domenica 24 settembre 2017

The teacher (Ucitelka) - Jan Hřebejk

non si vive in mondi separati, e la scuola è lo specchio e la conseguenza di quello che sta fuori.
e, come in Class enemy, questo si vede con chiarezza nel momento della riunione dei genitori, dove paura e coraggio, convenienza e orgoglio sono i sentimenti che governano il mondo.
la professoressa Drazdechová è così brava che si pensa sia proprio l'attrice, Zuzana Mauréry, quel pezzo di merda dell'insegnante.
dice il regista: Ad ognuno di noi è capitato, sia da adulti, che da bambini, di avere la sensazione che ciò che ci arreca beneficio sia in realtà una cosa sbagliata da farsi. O viceversa: che seguire la propria coscienza, il proprio codice morale, possa invece farci incontrare difficoltà, se non procurarci addirittura dei problemi. Questo è il motivo per cui questa storia può essere compresa da tutti...The Teacher non è un film sul Comunismo, né sul bullismo. Ciò che a noi interessa è raccontare la paura, l’opportunismo, la dignità umana

non perdetevelo, anche se arriva con un anno di ritardo, merita davvero - Ismaele

ps: in Gran Bretagna The teacher si chiama The teacher, in Spagna La profesora, in Francia Leçon de classes, in Romania Profesoara, in Italia il titolo resta The teacher.

sarà per non far pensare alle professoresse dei film degli anni '70, o solo per una pigrizia atavica?





L'attrice slovacca Zuzana Mauréry ci regala una performance magistrale, ai livelli di Ruth Gordon in Rosemary's Baby o Isabelle Huppert ne Il buio nella mente. C'è davvero qualcosa di diabolico in questa insegnante dal volto disumano così abile a recitare la parte della vedova inconsolabile, quando a ben vedere è proprio perdendo il marito in guerra che ha realizzato, per così dire, il miglior affare della sua vita. La gestualità appiccicaticcia con cui blandisce il prossimo, l'incedere vagamente sgraziato, l'abbigliamento fuori moda perfino per i canoni dell'epoca e la perfida nonchalance con cui ordisce i suoi miserabili ricatti conferiscono alla signora Drazdechová l'apparenza fintamente innocua di un lupo travestito da agnello che difficilmente mancherà di guadagnarsi il nostro più profondo disprezzo. Memorabile.

Va dato atto al regista Jan Hřebejk di aver reso una realtà in tutte le sue sfaccettature senza adagiarsi al facile manicheismo. “Questo non è un film sul comunismo o sul bullismo.” Ha dichiarato, “Qui l’argomento principale è la paura, l’opportunismo, la dignità umana”.

Un piccolo film incentrato su un paradossale caso di "socialismo reale" applicato, con cui la coppia Jan Hřebejk (regista) e Petr Jarchovský (sceneggiatore), sodali da lungo tempo, vuole far riflettere sulla corruzione, l'abuso di potere e i paradossi di un sistema in cui lo scambio di favori a vicenda (qualcosa che apparentemente sembra a fin di bene) finisce col scardinare i reali valori e alterare il benessere delle persone…

…Con una historia que para muchos críticos recuerda a los textos de Milan Kundera, Jan Hrébejk crea una película sobre el poder que ejercía la gente con contactos y que bajo una mascara de amabilidad se esconde un personaje que no le tiembla el pulso a la hora de destruir a alguien que no le baile el agua. La Profesora mantiene una ambientación opresiva de la época perfecta gracias a ese edificio gris y hermético donde se rueda buena parte de la película y transcurre el "meollo" de la historia. Un lugar donde esos padres se reúnen y deciden que decisión tomar planeando sobre la película un recuerdo al clásico Doce Hombres Sin Piedad" en su versión comunista.
Inspirada en un hecho real conocido por el guionista La Profesora consigue atrapar al espectador en esa lucha de personajes aparentemente pequeños pero que se niegan a ceder y creen en la libertad para poder vivir dignamente. Héroes que desgraciadamente no pasaran a  la historia pero si son necesarios para saber que son el primer paso para una sociedad libre y sin miedos. Una historia opresiva sobre las nefastas consecuencias de la corrupción y sobre todo que aunque los tiempos cambien-a priori para mejor- lo verdaderamente triste es ver que la naturaleza humana no se quita la condición de malvada y mezquina.

The Teacher è un film davvero sorprendente, che riesce a trattare in maniera estremamente chiara e con taglio sociologico, argomenti  molto complessi e stratificati, come il totalitarismo, l'impostazione ideologica e gli effetti di ogni regime, l'abuso di potere, facendo leva su una forma tragica tanto quanto, a tratti, divertente e Pop (complice l'espressione buffa e comica dell'attrice protagonista), che smorza l'esposizione della violenza intrinseca delle cose e della vicenda, raccontata in maniera potente e convincente.
L'efficacia del messaggio, e della particolare “confezione”, viene enfatizzata dalla consapevolezza finale di aver assistito a storie vere, ma impensabili, nella loro sconcertante assurdità. Di certo questo è un film che rappresenta al meglio tutte le qualità che continuano a far grande il cinema dell’Europa centro-orientale, soprattutto per l’originalità di scrittura, gli splendidi interpreti dalla palese carriera teatrale, e per lo humour mai banale…
 <<Ad ognuno di noi è capitato, sia da adulti, che da bambini, di avere la sensazione che ciò che ci arreca beneficio sia in realtà una cosa sbagliata da farsi. O viceversa: che seguire la propria coscienza, il proprio codice morale, possa invece farci incontrare difficoltà, se non procurarci addirittura dei problemi. Questo è il motivo per cui questa storia può essere compresa da tutti>>, ha dichiarato Jan Hrebejk.
Purtroppo La natura umana non cambia.
La storia personale di Petr Jarchovský raccontata in The Teacher richiama le atmosfere, i toni e i temi del film precedente dei due autori: Divisi si perde<<Come Divisi si perde non parlava solo del Nazismo e dell’Olocausto, così The Teacher non è un film sul Comunismo, né sul bullismo. Ciò che a noi interessa è raccontare la paura, l’opportunismo, la dignità umana>>, ha aggiunto Hrebejk…


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