sabato 6 gennaio 2018

Gli imbroglioni – Lucio Fulci

film a episodi del 1963, dove Franco e Ciccio fanno la loro (buona) parte, e Walter Chiari pure.
nell'ultimo episodio si cita Entr'acte, di René Clair.
il giudice è interpretato da José Luis López Vázquez (ha fatto l’attore in soli 261 film, dice Imdb, lo avrete già visto di sicuro, anche con Marco Ferreri messicano)
non perdetevelo, se avete voglia di ridere, naturalmente - Ismaele



…Gli imbroglioni è un lavoro giovanile di Fulci, molto divertente, dotato della classica struttura a episodi, nascosta da varie cause decise dal pretore di un tribunale romano. I due amici sono in fuga dalla Sicilia in cerca di fortuna, ma si cacciano in una serie di guai e sono artefici di piccoli imbrogli che li portano ad accumulare diverse condanne e parecchi anni di galera. Sono i protagonisti assoluti di tre episodi e tutti li ricordiamo per caratteristiche espressioni: “Innocenti siamo!”, “C’è un equivoco giudiziario!”, “Abbonati siamo!”, per finire con l’esilarante “Ricorreremo ad Assisi!”. Altri interpreti di episodi divertenti sono Raimondo Vianello, procuratore calcistico bolognese innamorato delle donne, e Walter Chiari, fidanzato vessato dalla suocera ma innamorato della sua donna. Castellano e Pipolo scrivono solo l’episodio che vede protagonista Walter Chiari, mentre Vighi e Guerra si dedicano alle peripezie di Franco e Ciccio che conoscono dai tempi di Gerarchi di muore (1961) di Giorgio Simonelli. La pellicola è girata in quattro settimane, come abitudine di Lucio Fulci e caratteristica delle pellicole interpretate dalla coppia comica siciliana. Ma non è tirato via, non presenta buchi di sceneggiatura né problemi di regia. Il 25 settembre 1963 debutta all’Astor di Torino, nel corso della stagione incassa 523.455.000 lire ed esce in Spagna con il titolo de Los Mangantes.
Franco e Ciccio sono gli imbroglioni principali, Walter Chiari e Raimondo Vianello rivestono ruoli importanti, ma si ricordano con piacere molti comprimari. Tra questi il marito geloso Aroldo Tieri, la moglie disponibile e disinibita Dominique Boschero, la suora ricamatrice Antonella Lualdi (episodio più debole tra i sei che compongono il film), un avvocato invadente come Pino Scaccia, una bella e docile fidanzata come Luciana Gilli, una suocera terribile come Xenia Valderi, un politico spernacchiato come Alberto D’Orsi, un vigile urbano imbranato come Nino Terzo,  per finire con le rapide apparizioni di bellezze acerbe come Stefania Sandrelli e Margaret Lee. Memorabile la scena del funerale nell’episodio interpretato da Walter Chiari, quando tutti ascoltano la partita della nazionale alla radio, al goal dell’Italia la carrozza parte al galoppo e i partecipanti al corteo funebre la inseguono di gran carriera. Divertente anche Franco Franchi truccato da mummia nel corso di un’improbabile truffa archeologica a un turista tedesco che crede alle mummie in una tomba etrusca. Il film anticipa molti temi della commedia sexy, appena accennati e giustificati da indovinate parti oniriche. Margaret Lee è una sexy infermiera, Stefania Sandrelli una paziente che indossa un seducente due pezzi sul lettino del medico Walter Chiari.
>Giorgio Gaber canta La ballata degli imbroglioni mentre scorrono i titoli di testa, ma durante il film ascoltiamo con piacere anche il tema di Roma nun fa’ la stupida stasera e Go-Kart Twist cantata da un giovanissimo Gianni Morandi.

E' una versione aggiornata di un giorno in pretura diretta con professionalità da Lucio Fulci quando collaborava con Franchi ed Ingrassia. I due comici fanno la parte del leone se non altro per il numero di spezzoni in cui sono impegnati. Il migliore però è l'ultimo con Walter Chiari se non altro per la scena cult della radiocronaca di Italia Inghilterra nel bel mezzo di un funerale. Non male comunque nemmeno lo spezzone con protagonisti Aroldo Tieri e Raimondo Vianello. L'unico episodio da dimenticare è decisamente quello delle suore.

Comedia coral, farsa episódica de ambiente judicial con José Luis López Vázquez como juez de un tribunal ante el que desfilan personajes pintorescos que crean historias sobre pícaros, batalla de sexos, obsesiones sexuales del ciudadano medio…
Es una producción hispano-italiana con una irritante participación de la pareja cómica Franchi e Ingrassia en regulares apariciones, y una serie de historias sin chispa ni conexión entre episodios, casi todos protagonizados por intérpretes italianos.
A la película le falta soltura narrativa y gracia, con algún momento puntual ingenioso dentro de la atonía general, en especial el protagonizado por Walter Chiari en la mezcla negra entre fútbol y muerte. Más allá de ese momento, la película es bastante mediocre.




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