non so niente di danza, ma di questo film ne avevo letto bene.
ne sono uscito con la curiosità di vedere Cafe Müller e con l'idea che Pina Bausch sia viva nelle teste e nei cuori di quelli che l'hanno conosciuta.
Wim Wenders alterna teatro e ricordi, immagini e parole, senza mai annoiare, davvero da vedere - Ismaele
Un documentario non certo lineare, dal punto di vista narrativo, ma che rende omaggio in maniera adeguata alla coreografa Pina Bausch. Non aspettatevi delicate coreografie di ballerine in tutù, perchè la danza concepita dalla Bausch è energetica, vibrante e ironica. La regia di Wenders - in 3D - riesce a renderla sul grande schermo in maniera ideale, tra colori decisi, coreografie e scenografie sorprendenti e corpi in movimento. Un film che può sorprendere anche chi non è esattamente un fan della danza e che sarebbe da vedere in sala.
da qui
…In Pina e per Pina, il regista tedesco ritrova dunque la materia che sa impastare, l'emozione e l'energia che mancavano da tempo al suo cinema (fatta salva l'ispirata eccezione di Non bussare alla mia porta). Portando i componenti dell'ensemble di Wuppertal in locations industriali o naturali (che evocano i migliori scatti del Wenders fotografo) dà nuova vita ai passi di danza, per contrasto o più spesso in ragione di una tensione condivisa, che invoca e provoca il limite, delle forze umane e naturali, e spazza via dal progetto ogni aura mortifera o agiografica…
da qui
Nessun commento:
Posta un commento