giovedì 25 gennaio 2018

Come un gatto in tangenziale – Luca Miniero

Paola Cortellesi e Antonio Albanese sono i grandi protagonisti di questo piccolo film, destinato a essere ricordato e rivisto anche in futuro.
non solo per la bravura degli attori (che già da sola giustifica la visione), ma anche per la sceneggiatura, per l'incontro-scontro di due mondi che nella realtà si guardano da lontano e a malapena si tollerano.
si ride in maniera semplice, non forzata, senza culi, tette e gare di rutti, o altre cosette del genere.
in sala ormai è a fine corsa, ma in qualche sala si trova ancora, non perdetevelo, è tempo ben speso, sicuro - Ismaele






…Una commedia che ha quella dote che hanno pochissime commedie italiane contemporanee: fa ridere…

Vengono alternate gang un po' più prevedibili a momenti di pura riflessione e denuncia sociale che sfociano anche oltre la semplice differenza tra centro e periferia, ma che toccano anche il tema complesso delle differenze tra etnie, le convivenza di più popoli sotto lo stesso tetto, il fatto che, alla fine, siamo tutti uguali. A me la commedia italiana piace quando insegna qualcosa, perché non sempre la sua comicità basta per farne un buon film, a dire il vero quasi mai, motivo per cui mi è sempre piaciuto Pieraccioni. Come un gatto in tangenziale grida a gran voce di conoscerci, di andare oltre le convenzioni sociali e i luoghi comuni, oltre alle braccia tatuate o la cravatta, la carnagione scura o chiara o la provenienza, che alla fine non siamo poi così diversi come ci sembrava all'inizio. È la conoscenza che ci rende liberi, liberi di fare le proprie scelte e di guardare il mondo con occhi diversi…

...Se l’alchimia tra i due protagonisti funziona splendidamente, il merito è essenzialmente della Cortellesi, davvero eccellente, uno dei pochi talenti genuinamente comici degli ultimi anni che non avrebbe sfigurato su un set di Dino Risi. Il fuoco di fila delle battute, l’impeccabile senso dei tempi comici, il ritmo e l’economia corporea, il suo oscillare fra aggressività, vulnerabilità e malinconia, il desiderio di riscatto e la rassegnazione, offrono la misura di un’interprete complessa che si destreggia magnificamente nello spettro relativamente lineare dell’evoluzione della sceneggiatura. Intelligentemente Albanese non tenta di rivaleggiare con lei sul terreno del comico, ma ricorre a un registro interiore, quasi da recitazione invisibile, per dare corpo a una crisi intellettuale che nelle visite ripetute al carrozziere saggio e maestro di vita trova la sua perfetta esemplificazione in gag…

se la descrizione del mondo di borgata di Come un gatto in tangenziale sembra colpire nel segno, sia pur avvalendosi di stereotipi (gigantografie di Totti nella stanza del figlio della Cortellesi, un cane dei vicini di nome Veleno, un altro vicino che dorme sempre per le scale del condominio dove fa più fresco), meno azzeccato – o, anzi, decisamente fuori dal tempo – appare il mondo dell’intellighenzia che si muove intorno ad Albanese: per quanto ne sappiamo ci sembra difficile che nei fatidici salotti borghesi (qui trasposti a Capalbio) si parli ancora di Biennale d’Arte e, soprattutto, è matematicamente impossibile che all’Eden (cinema romano considerato radical chic, sito nel quartiere Prati, dove Albanese porta la Cortellesi) facciano film in lingua armena sottotitolati in italiano. No, non è così, purtroppo. Perché quel che sfugge a Milani – o che, forse, ha preferito non vedere – è che il coattume l’ha avuta vinta, ha conquistato l’egemonia culturale del paese. E allo stesso modo l’approccio deferente e ottimistico verso le istituzioni europee è pura utopia, perché la scappatoia dal magna-magna italico (leitmotiv del film) non è non può essere la politica continentale sovra-nazionale, anch’essa tristemente in crisi.
Ma, con questi discorsi, si va a finire troppo in là. E forse a una commedia senza grosse pretese quale è Come un gatto in tangenziale basta chiedere una buona dose di divertimento e non anche di essere aggiornata rispetto alle ben più complesse dinamiche cui allude.

Nessun commento:

Posta un commento