanno tutto.
da non perdere, per ricordare cosa può essere il cinema 

De indringer - Frank van Mechelen
protagonista è Koen De Bouw, commissario in "The Memory of a Killer".
anche qui è bravissimo, in una storia che non molla un attimo, bambine scomparse, una comunità semimafiosa,  lui è l'intruso del titolo.
sarà una bellissima sorpresa, un film da leccarsi i baffi, da non perdere, promesso 


The Wild Blue Yonder (L'ignoto spazio profondo) - Werner Herzog
i film di Werner Herzog sono film a parte, qui la musica è bellissima, il violoncello di Ernst Reijseger (lo stesso che in "Cave of forgotten dreams") e ai canti sardi sono magia e la storia, che sembra di fantascienza, racconta e parla all'umanità, come sempre.
non sai cosa ti perdi, cercalo

Svetat e golyam i spasenie debne otvsyakade (The world is big and salvation lurks around the corner) - Stephan Komandarev
un Miki Manojlovic splendido, indimenticabile, immenso, con attori bravissimi e un regista che ne sa, in un film candidato all’Oscar per il miglior film straniero del 2010 (non avrebbe sfigurato una sua vittoria).
un film commovente e alla fine ti piacerebbe imparare a giocare a backgammon (qui le regole).
cercatelo e guardatelo, nessuno se ne pentirà, promesso - Ismaele

4 commenti:

  1. Di questi ho visto solo "Il maledetto United" che mi è piaciuto molto, anche di più de "Il discorso del re" superpremiato film successivo di Hooper.

    Gran personaggio quell'allenatore !

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  2. anche per me "Il maledetto United" batte "Il discorso del re", due a uno, direi:)

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  3. Il Volto: uno dei miei preferiti di Bergman!

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  4. ne ho visto pochi, il prossimo sarà "Il settimo sigillo"

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