martedì 12 marzo 2013

Beasts of the Southern Wild (Re della terra selvaggia) - Benh Zeitlin

sono andato a vederlo un po' prevenuto, all'uscita ero davvero convinto.
ho letto qui un articolo di Benh Zeitlin sul film, e non solo, e scopro che un’ispirazione del film è stato “Underground”, il realismo magico che viaggia per il mondo e arriva in Louisiana, e un’altra “E.T.”.
bisognerebbe fare l'antidoping a chi traduce i titoli da schifo.
non perdetevelo, un'enorme opera prima così non si vede tutti gli anni - Ismaele



…Oltre che una gioia per gli occhi e per le orecchie, Beasts of the Southern Wild è pura emozione e a sorpresa contiene pure una delle scene più esilaranti degli ultimi mesi (quella del vecchino che esce totalmente ubriaco fuori dal bar dopo l’uragano e cade in acqua). Un gioiellino che segna un qualcosa di nuovo, finalmente, nel cinema americano. L’esordio più promettente dell’anno, premiato e candidato ovunque (Camera d’Or a Cannes 2012 per la miglior opera prima, gran premio della giuria a Sundance, 4 nominations agli Oscar 2013), e graziato da un’interpretazione della giovanissima protagonista di quelle bestiali.
E voi?
Non fate le bestie e non fate i selvaggi. Guardate Beasts of the Southern Wild.

…Zeitlin dà un taglio a metà strada fra il maledettismo di provincia di Clark/Araki/Korine e il “favolismo” trasognante di Spike Jonze, in più fornisce una precisa impronta tecnica con molta camera a mano dalla quale si sprigiona una costante iper-dinamicità che scuote la pellicola dal principio; tutto è molto accogliente: Hushpuppy è una tenace bambolina di marzapane, gli altri componenti del villaggio sono macchiette a cui non si può chiedere niente di più (ho però grosse riserve nei confronti del padre e del suo slang da campetto di basket in cemento, ma magari in Louisiana parlano davvero così e quindi taccio), la presenza parallela di mostruosi animali cinghialeschi che galoppano sulle praterie forniscono quel quid pluris che farà parlare del film come di una storia in cui la fantasia si materializza davanti ai nostri occhi, la questione della malattia paterna un necessario e brusco risveglio dal mondo incantato in cui eravamo precipitati. Eppure, a parte l’inoppugnabile marzapanità di Hushpuppy interpretata dalla novenne Quvenzhané Wallis, non c’è un solo aspetto fra quelli sopraccitati che abbia pienamente convinto il sottoscritto, soprattutto l’intenzione parabolica di innestare ed enfatizzare un dramma umano all’interno del tessuto narrativo e di dargli un peso fondamentale una volta sfrondate le altre divertenti amenità, è per chi scrive un’operazione che denota la non-libertà del progetto (la “libertà”, invece, è una delle qualità decantate in Rete), una mossa abusata che tenta di far leva sui sentimenti del pubblico docile, il che manifesta a mio avviso di come la natura del film sia indie soltanto nell’involucro mentre viceversa il nucleo sia alfabetizzato per abbracciare il più vasto numero di spettatori possibile. Per carità, nulla da rimproverare a Zeitlin, la sua creatura sarà guardata da tanti e questi tanti la esalteranno, voi al contrario state in campana.

… Hushpuppy vive di poco o nulla eppure è felice di tutto quello che ha, raramente frequenta qualcosa di assimilabile a una scuola ( con una maestra che tratta argomenti piuttosto importanti come il riscaldamento globale forse anche fuori portata per alcuni bambini che pendono letteralmente dalle sue labbra, ma non per la piccola protagonista che sente di avere la missione di tramandare il suo sapere agli scienziati del futuro aiutandoli con scritti e disegni, graffiti moderni figli di un mondo senza più caverne), ha un rapporto a volte difficile con un padre estremamente severo ( ma lo fa per il suo bene, per renderla da subito dura e pronta ad affrontare di petto la vita) , esplora un universo fantasmagorico fuori dallo spazio e dal tempo, semplicemente oltre , ricco di suoni e di colori su cui aleggia continuamente lo spettro distruttivo dell'uragano Katrina.
Un mondo parallelo in cui i pochi abitanti vivono in maniera primitiva mangiando pesci , crostacei e polli alla brace in cui crescere vuol dire sbranare un granchio crudo in una sera in cui si è tutti assieme attorno al fuoco...

…Queste Bestie del profondo Sud, che giungono macinando Spazio e Tempo neanche suonassero la carica per una rivincita rispetto ai millenni passati lontane dalla Storia, paiono giunte per scuotere il mondo intero – del Cinema, e non solo -, e nel loro incontro con Hushpuppy che si pone di fronte alla loro cavalcata c’è tutta la potenza della settima arte, da I 400 colpi a Take shelter.
Hushpuppy non si rifugia da nessuna parte, però: cerca, esplora, corre, salva, mangia, da fuoco alla sua baracca, gioca, guarda il mondo e lascia un’eredità per gli scienziati del futuro, quelli che studieranno la storia di Bathtub e chissà, forse scopriranno un segreto che salverà loro la vita.
Hushpuppy che è accanto a suo padre come una compagna, e vive il ricordo della madre come una visione che prende forma e voce, e guida le sue piccole mani ed il cuore che batte attraverso il mondo…

…You can make "Beasts of the Southern Wild" into an allegory of anything you want. It is far too detailed and specific to fit easily into general terms. The Bathtub is this place in this time, and how can it "stand for" anything else? This film is a remarkable creation, imagining a self-reliant community without the safety nets of the industrialized world. Someday they will run out of gasoline for their outboard motors, and then they will do — well, whatever people did before they needed gasoline.
I met Dwight Henry, who plays Wink. He owns his own pastry shop, and the casting people had to visit him in the middle of the night because he bakes all night. He said he's not interested in an acting career. His life is centered on his wife and five children. They are his bedrock, and that is the conviction he brings to the role of Hushpuppy's daddy. This movie is a fantasy in many ways, but the authenticity and directness of the untrained actors make it effortlessly convincing.
Sometimes miraculous films come into being, made by people you've never heard of, starring unknown faces, blindsiding you with creative genius. "Beasts of the Southern Wild" is one of the year's best films.

Sensation et Grand Prix au festival de Sundance 2012, maintes fois comparé à « Tree of life » par la presse américaine, la question était de savoir si tout ce battage était mérité. À la vision des premiers plans posant un décor post-apocalyptique luxuriant et à l’écoute de la voix innocente et vigoureuse de la petite Hushpuppy, collant ses oreilles sur la faune et la flore de son jardin sur le monde, il est impossible de ne pas se laisser happer par l’onirique univers brillamment mis en place par Benh Zeitlin. À travers les yeux de cette petite sauvageonne de six ans, le jeune réalisateur New Yorkais nous emmène aux confins d’un paradis en sursis suite aux excès du monde industrialisé, symbolisé par les affreuses usines à l’horizon et une digue spécialement conçue pour protéger les intérêts pétroliers…

Bestias del sur salvaje, la ópera primera de Benh Zeitlin es una bocanada de aire fresco dentro del cine independiente norteamericano. La cinta de este joven realizador se distancia del realismo imperante dentro las películas de bajo presupuesto de Estados Unidos para crear un pequeño mundo mágico, bautizado como La Bañera, que podría considerarse un compendio de algunos elementos característicos del sur del país. Ese lugar, a medio camino entre un basurero y una comuna hippie, es un pequeño paraíso para unos habitantes que han decidido conscientemente mantenerse al margen de la sociedad moderna. Allí encontramos a Hushpuppy, una niña afroamericana de seis años que convive con un padre que se pasa el día de juerga. La pequeña parece feliz en este mundo lleno de residuos, donde las lecciones vitales las imparte una vecina que dista mucho de ser una maestra convencional. Sin embargo, eu pequeño universo se desmorona cuando una apocalíptica inundación se lleve por delante La Bañera. Lejos de hundirse, la pequeña estrechará las relaciones con su padre y emprenderá la búsqueda de la madre que la abandonó…

5 commenti:

  1. Devo rivedermelo, per approfondire alcuni passaggi che tempo fà non mi convinsero del tutto. Un bell'esordio comunque!

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  2. un esordio così bello che il secondo non potrà essere meglio, lo faccia subito, poi è tranquillo, e ricomincia a fare cose buonissime.

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  3. Un potentissimo, piccolo capolavoro. Un po' come la sua protagonista.

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    1. Hushpuppy è una forza della natura, forte e coraggiosa, ne servono tante a questo mondo:)

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