lunedì 14 ottobre 2024

ricordo di Giorgio Ferrari

 


Addio a Giorgio Ferrari: nel suo "Vicoletto" tanti film indimenticabili - Massimiliano Rais


Addio a Giorgio Ferrari che amava il cinema e le sale consacrate alla settima arte. Aveva 67 anni, era nato a Cagliari. Ha contribuito allo sviluppo della cultura cinematografica nella Città del Sole.

Il suo avamposto è stato "Il Vicoletto”, la piccola sala in via San Giacomo, nel quartiere di Villanova, lo spazio destinato alle pellicole di qualità, nel solco di scelte originali, spesso alternative a quelle degli spazi più grandi.

Prime visioni e retrospettive, Il Vicoletto, nato alla fine degli anni Settanta del secolo scorso, ha sempre regalato belle sorprese agli spettatori. Il critico cinematografico Gianni Olla, custode di tante memorie in celluloide, in un articolo pubblicato sulla rivista Cinemecum, ricorda che «oltre alla sempre presente Cineteca sarda, garante non solo dei dibattiti ma anche di una qualità filmica basata sui classici della Settima arte, nacquero piccoli cineclub “resistenti” come Il glorioso Vicoletto di Giorgio Ferrari che si appoggiava al catalogo della San Paolo o alla normale distribuzione commerciale».

Ferrari era il grande cerimoniere. Nel suo regno si muoveva con passo felpato, signorilità e aplomb. Impegno totalizzante: dalla consegna delle tessere, secondo lo spirito del cineclub, alla gestione delle apparecchiature per la proiezione sino al garbato ed elegante saluto agli spettatori al termine del film.

Lo animava il grande amore nei confronti del cinema, passione che ha arricchito la sua vita e che in tempi più recenti lo ha portato a fondare il Greenwich d’essai in via Sassari, che continua ad essere, in un ambito che ha subito negli ultimi anni vorticosi cambiamenti, un punto di riferimento per tantissimi cinefili in linea con l’esperienza del Vicoletto.

Giorgio Ferrari, che ha ricevuto in dono una voce molto adatta per la recitazione, è stato anche attore teatrale. È ancora vivo il ricordo della sua Mandragola portata in palcoscenico, nei primi anni Ottanta, con spettacoli destinati agli studenti. Schivo, per lui era meglio costruire che apparire. Non ci sono sue foto sul web. Nell'immagine pubblicata sui social dal figlio Andrea, musicista, leader del gruppo Carovana Folk, si mostra sorridente.

Non resta che ringraziarlo per l'impegno, per le scelte felici e per i bellissimi film visti, anche più volte per afferrarne tutti i significati, nel grande schermo suo Vicoletto.

da qui

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