girato a 21 anni, unico film di Mário Peixoto, e film unico, un capolavoro da non perdere, forse non facile per gli occhi nostri, di oggi, ma merita - Ismaele
…Pellicola assai insolita, che lascia dubbi sulla propria compiutezza, ma che lascia finanche esterreffatti. Preferisco riassumerlo in punti:
1. È un film muto che si basa essenzialmente sul dettaglio. Mai visto un film, che più di questo, eviti intenzionalmente la linearità e la narrazione. Addirittura, non fa quasi uso di cartelli; e dura due ore.
2. Considerato il classico brasiliano per antonomasia, sebbene non sia affatto noto.
3. Il restauro iniziò nel 1959, e terminò nel 1978 circa, anno in cui venne presentato in diversi festival. Soltanto una breve sequenza è andata perduta-
4. È uno dei film d'avanguardia più insoliti che si possano vedere-
5. Fu l'unico film di Peixoto, che lo girò a 21 anni. Prima di allora, frequentò uan scuola in Inghilterra dove venne a conoscenza del cinema d'avanguardia europeo. Limite, di fatti, verrà apprezzato anche da Pudovkin ed altri sovietici. Sicuramente, parte dell'ispirazone viene da lì…
da qui1. È un film muto che si basa essenzialmente sul dettaglio. Mai visto un film, che più di questo, eviti intenzionalmente la linearità e la narrazione. Addirittura, non fa quasi uso di cartelli; e dura due ore.
2. Considerato il classico brasiliano per antonomasia, sebbene non sia affatto noto.
3. Il restauro iniziò nel 1959, e terminò nel 1978 circa, anno in cui venne presentato in diversi festival. Soltanto una breve sequenza è andata perduta-
4. È uno dei film d'avanguardia più insoliti che si possano vedere-
5. Fu l'unico film di Peixoto, che lo girò a 21 anni. Prima di allora, frequentò uan scuola in Inghilterra dove venne a conoscenza del cinema d'avanguardia europeo. Limite, di fatti, verrà apprezzato anche da Pudovkin ed altri sovietici. Sicuramente, parte dell'ispirazone viene da lì…
Limite does not intend to analyse. It shows. It projects itself as a tuning fork, a pitch, a resonance of time itself.
(Mário Peixoto)
(Mário Peixoto)
Then came the revelation of Limite, the first and only film by 21-year-old director Mário Peixoto. This was a film of transcendent poetry and boundless imagination. Once again, I found myself in a state of shock, not only because of the film itself, which was made in 1931 and forgotten for many years, but also for the evidence it bore, that of our creative diversity.
(Walter Salles)
(Walter Salles)
…Taking in account the scenario as well as the actual movie, Limite must be seen as a film with a clear, elaborated and recognisable concept. This may explain Peixoto’s dislike of surrealistic movies, specifically those of Luis Buñuel, and the rejection of chance as an artistic principle, as found in Man Ray or Dada. Limite starts off with the image of a woman embraced by a man in handcuffs, a prototype image that goes on being modified throughout the film. The opening proto-image, from the photograph he saw in Paris in 1929, introduces the leitmotiv of imprisonment, of being trapped, and gives way to a long, almost hypnotic boat scene that is to transport us into the continuum of time, a rather fluid amorphous state in which the camera then moves into the past, tracing certain memory lines, episodes and associated details, objects, movements and images. These visual flashes of limitations are reflected in other images and thus escape from their fixed, limited and solid status, only to disappear or fade out without further explanation. The wrecking in the storm at the end then leads us back to the original proto-image, the initial theme, now extended and enriched by the visual and rhythmic variations that have been experienced. The scenario and film can therefore best be characterised as a visual cinematic poem that explores the medium for its poetic capacities, instead of using it for transporting non-visual conceptions and narratives…
Un salutino nella tua nuova casa. Vedo che non rinunci alle pareti bianche... :-)
RispondiEliminaciao.
RispondiEliminaè un blog francescano, ecco perché le pareti bianche:)
e non ho imparato ancora a poter scegliere/far scegliere nome/url nei commenti.
chi lo sa?
Ti do la sequenza:
RispondiEliminaImpostazioni,commenti,chi può fare commenti, chiunque ( ricordati di salvare ).
Spero di aver compreso la tua richiesta:-)
Il film non lo conosco, ma lascio un saluto e un benvenuto anche tu in una nuova "casa", dopo la disfatta di Splinder!
RispondiEliminaErica
giacy.nta, fatto in un attimo, grazie
RispondiEliminababol, pazienza per Splinder, peccato perdere tutto, non siamo eterni, dopotutto, ma piano piano le cose migliori riappariranno:)