sabato 1 marzo 2014

L’emmerdeur (Il rompiballe) – Edouard Molinaro


un esempio di comicità "alta", con due grandi attori, Lino Ventura e Jacques Brel (anche gli altri sono bravi, giusti al posto giusto), grazie alla sceneggiatura di Francis Veber e alla regia di Edouard Molinaro.
Jacques Brel è un amico che non vorresti mai, perché ti vuole troppo, e Lino Ventura ha una pazienza immensa, vedere per credere.
è un film che non ti dimentichi, sicuro - Ismaele




Ralf Milan è un killer di professione che è stato incaricato dalla malavita di eliminare un testimone scomodo: per tale motivo prende alloggio in un hotel di fronte al palazzo di giustizia di Montpellier dove il suo "bersaglio" dovrà presentarsi. Un suo vicino di stanza, Francois Pignon, rappresentante di camicie, in crisi depressiva per essere stato da poco piantato dalla moglie, tenta il suicidio nella stanza da bagno provocando però un'inondazione. Milan lo salva e persuade i responsabili dell'albergo a non chiamare la polizia, promettendo di prendersi cura di Pignon. Egli si troverà irrimediabilmente coinvolto nei problemi di Pignon che, dimostrandosi fin troppo riconoscente al punto di divenire insopportabilmente invadente, manderà a monte la sua missione.

…Anche se oggi in Italia questo film è piuttosto dimenticato (non esiste ancora la versione in dvd, pur essendo una coproduzione Francia/Italia*), bisogna riconoscere che è diventato una sorta di standard; sia perché è il primo episodio della cosiddetta "saga" di Pignon, il personaggio in apparenza ingenuo creato da Francis Veber (sceneggiatore di L'emmerdeur) che poi ritroveremo ne La cena dei cretini e L'apparenza inganna, sia perché è un mirabile esempio di commedia "a valanga", in cui gli avvenimenti precipitano in modo sempre più frenetico via via che la storia avanza, coinvolgendo sempre nuovi personaggi e ciò nonostante mantenendo un ritmo e una struttura perfettamente controllati. E che il film fosse da prendere ad esempio di commedia ben riuscita, lo dimostra anche il fatto che niente meno che Billy Wilder ne ha fatto il remake hollywoodiano (Buddy Buddy, quello che resterà il suo ultimo film), con Jack Lemmon e Walter Matthau nei ruoli rispettivamente di Jacques Brel e Lino Ventura…

Questo film è veramente divertente. Vabbè lo ammetto,sono di parte perché adoro Lino Ventura e la sua faccia quadrata come il suo corpo, le sue rughe espressive, quello sguardo infuriato,quei modi spicci e concreti. Ha il volto perfetto del gangster o del poliziotto di una volta (si veda il bellissimo Ultimo domicilio conosciuto). Qui la trovata geniale è fargli fare il sicario ultra professionale,trasportando tutto l'ingombro del personaggio in una commedia affibbiandogli Pignon/Brel che più che una spalla sembra una pustola, un bubbone fastidioso che ti sta sempre appiccicato, fino alla fine. Inutile sottolineare che la comicità del film sta nel contrasto tra le due personalità e negli equivoci che si vengono a creare,inutile cercare di comprendere il killer che si trova addosso questa forza della natura capace di levare la pazienza ad un santo,che sembra fatta apposta per rovinargli i piani, impossibile resistere al finale che non vi racconto per non sciupare la sorpresa.
da qui

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