venerdì 23 maggio 2014

Inside I'm Dancing (Il mio cuore balla) - Damien O'Donnell

Damien O'Donnell sarà ricordato per un capolavoro che è "East is east", qui non siamo a quelle altezze, e comunque è un film che merita, di argomento difficile, trattato senza pietismo.
i personaggi sono belli e abbastanza realistici, anche se ci sono delle situazioni un po' surreali.
non è un film eccezionale, solo un bel film, ma a me è piaciuto abbastanza.
nessuno si aspetti "East is east", quello era un gioiello unico - Ismaele





Rory O'Shea Was Here is a subtle masterpiece that occasionally slips into sentimentality but overcomes its slight flaws and eye-rolling contrivances with a powerful script, a terrific cast and a poignant conclusion that is guaranteed to move all but the most stone-hearted…

Their story is a fight for freedom. Trapped in a care home, Rory persuades Michael to make a break for it, not "over the wall" in the time-honoured tradition of high security escape movies - it would be impossible in their condition, anyway - but legally through the proper channels…

 Il mio cuore balla è un film sull’amicizia. La storia è quella di due disabili gravi che rifiutano la compassione e le restrizioni per cercare in tutti i modi che la loro dignità e i loro diritti siano riconosciuti, appoggiandosi l’uno su l’altro. Ispirato ad una storia di Christian O’Reilly – che ha lavorato all’interno di una struttura per ospiti disabili – il film in verità è più banale di quello che appare: portare al cinema queste tematiche è scelta coraggiosa e O’Donnell non si tira indietro nel seguire due personaggi gravemente disabili e renderli protagonisti in tutto e per tutto. Tuttavia la narrazione segue percorsi (pratici e psicologici) prevedibili, e dove passa con troppa disinvoltura su alcuni aspetti della vita da disabile (ma vi pare che una commissione per l’assegnazione di aiuti alla Vita Indipendente possa funzionare così come è descritta?) ha invece piede pesante nel pestare il pedale della lacrima facile. Sembra di assistere ad uno di quei film a cui molti difetti vengono perdonati per il tema trattato: non è forse una forma di pregiudizio anche questa? In ogni caso il cast – attenzione, non disabile – vale il prezzo del DVD.

…Rory wants to get out of the institutional world and into independent living. A well-meaning board of supervisors doesn't think he's ready for that yet, not with his disabilities combined with his recklessness. Michael is perfectly prepared to spend forever in the home, until Rory blasts him loose and uses him as his ticket to freedom. He persuades Michael to apply for independent living, and after Michael's application is approved by the board, Rory adds sweetly that of course Michael will need an interpreter.
They'll also need a caregiver, and they interview the usual assortment of hopeless cases. There should be a Little Glossary entry about the obligatory scene where a job interview or an audition inevitably involves several weirdly unacceptable candidates before the perfect choice steps forth…

The unevenness of Rory O'Shea Was Here makes it difficult to recommend. Two similar yet superior movies come to mind. The first is My Left Foot, which shouldn't be difficult to find in a well-stocked DVD store. (The presence of Brenda Fricker in both movies strengthens the connection.) The other is Dance Me to My Song, which features an incredible performance by real-life cerebral palsy sufferer Heather Rose. As a feel-good movie about disabled youths, Rory O'Shea Was Here gets the job done, but it isn't interesting or daring enough to make it worth a trip to a theater.
da qui

2 commenti:

  1. Bellissimo! non perchè sia un capolavoro, ma perchè è piacevole, come una chiacchierata con un conoscente che sa rendere interessante qualsivoglia conversazione. La mia prima osservazione? un parallelo fra Robertson e Hoffmann, il primo è Michael e l'altro Rain man. Il cinema europeo contro il faraonico cinema americano. Hoffmann che per mesi ha costantemente vissuto a fianco degli autistici per "entrare nella parte" E non credo che Robertson abbia vissuto per mesi insieme ad uno spastico grave. E soprattutto, sono certo che dopo aver visto il film siano pochissimi coloro che si illudono che un tetraplegico e uno spastico possano convivere come visto nel film. Al contrario, Rain man ha fatto credere a folle di persone che gli autistici siano anche dei geni, che abbiano capacità straordinarie. O'Donnell ha scritto e diretto un bel film, e gli attori sono stati bravissimi a interpretare due ruoli atipici.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. dear unknown, sei curioso, frugando nel blog intervieni su un film di quasi due anni fa :)

      d'accordo con le cose che dici, peccato per il regista, Damien O'Donnell, che lavori così poco.

      e per un gioco di assonanze mi viene in mente
      Fergus O'Connell (personaggio di Carlos Sorin), in un grande film, lo conosci?

      http://markx7.blogspot.it/2012/06/eversmile-new-jersey-fergus-oconnel.html

      se no, cercalo, non te ne penti.

      Elimina