venerdì 26 dicembre 2025

Matinée - Joe Dante

un grande e grosso regista (il bravissimo John Goodman), nel pieno della crisi dei missili con Cuba, proietta il suo film di paura, con effetti speciali, semplici ed efficaci, in una cottadina con una base militare, in Florida.

storie di amori di ragazzine e ragazzini, della paura della Bomba, in un film imperdibile, come è successo e tutti i (pochi) film di Joe Dante.

buona (matinée) visione - Ismaele

ps: quando il bambino era bambino, quando ero bambino i cinema la dimenica mattina facevano i matinée, a centinaia i bambini ci trovavamo a godere con Stanlio e Ollio o Tarzan, in un casino  gioioso e memorabile.

 

  

QUI si può vedere il film completo

 

 

Un atto d'amore per l'ingegno del cinema dalla serie B alla serie Z nei favolosi anni 60.Accanto alla storia di un impresario cinematografico/regista/produttore con idee meravigliose in testa(sedili elettrizzati,il mostro del film che si aggira per la sala con i personaggi sullo schermo che guardano verso la sala in un impennata di metacinematografia)c'è la psicosi di una nazione che si sente sull'orlo di una crisi atomica irreversibile(siamo all'epoca della crisi con Cuba,i 13 giorni che per fortuna non sconvolsero il mondo).Accanto alla sindrome da bunker c'è l'amore per il cinema visto con valenza sociale,il cinema come punto di incontro dei ragazzi del luogo.Dante usa tutta la sua ironia in modo molto elegante,il film (di cialtroneria cosmica)proiettato nel cinema di Key Largo in Florida(il titolo è strepitoso...Mant ,un incrocio tra uomo e formica)in bianco e nero con una grammatica cinematografica che al confornto Ed Wood poteva essere considerato un grande perfezionista,si mescola alla vicenda dei ragazzi della cittadina (rigorosamente a colori).E John Goodman è immenso sia dal punto di vista fisico che dal punto di visto della prestazione d'attore.Un film che guarda con affetto al passato e che ne celebra la naivete ingenua ma di simpatia assolutamente irresistibile....

da qui

 

…Lawrence Woolsey è l’esatta incarnazione della passione vera per il cinema. Il suo obiettivo è quello di intrattenere e stupire le masse. Gli spettatori devono morire letteralmente di paura per gli effetti speciali usati nei suoi film, così come per gli espedienti pratici usati durante le proiezioni in sala. Perché?

Perché lo spettatore non è stupido, e Woolsey questo lo sa, e se gli sarà stata data un esperienza limite davvero indimenticabile non potrà far altro che volerci tornare, portando più persone possibili (ma, e questa è una nota personale per questo millennio, senza dimenticare la qualità).

E questo, signori e signore, è il Cinema. Un gioco di prestigio, che inganna, sorprende ed emoziona, con un trucco…

da qui

 

…Da cinefilo incallito, Dante orchestra il film come una giostra impazzita e coloratissima: i rimandi filmici si susseguono con precisione filologica, intelaiando un dialogo d’amore nei confronti delle immagini che fecero vibrare l’infanzia del regista.

Cos’è Matinée se non la confessione dei primi amori cinefili, la fede in un cinema che salva la vita, l’atto d’amore sconfinato nei confronti di quella grande illusione chiamata lieto fine? A rivederlo oggi il film di Dante presenta il fascino ingiallito del giocattolo vecchio, capace di riscaldarsi frame dopo frame, mentre rianima i feticci della fantascienza più amata, quella degli anni ’50. Ma va anche oltre: King Kong rivive in Mant mentre la fuga dal cinema riecheggia la celebre sequenza d’inseguimento de L’invasione degli ultracorpi. Quello di Dante è un film pullulante di emozioni, il puzzle di un bambino che vuol continuare a giocare, nonostante lo scorrere del tempo. Egli rifiuta il cinismo e l’aridità di qualsiasi tendenza postmoderna che sarebbe venuta nei decenni successivi, a favore di un’illuminata, profondissima, beata ingenuità…

da qui 

 

QUI Federico Greco fa un ritratto di Joe Dante

 

 

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