lunedì 27 maggio 2013

Nel bel mezzo di un gelido inverno - Kenneth Branagh

se ti piace il teatro questo film è per te, se ti piace il cinema, pure.
Kenneth Branagh fa divertire e pensare, merito di Shakespeare, dopo molti secoli.
un film che non delude; alcune battute, da sole, rendono il film buono, tutta la storia ne fa un film da non perdere - Ismaele




"A Midwinter's Tale" is the kind of movie that probably will appeal best to those with a background in the theater and Shakespeare. It asks, but never really answers, the question of why intelligent adults would devote their lives to such an ill-paying, frustrating, disappointing profession. Of course a great many other intelligent adults devote their lives to professions that are equally frustrating and disappointing, and, while they may pay better, are boring, and never have opening nights.

Branagh (che non recita ma mette in scena praticamente un suo alter ego,attore depresso e disoccupato innamorato del teatro ma lacerato dal dubbio di abbandonare tutto per migrare a Hollywood con un contratto milionario per una saga di fantascienza) riflette sulla modernità del testo shakespeariano e del teatro in genere e sull'importanza di mettere sempre qualcosa di proprio in una rappresentazione il cui testo è conosciuto oramai anche dalle pietre. Il testo è immortale, la sua rappresentazione no,dipende sempre dalla capacità di chi si cimenta in essa. E poi quel tormentone, la canzoncina con il ritornello che recita "Why must the show go on?" quasi un appello a non far morire il teatro schiacciato come è oggi da altre arti visive e di intrattenimento che coinvolgono molto più pubblico. Il pubblico è fondamentale e non a caso la "scenografa" di questo Amleto dei poveri, Fadge, prevedendo il vuoto in platea si occupa solo di costruire sagome di cartone da porre sui posti vuoti in modo da creare l'effetto "sold out"…
da qui

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