giovedì 1 maggio 2014

Appropriate adult – Julian Jarrold

una storia davvero terribile, ma Julian Jarrold riesce a non farti staccare lo sguardo dallo schermo, per due ore.
una sceneggiatura ricca, con una Emily Watson davvero eccezionale ("Le onde del destino", per far memoria).
serial killer e bambini, un killer che parla, ma è trattenuto dal male, Janet gli ricorda una fidanzatina di gioventù, si crea un legame pericoloso.
un gran film, cercatelo - Ismaele






…Asciutti i toni e l’estetica dell’opera, che acquisisce nei confronti dei personaggi distacco e oggettività. Ma sono soprattutto le performance dei due protagonisti a infondere all’opera quella realtà cruda e sincera necessaria alle corde della storia; in particolare Emily Watson (nomination al Golden Globe e al SAG per questa sua prova) che tratteggia sia nella fisicità che nella psicologia della sua Janet Leich le contraddizioni di una donna confusa, che disprezza il suo assistito, ma verso il quale prova anche una sorta di fascino, misto a pena, incontrollabile e indefinibile anche per sé stessa. L’attore West – col capello riccio ha un aplomb fisico totalmente differente da quello del suo Hector Madden nella serie The Hour – non si concede nessun gigionismo nell’incarnare il killer West (ironia della sorte, attore e personaggio portano lo stesso cognome), figura sociopatica e mentalmente distruttiva. La recitazione di Appropriate Adult è dunque l’elemento che caratterizza e sedimenta il valore realistico dell’opera ed è questa sicuramente la chiave vincente della drammatizzazione di una triste vicenda di cronaca nera, un genere a lungo abusato dal mezzo televisivo e già molto in voga negli anni Ottanta e nei primi Novanta negli Stati Uniti, sia in film e miniserie per la televisione. In questa produzione inglese, gli eventi reali sono trasposti con grande sobrietà e dignità a differenza di quanto accade in quei notiziari e rotocalchi che fanno leva sulle ossessioni di un pubblico voyeuristico. Una produzione che merita dunque un plauso anche solo per il rispetto con il quale evita di esprimere giudizi nei confronti delle vittime, dei carnefici e soprattutto di coloro che si trovano nel mezzo.
Appropriate Adult racconta con dati alla mano i semplici fatti accaduti, non fa illazioni e soprattutto non spettacolarizza ciò che non deve essere spettacolarizzato, ma allo stesso tempo possiede la robustezza degli schemi drammaturgici. Un buon insegnamento per i nostri salotti televisivi.
da qui

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